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webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game Cap 24 - Il ritorno della Star One


cap 24“Quanto difficile è l’amore.. quanti misteri..”, rifletteva a voce alta la Pergamena - “ma anche paura” aggiunse Kata: "basta ricordare quel ‘attimo effimero’ e all'improvviso ti cade il mondo addosso" - “Si,  già, conosco il suo sapore..” assentì Radovicka ".. è un sapore che ha il gusto di lacrime.. se ne versano tante e si lanciano  sussurri e parole che si abbattono su pezzi d’etere. Quando siamo tranquilli, i suoi occhi di lago versano una frescura che dà anche sicurezza, e ci fa distendere al caldo di quelle pupille a guardare  l'orizzonte... A volte, lontano...nei ricordi lontani, nei ricordi di una bambina che giocava con le onde del mare vicino alla riva, e correva nella sabbia portando l’acqua del mare ..Ricordi lontani, di un adolescente innamorata, rapita da parole d’amore. Guardare nel becco di un Gabbiano in cui si dirottava la Luna.. sognando di sfiorare, come lui orgoglioso e felice,  quell’ azzurro.  Osservare e percepire tutti gli abbracci che le onde regalavano alla riva e la nostalgia del “arrivederci” mentre si ritraevano ... e seduti da qualche parte, gustare il teatro più naturale, quello del tramonto: il sole  inchinava il suo diadema e baciava calorosamente la sua luna..  poi nello spettro di rosa e turchese con sfumature in blu scuro, verso il buio.... la loro intimità, nel produrre albe nuove..".          - Radovicka-“Che meraviglia l'alba,” esclamò Occhidigatta “che trascina e fa tracimare ogni sorgere del cuore innamorato nello sperduto mondo dell'amore ove la certezza non ha dimora, ma trova nella luna la forza dell'anima.......al suo declamare ode le passioni di ogni onda che infrange la riva”. Anche Francesca assentì: “mi piace l'alba, perchè arriva un nuovo giorno” Radovicka allora mettendo su il samovar prese a dire: -Occhidigatta-oranginella “..Quando l'uomo uscì dallo stato "animalesco" e cominciò ad osservare il mondo che lo circondava...vide alcuni fenomeni fantastici. Vide il lampo tagliare il cielo, e si spaventò, ed il fulmine uccidere e distruggere le cose e ne rimase pietrificato. Vide ondate gigantesche del mare distruggere le coste, e si stupì. Udì il tuono, e fu terrorizzato. Poi vide che gli alberi periodicamente gli davano dei frutti che lui, senza fatica, poteva mangiare, e felicemente si meravigliò......  cosi imparò l’arte dello stupore. Ma non si stupì mai della solitudine... che ha la sua indipendenza e si conquista da piccoli.. è fredda la solitudine e crea sempre brividi di paura. Tante volte ho desiderato far parte di quella oscurità che tanto odiavo per uccidere la morte che avevo dentro. Ci si sente soli quando il silenzio si trasforma, e non ci sono più parole, non c’è niente soltanto un palude mischiata alle lacrime, anima e polvere di ricordi. L’uomo moderno s'è stupito per la cibernetica, l'informatica... la tastiera che diventa respiro... e sentì che dall’altra parte, ci sono battiti.. come se avessi amici veri. Non riesci a guardare i loro occhi.. ma percepisci quella Luce, quella ritmica, quel polso, che ti offrono e la distanza diventa soltanto un fatto geometrico, mentre la presenza si sagoma in una nuova geometria, quella dell’ anima...                                                           –Radovicka- Erano le cinque, il the era pronto, si accomodarono; la Pergamena, sorseggiando il suo, stava  elaborando le fumose parole di Enigma e Dafne  alla nuova luce portata dalle considerazioni di Pat , l’equipaggio, Radovicka e pensava ... "Quando due mondi distinti si fondono, creano uno strato diversificato ed unico nel suo genere. Potrebbe essere questo il mistero della vita ....La fusione unica di ragione e sentimento. Anima e corpo. Se riuscissi a scinderli, potrei ....  