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webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game Cap 25.2 - Il ritorno della Star One


25.2Ainwenn intanto, stufa di farsi passare le immagini tra gli occhi, aveva pensato di aiutare consultando il libro dei mutamenti: Il primo esagramma TA YU disegnò l’immagine del fuoco nel cielo. Così il nobile ostacola il male e favorisce il bene, ed obbedisce alla benigna volontà del cielo. - Il giudizio indica che aiutanti forti e leali si stringono intorno al nobile, la loro grande responsabilità favorisce il bene. Nel secondo esagramma KU l’immagine è il vento sotto il monte che soffia sui raccolti. Il nobile deve migliorare la società: prima elimina le cattive abitudini poi ricostruisce e rinvigorisce il buono. - Il giudizio dice: quello che noi uomini guastiamo può essere da noi ricostruito, ma occorre essere accorti ed equilibrati ed accettare il sacrificio.     – Ainwenn-Nello stesso preciso istante, per l’ironia del fato, Alex, risalendo le scale ripensava alla sequenza dei numeri folli - così piccina dinanzi alla maestosità del libro dei mutamenti - ma….stranamente la risultanza era somigliante. Era giunto, il giorno prima, al 25esimo capitolo del diario di bordo e,nella la teoria del  '8= infinito eretto' questo numero rappresentava la terza gradazione del 7 quindi:  “ la rivalutazione del Sé a discapito dell’ego  per iniziare a sentirsi d’Io”. Ciò grazie al sentore di Spirito e Anima, il ‘fuoco’ ed  il ‘vento’ archetipici; le 2 componenti immateriali  nel segno composito 25 precedevano il 5 dei sensi, il reale percepito per cui  -‘Ricostruire il malandato presente’ - rifletteva Alex , riaffiorando con Leon dalla botola,  mettendo insieme le parole di Dafne, il diario e la folle teoria.Lupo tornava anch’egli dalla caccia, era  stanco morto e, in ciò che erano stati artigli, stringeva un lembo insanguinato di cui non gli era ben chiara la provenienza. Si incontrarono tutti nella grande sala.      -Jsal- Joule-L’aura .. - consapevole del peso che le gravava sulle spalle per essere il solo tramite di Dafne.. con il mondo reale,  e la sola artefice della saggezza Universale che il tutore e padre ‘spirituale’ delle due piccole orfane aveva tramandata - ... si ‘presentò’ all'equipaggio. Sapeva tutto di Loro, Dafne le aveva trasferito intatte le ‘informazioni’ -quasi fossero un file cognito-affettivo-, ma il contatto visivo, la fece arrossire.  Offrendo del cioccolato, ruppe  il giaccio, sorrise dolcemente e tra un boccone e l'altro, inizio' a guardare ciascuno negli occhi. Occhi specchio dell'Anima, finestra che s'affaccia al mondo. Due universi paralleli, uno padre e figlio dell'altro, rigenerati da una legge antica quanto il mondo... in cui la presenza senza tempo di un BUCO NERO, era una continua minaccia per tutta l'umanita'. Abbassò gli occhi...e iniziò a raccogliere i pensieri...... - L'aura-   Ognuno dei presenti si era sentito come ‘attraversato’ da quegli occhi puri, limpidi, con i colori delle sfumature del cielo. Pervasi dalla dolcezza di L'aura, che con delicatezza sembrava carezzare l'animo di ciascuno, in un momento che aveva del mistico..iniziarono ad ascoltare una storia che aveva dell'incredibile....            -Lupo- Cap 26L'aura aveva osato andare OLTRE, negli abissi sconosciuti a cuori aridi... e continuava a lottare per riemergere dal profondo... -Occhidigatta-Aveva appena cominciato quando Lupo acuì lo sguardo, come la Ricercatrice aveva notato qualcosa affiorare sulla pelle della novella pilota...ed era...si, era la mappa... quella! Si mostrava su di Lei sotto forma di Aura evanescente e raccontava ad immagini ciò che L’aura continuava a narrare: ‘il destino ciclico dell'universo, il rischio latente del Buco Nero Assoluto, ed il suo vagare per le vie degli universi risucchiando Amore e  Coscienza dei malcapitati sulla sua strada. In vero già la religione Induista aveva parlato di diversi ‘universi paralleli’, detti Loka, nonostante il ‘percepito’  uno solo..  E Dafne era li', in uno dei tanti’. L’aura descriveva e la mappa trasmetteva ora l’incubo a-temporale ricorrente: ‘ incatenata nelle profondità di un buco nero... fra le dune stellari... proprio Lì, nelle profondità di una caverna,..era prigioniera. La testa ed il collo bloccati, in maniera tale che gli occhi fissassero la lava... ma ciò giocava a suo favore perché la pelle di Dafne si nutriva di questa energia e diveniva  ‘potenza di luce’. Tra Lei ed il fuoco, una stradina, rialzata dal rilievo delle dune,  percorsa da esseri che portavano ‘forme’ di vari oggetti, animali, piante ... intenti, tutti, a proteggere la  “pergamena della distruzione umana”. Nessuna di quelle ombre doveva e poteva parlare perché nella caverna si sarebbe formato un'eco tanto possente da spingere  Dafne verso la stella rinascente, poco distante dalla parallela, la rinnovabile di L’aura (distruggendo entrambe nell'impatto). Dafne sapeva di questi esseri... ed il perchè del loro  ‘non conoscere’ il mondo esterno; erano soltanto  mute ombre .... ed il comune nemico..  luce abbagliante. Le mancavano unicamente le coordinate.. che stava calcolando con l’energia mentale ed angolare dei suoi occhi, affinchè potesse incendiare i loro sguardi  con la luce del fuoco e vedere finalmente il dolore e la morte... bruciare”.  Cosa fare per combattere questo Mostro stellare? Si, avevano la mappa degli Universi, ma il Buco nero era invisibile, scampato alle tante mutazioni  avvenute nei secoli nel cosmo. Cosa fare?? L'aura guardava i membri dell'equipaggio.. e sospirava..                            - L'aura- Radovicka-Kata fu la prima a sentirsi attraversata da quel lampo celeste, ad avvertirsi squarciata in due: lei stessa potè quasi guardarsi dall'esterno, come anima traslata dal corpo, luce che aleggia dalla sommità dell'orizzonte.... Notò come la sua proverbiale razionalità, mista a simpatica follia, venisse confusa da molti per esibizionismo, voglia di primeggiare. Nessuno colse mai la sua timida voglia di fuggire, che la serrava invece, quando non riusciva ad esprimere ciò che davvero sentiva dentro per ciascuno dei membri della Starship..... Ma L'Aura, splendente come il suo nome, le sorrideva....e  ciò la confortò!                          –Kata-