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webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game Cap 26.2 - Il ritorno della Star One


cap 26.2Caspita!? la piccola Utnapishtim era ridotta davvero male, la mega-tempesta che aveva attraversato non era stata certo uno scherzo...  finalmente il  sistema f.a.t.a. e il meccanismo anti-delay  s’aprirono … e, sulla star, qualcosa cominciò a sentirsi .. era una voce, a tratti, ma era Az31 ‘ mi .. ndo ..fate.. at… z ..ne. ’ poi divenne lineare: .. non posso dirigere, la navicella ha la leva  bloccata su ‘avanti’ quindi dovreste attivare il CEM, il G attirerà automaticamente, in modo che gli “step” di trasferimento combacino esatt-elettro-magnetica-mente... non vorrei aprire la ‘porta’ e finire nel vuoto siderale che lì, poi, si fan loop come l’ 8 addormentato, altro che eretto’. – Una risata sciolse  la tensione in sala comando, i tre argonauti all’esterno avevano raggiunto la nave e controllavano lo stato dell’apparecchiatura d’aggancio. “ Un paio di saldature’ comunicava Francesca  “ e dovrebbe andare”. L’aura posizionava al meglio la nave ed, all’Ok di Francesca, Kata diede l’impulso. Nel silenzio cosmico le due navicelle dovettero fare un gran casino, ma …erano agganciate! Furono aperti il boccaporto della camera stagna e le prime paratie tra le due navi così che Francesca, Mind e Nadia da un lato e Az31 dall’altro potessero accedere. Così fu:“Az31 vi sente, Eccome! .. sente il richiamo all’Uno Fuori dall’Oltre”. La voce del naufrago, chiara ed allegra, fu la prima ad attraversare lo stretto corridoio ed arrivare al locale di connessione dove s’era catapultato gran parte dell’equipaggio “Ho aspettato l'aggancio zuzzurellonando un po’ qui un po’ la, e ora sto dall'altra parte del boccaporto a ‘boccaperta’… non resta che uscire dal vecchio ferro, Utnapishtim modello MIR, affezionato al nome, per il resto un vero rottame…”                 Francesca, Nadia e Mind erano dentro ed  una sola  paratia separavano le corsare ed i pirati da Alfazù che parlava a raffica: “ Non sono pronto troppo primitivo, vi porterò la mia non-conoscenza, sono disordinato, in-subordinato, un po’ fessacchiotto, non sono auto-infomatizzato, vado a naso, istinto non ci prendo quasi mai, ma …arrivo…” SDEDENG la “porta”  si aprì ..e l’equipaggio a cantare in coro: “E’ arrivato alfazu’…si può ridere di più… alfazulu è qui arrivato… a vederlo mi son sbellicato… alfazulu basso e tondo…ci fa fare il giroton..” - Alfazulu emise un ululato, -sapeva che c’era  un certo “Lupo” a cui non vedeva l’ora di fargli sapere che il ‘lupo’ era il suo animale preferito e che lui, Alfa, non avrebbe ululato mai più… -  Il canto, indecorosamente danzato, si fermò… qualcuno pensò “abbiamo esagerato col benvenuto, alfa se l’è presa, un conto è scherzare nello spazio siderale un altro viso a vis…” - ma Alfa31 iniziò a nominarli tutti, uno per uno, abbracciandoli e tirando pacche sulle spalle da osterie lontane, sorridendo e complimentandosi per il viaggio che avevano intrapreso. Un pò li aveva portati indietro nel tempo, quando si usavano parole e gesti antichi che non avevano dimenticato ma che avevano codificato in un nuovo linguaggio che Alfa voleva imparare e, con il loro aiuto, ce l'avrebbe fatta. Diciamolo pure: ‘all'Equipaggio il primitivo metteva allegria!’  Alfazulu  li rinraziò   intonando a sua volta: “E' arrivato alfazu'...e non vuol andar via più...”  e riuscì a udirne le risa  prima di, stremato, stramazzare a terra. Si risvegliò sul lettino della sala medica,  il sorriso di Radovicka lo accolse: “Bentornato Alfa ”  gli sussurrò indagandogli il bulbo oculare: “ Tutto sommato stai abbastanza bene per essere uno che ha attraversato il diluvio”  – “...ahahahah...che regalo  mi avete fatto, finalmente.. a bordo” rispose il pirata “ ..non dimenticate che non ho ancora le giuste conoscenze ma sono qui.... e ne sono felice...”  riuscì a dire  prima di ripiombare nel sonno.                                                       -Joule- Alfazulu31-“L’esperienza fatta col ‘Black Star’ ci tornerà certo utile..”  