Ma, dov'era Dafne? "      -J- Pergamenabianca-Pergamena la cercava con lo sguardo poi chiese agli altri se l'avessero vista.La risposta fu No, anzi, anche Nadia era sparita come pure l'uomo misterioso;  in quel momento Leon entrò di corsa annunciando: "Qualcuno ha preso una fiala ed il modulo sperimentale 'Es' non è più nell'angar...."Come nebbia d’autunno un velo d’inquietudine si insinuò tra gli sguardi, Ainwenn aveva accanto Wooden e gli confidò: “Mi tengo in disparte a causa del mio carattere schivo e degli improvvisi sbalzi d' umore, ma resto affascinata dall'equipaggio della Star One... ricordo a malapena della mia vita precedente quando Anima e Ragione si conobbero. L'umanità a quel tempo risplendeva come acqua cristallina, Istinto era potente nel bilanciare le forze contrarie. Ed ora mi preoccupa sapere che il modulo 'Es' è sparito...”                                        –Aimwenn- ‘Tutto stava andando troppo in fretta’.. si diceva la Ricercatrice ‘stavano succedendo cose troppo strane: la sparizione di Dafne.. ed ora Leon cosi agitato.’  Cerco' di concentrarsi per rimettere insieme gli ultimi avvenimenti come  fossero un immenso puzzle,  poi ebbe un’ illuminazione.?! Chiamò Alex e chiese di seguirla al computer di bordo... ad esso erano collegate tutte le videocamere di sorveglianza...        -aRduSogno-Sulla spalla destra, nel tatuaggio di Dafne, si trovava il codice segreto, la chiave degli universi ...ma noi dell’equipaggio sapevamo che il corpo di Dafne aveva la capacità di proteggerlo perchè ad ogni pericolo si difendeva  metaforizzandosi sino a divenire luce ... Dafne infatti si era nutrita con raggi di sole..  beve con la coppa della luna... ed i suoi capelli sono trecce di stelle. La sua anima,  libera di sfiorare l’azzurro.. cancella gli orizzonti ... ed il suo cuore cavalca ogni nube minacciosa e ci regala energia positiva, fragranza d’amore che ci porge con  versi dell’eleganza di una rondine.. – Radovicka- La figura dell’uomo misterioso rimaneva indecifrabile…. Che ruolo aveva avuto nella sparizione, se di sparizione si trattava, e ne era artefice o vittima? Dafne era padrona della luce e poteva con essa difendersi ed attaccare, lo stesso uomo dal solo occhio era sembrato un osso duro da contrastare ma  la surreale Nadia, le sue potenzialità immani, per le corsare ed i pirati erano ancora.... ‘immanifestate’.     La Ricercatrice ed Alex, a cui si erano uniti gli altri,  controllavano le registrazioni di tutte le telecamere con la speranza di aprire uno spiraglio su  ‘cosa era accaduto?!’  Il materiale era tanto,  divisero le zone di interesse per settori, ed a coppie iniziarono a lavorare senza frapporre altro tempo.                   -J-Gli schermi continuavano a mandare immagini di vita quotidiana sulla star.. ogni fotogramma non aveva nulla da dire e l'equipaggio stava perdendo le speranze.. quando a un certo punto era apparsa Dafne in un corridoio.. Era la telecamera 6, lei usciva dalla sala degli esperimenti e stringeva la fiala d'amore tra le mani.. lo sguardo assente.. sembrava quasi telecomandata.. come se un entità senza nome la guidasse .. Alex ricordò che l'uomo misterioso aveva colpito Dafne al punto che, nei giorni successivi alla riunione delle nazioni, lei non aveva fatto altro che parlarne...ed ora era li davanti ai loro occhi..  inquadrata mentre entrava in biblioteca. Già, l'unico posto dove le telecamere non erano accese. Per volere dell'equipaggio si era deciso di avere un luogo dove la privacy venisse rispettata, un luogo dove ognuno poteva fare una video-chiamata, parlare con l'amato, incontrarsi con un amico. La biblioteca, là stavano le risposte... e si avviarono a cercare un qualcosa che li aiutasse a capire come stavano le cose...                                                           –aRduSogno- Dove le telecamere non arrivavano ci sarebbe voluto il fiuto di un Lupo per trovare le tracce .. ed egli Lupo, al di là dell'olfatto, riusciva a percepire con i suoi spiccati sensi la luce di cui Dafne era colma. Allo stesso tempo con l'istinto di cui era dotato ‘sentiva’ anche una certa diffidenza verso l'uomo con un occhio solo, in lui avvertiva un qualcosa che lo faceva stare all'erta....ma non era ben chiaro ancora cosa fosse.....        –Lupo-