WEB POETICA

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game Cap 27.3- Il ritorno della Star One


cap 27.3 Doucepassion, lo storico, ricercatore e grande collezionista della nave, restio alla parola quanto era invece avvezzo all’approfondimento della sua origine.. si avvicinò con garbo  e dolcezza ai due dicendo: “Seguire il dipanarsi di una trama è come osservare il percorso di una goccia di pioggia su un vetro,  .. resta affascinante nella sua imprevedibilità .. sia essa una lacrima  di dolore o di gioia … con lui Kata, Radovicka e gli altri , sedendosi man mano, formarono cerchi via via più grandi.. intorno a loro due. “Conoscete il film L'IMPERATORE DEL NORD?” chiese Douce a Leon e la Ricercatrice: “E' una storia che narra dei vagabondi che giravano negli USA ai tempi della grande depressione, saltando sui treni merci in corsa...ecco, quando mi vien voglia di scrivere qualcosa su di noi della star, mi sento un pò come loro. Con l'aggravante che qui si salta su un'astronave, che va più veloce!                                              – Doucepassion- Il loro sorriso smorzò un pochino il momento d’intensa tensione emotiva che s’era propagato nella star…tutti seduti a mò di sessantottini intonarono piano ‘Aquarius’ poi il sospiro divenne voce rivivendo le scene del mitico ‘Hair’ un film del secolo precedente. Ainwenn la Pensatrice, in ritardo come sempre, era sorpresa e mentre si apprestava a prender posto nel cerchio d’anime coranti rifletteva: “Nel mio mondo la comunicazione è molto diversa da quella del pianeta azzurro. 
 Tra noi è la mente a parlare e il corpo nel tocco delle mani a scandire ogni tipo di relazione, una rigida gerarchia ci impedisce di avere contatti tra classi diverse, sostanzialmente viviamo tutta la nostra esistenza in assenza degli altri individui della nostra specie. Perciò in mancanza di contatto neurale profondo fatico a redigere il rapporto, da inviare al Tempio, sugli umani. Alcuni, le femmine più dei maschi hanno capacità sensitive maggiori dove l’istinto guida alla scoperta dell’animo altrui. Diverso mi sembrava il contatto fisico tra umani, certamente più complesso del nostro. Ma torniamo al mio rapporto: lui ne aveva colto il senso, il flusso lento e poi veloce in cui i ricordi incorniciano il presente, e quello del tempo che passa... restarne ancorati non porta più a nulla... sorridevo perché benché lui sembrasse il più delirante era quello che avrebbe indicato il cammino più certo... si questo avrei trasmesso al tempio... un codice genetico nel nome. E lo scrittore di bordo abile nel destreggiarsi a far colonna sonora alle emozioni, per nulla interessato, pareva a dire il vero, rispetto la meta, molto di più all’armonia degli intenti, eppure son certa ci fosse molto di più... attenderò ancora prima di darne la codifica al tempio. La ricercatrice ha in se il codice della comunanza e della cura, condivisione emozionale ecco questa la sua codifica. Eppure percepisco che tutta la nostra semplificazione in codici ha in se un limite, quello della nostra razza che clona se stessa... l’esperienza passa solo attraverso le Viaggiatrici che esplorano i mondi alla ricerca dei codici ma poi le Evocatrici della Matrice non ne fanno interpretazione alcuna... E' nel distruggere certezze che sembra riescano a creare il movimento... ho bisogno di altro tempo...                                     – Ainwenn- Il momento di tristezza si era stemperato dagli occhi di Leon.. la vicinanza dell'equipaggio era lenitiva e insieme agli altri alzò il suo canto...la Ricercatrice .. sentiva la parola-pensiero di Ainwenn in sottofondo .. le succedeva a volte di captare la sua energia meravigliosa.. la sua mente cosi colma di sapere.. la incuriosiva la storia del tempio. Ad essa erano legate storie che Ainwenn le aveva raccontato.. pare che ci fosse un consiglio di eletti e che, con la sola forza del pensiero, riuscissero a vedere tutto ciò che era avvenuto sul nostro pianeta fin dai tempi più antichi.. una sorta di oracolo cui lei avrebbe volentieri fatto domande importanti... - aRduSogno- Ainwenn  invece, lasciate le elucubrazioni, era ora affascinata da tante voci che intonavano una canzone bellissima, per la prima volta percepiva l’unione delle anime umane che come un vento caldo la avvolgeva di pura energia... magico tocco che invadeva il corpo di sensazioni nuove… mai provate prima... o reminiscenze di altri mondi …in altri tempi...                   -Ainwenn- ‘Non ti basterà il tempo ne ogni congettura, costrutto in bilico sul suo asse’  sembrava pensare Alex quando, porgendole la mano, la guardò intensamente  .... Incapace di leggere in quello sguardo un pensiero concreto Ainwenn ne scorgeva molteplici sovrapposti in ordine caotico che prepotenti si affacciavano rendendo le iridi liquido mare in tempesta. Le voci all’unisono risuonavano come onde tra l’equipaggio della Star e si percepiva una commozione come se un ricordo comune fosse apparso, qualcosa che forse era morto e le coscienze ora ne ricomponevano i pezzi. La ‘Pensatrice’ non capiva quel gesto, quel porle la mano ma tutti in quel momento le avevano allacciate tra loro così anche Lei allacciò la sua... Il calore di quel contatto la colpì come una supernova... i pensieri fluivano da un componente all’altro fino ad arrivarle... “devo interrompere quel flusso energetico” pensò: “ Linfa vitale scorre negli esseri