stava dicendo Pat “.. anche se, in quest’ avventura, gli interrogativi restano tanti  ..” - “Si infatti..” disse Pergamena mentre Francesca, libera dallo ‘scafandro’, stava con gli altri, raggiungendo la sala riunioni: “.. per esempio: La formula per calcolare la  non- Luce dell’invisibile nero? la conosceva solo Dafne” -“D’accordo, - rispose RiceSogni... “ ma se la luce nei precedenti buchi neri sfuggiva all'attrazione gravitazionale prima  ‘dell’orizzonte degli eventi’ , possiamo ipotizzare che la velocità di fuga sia maggiore di quella della luce... anche in questo. Se  così non fosse la luce verrebbe soltanto di poco deviata o, al massimo, la radiazione elettromagnetica finirebbe per orbitare intorno al buco, in eterno”  - “Ok, questo  ‘nero invisibile’ dovrebbe avere la forma di un cubo... e trasformarsi ogni 7minuti..  è quanto sò” - disse Laura “e non sarà facile coordinare velocità-luce-profondità” aggiuse trafelata Francesca  -“ Tempo, velocità  e forma con repentine trasformazioni, a rendere la 'missione' ancor più difficile” disse Radovicka  entrando a sua volta in sala : “ Alfa dorme, è stanco, ma  in perfette condizioni ” Un sospiro di sollievo unì l’equipaggio che riprese, rincuorato, la discussione.“Mi viene spontaneo chiedermi ..come si espande?... quante e quali forme assume durante la trasformazione.?”   il quesito era di Occhi di gatta“Non lo so, Dafne non me ne ha  parlato..” riprese L’aura “ so, però, che  per "visualizzare"  la sua espansione ci vogliono almeno 10 dimensioni”.               - “ Bene, quindi la "forma" di quel buco è posta secondo una pseudo-metrica determinata da 10 dimensioni... non provate nemmeno ad immaginarla..”, disse ironicamente Wooden “... l'uomo non può riuscire a visualizzare mentalmente un universo in 10 dimensioni” - “Noi, però vogliamo immaginarci come cambia la forma secondo il nostro punto di vista..” replicò Lupo: “ perchè siamo uomini tridimensionali.. istinto e ragione ... è la linea anche di L'aura.. andare Oltre”“Non dimenticate che.. le onde elettromagnetiche di un cervello con le vibrazioni d’anima possono ricreare.. il Creato” disse L’aura“Allora ci toccherà  sommare le nostre onde per quell’ arco di  sette minuti... perché la trasformazione non rappresenti un pericolo per Dafne e noi...” esortò Kata   -“Pur non basandoci sulla 'razionale' matematica bisognerà pur tentare, poi ...se fosse cosi infinito,  sarebbe composto da infinite stelle e, quindi, al tramonto del sole non giungerebbe la notte..” Miya, la Pergamena, aggiuse a mò d’incoraggiamento. Se quel buco è eterno!?...Non sarà possibile... disse Radovicka-La dottoressa della nave, per formazione scientifica acquisita, deve  porsi dei limiti, è giusto ed è naturale, ma....”, la sospensione di Alex sembrava non finisse mai  “ Ma??” lo incitò la Ricercatrice – “ ma... dalla natura, voglio invece estrapolare la ‘scandinava’ visione di Miya, che l'alba boreale richiama, ed a quella aggrapparmi per strappare le corde che ancora ci legano al reale” concluse Alex o meglio  la sua voce, perchè il pensiero sembrava quello che coglieva Sal nei momenti di ‘smania di versificare’    -Joule- Radovicka-“buona interpretazione Alex, ... ora però mi ci vorrebbe una bella pizza, con la Mozzarella fatta da Radovicka ad esempio...... per riprendermi...” era Alfazulu, praticamente un mago nello  sciogliere la tensione con la sua ironia. Le corsare ed i pirati lo accolsero allegramente, felici di vederlo in piedi e di buonumore. “Stavo ascoltando da un po’ ” disse Alfa  “pensavo di aver incontrato Enigma nei miei viaggi, ma forse non è così; mi pareva invece il Vecchio, Immobile, Solitario, roburis ‘Vento’, dalla forza Straordinaria. Ho avuto occasione di sentire una sua piccola frase, solo perchè era in leggera difficoltà e gli son passato vicino... vi svelerò la frase appena mi rimetto...” disse con un sorriso, poi seriamente “..parlava delle 10 dimensioni... ci avevo capito poco, anzi m'aveva anche scocciato; mi ero fermato per cortesia, è famoso perchè non parla mai, forse sono l'unico a conoscere il tono della sua voce da chissà quanti millenni, ma ora sento che l'argomento è vitale... quindi ascoltate, senza frapporre filtri, che poi si perde sempre qualcosa, ognuno potrà ‘sentire’ in modo diverso ed elaborare e chissà forse rinvenire debole traccia di soluzione all’enigma del ‘BH’. Vi racconterò dell’incontro con VIS-roburis perchè è a voi tutti che ho scelto di rilasciare il messaggio che ha affidato nelle mie mani ehm… in memoria mia… no così sembro già “andato”, insomma mi ha detto… -ne comprendo il valore ma non il significato, voi con la vostra COnoSC(i)ENZA potete interpretarlo e capire se nasconde la soluzione-, che non avrei mai trovato da solo… tra l’altro con tutte le cose che avevo da fare non ci avevo rimuginato più … Ecco la storia dell’incontro con VIS e del messaggio che mi ha lasciato..- Az31-