umani, di tutti i mondi esplorati solo qui intravedo il seme della creazione..” Sfuggivano a qualsiasi controllo, nessuna legge, nessuna regola avrebbe impedito loro di unirsi e creare nuova vita. ..Ainwenn ricordò qualcosa riguardo il mito… chiamato... Fenice.. Erano ora tutti congiunti. Dal centro, a spirale, la catena di tendini e carne, sangue e intendimenti si forgiava dello spirito che l’ attraversava …. L’ultimo anello scavalcava sorridente i cerchi interni mentre il canto ….in  the moon …Aquarius….Aquarius....diventava travolgente, fino a ricongiungersi alla fonte…. Leon e Ricercatrice che mai ... le mani avevano separato. Un’esplosione, a quel punto, rimbombava alle tempie… ed amplificava onde che invadevano  ogni infinitesimo –niente-  tra l’una e l’altro...femminile e maschile particella d’eterno…. Le onde simulavano l’accoppiamento.. il verde pistillo e la bianca fluorescenza,rosso e rosa ora avviluppati in un Desiderio. Dalla metamorfosi pink-floidiana… il the wall, in mattoni e calcinacci,fragile.. crollava.. e dal muro virtuale, abbattuto dall’orgasmo ripetuto, dal’amplesso dell’essere, nell'unione dei suoi due modi d’essere, le figure di  Almamia e Sal, Sally e Mac, Maja e Prometheus  prendevano sostanza e attorniavano Wooden .. Dafne lo afferrò… entrando in tal modo a contatto con L’aura dell’equipaggio….. le dita, le mani, le braccia presero dell’incarnato il tono  e l’aspetto etereo delle figure ebbe corpo…   ..voce  imperiosa:  "Wooden.. falla finita…" disse: "Non mentire a te stesso,  Decidi !!..… Dentro o fuori dal buco nero, da questa o l'altra parte -quella inversa-... dell' infinito......"                -Ainwenn- Joule-Wooden, quasi ipnotizzato ...avvertiva la Forte presenza di Dafne.. Lei, stupenda, emanava luce dall'Altra dimensione, quasi...  eterea. A L'aura...le brillavano gli occhi dall'emozione:rivedere la sorella dopo tanto tempo, fu splendido e toccante. Cercava in tutti i modi di entrare in contatto con Lei ...Loro  in quanto Wooden era già per metà dentro il vortice dimensionale. La forte gravità del Big Black risucchiava tutto. "Wooden....Wooden..." - in coro cercavano di Ridestarlo.. invano. "Cosa Fare" -si domandarono .. era Wooden che doveva decidere...e Dafne, lo avrebbe ASCOLTATO... Dafne, che intanto... donò ad ognuno, iL cristallo della Speranza, che magicamente apparve al collo dell'equipaggio.  - L'aura- In quel caos concitato gli occhi di tutti erano incollati su L’aura ipnotizzata dall’immagine della sorella tanto amata, il loro incontro aveva prodotto il Cristallo della Speranza, una piccola pietra luminosa a forma di lacrima che ora pendeva al collo di ciascuno. Ogni pietra brillava di luce colorata diversa, come se la pietra interagisse con il corpo su cui si era posata. Ora gli animi, più calmi, si concentrarono sulla scelta di Wooden... attorniato dall’immagine dei fondatori del viaggio... Per me, Ainwenn - ora lì  in quel ..senza tempo ne spazio... solo un'unico presente - era difficile comprendere la parte inversa di quell’infinito... avrei chiesto alla Ricercatrice ma in un altro momento... lei era affamata di sapere... l’avrei aiutata a mettersi in contatto con l’Oracolo che le avrebbe dato le risposte che cercava... dovevo spiegarle come ottenere i numeri magici [il 6 e il 9 simboli del mutamento, l’8 e il 7 simboli fissi]... Da un lato, in disparte, Alfa appariva assente alla scena che si stava compiendo, lo sguardo rattristato.."Si, Alfa", disse alfine la Fata d'oriente:" manca molto anche a me la Dottoressa Radovicka, spero che giunga sua notizia e che ritorni tra noi al più presto...                                               - Ainwenn -Ecco che tutto si ricollegava..il  sogno della Ricercatrice dopo la birra cosmica..la donna che parlava di Venere..le lacrime di cristallo...ed ora si materializzavano nel medaglione che dafne aveva mandato ad ognuno di loro. I suoi studi sui sogni non l'aveno mai tradita ..anche cio' che all'inizio sembrava poco chiaro poi aveva sempre una soluzione..tutto faceva parte del disegno cosmico..anche la presenza dello storico..Passion.. che in quel momento le si avvicino' e le rivolse la parola.....     –aRduSogno- “Ci sono riuscito” le disse...Lei lo guardò con aria interrogativa. Cercando di non far apparire troppo evidente l’effetto che i suoi occhi avevano su di lui, lo Storico si concentrò su quello che aveva da dirle: “Ti ricordi che io sono qui per cercare la Stanza Segreta e che finora per questo motivo solo pochi di voi sapevano della mia esistenza?” “Certo che sì… vuoi dirmi che allora non era solo una specie di leggenda?” Lui sorrise: “Anche io cominciavo a crederlo. Ma la cercavo nel modo sbagliato…la stanza non è qui fisicamente, per accedervi bisogna che l’anima passi ad un diverso piano dimensionale. D’altra parte lì vi sono contenuti oggetti di grande potere, che possono cambiare il destino di tutti…e che quindi non possono cadere in mani impreparate…o sbagliate.” La Ricercatrice gli sfiorò un braccio e le parve di sentire in lui un leggero tremito. Strano, eppure non faceva freddo… “Io ho preso un solo oggetto, per adesso. Sono impaziente di mostrarlo a te e agli altri…ma dovremo stare attenti, se e quando lo useremo” Lo sguardo della donna si fece ancora più intenso. “E perché mai?”  - “Perché nell’universo, come ben sai, non siamo soli…e forse nemmeno su questa nave.”               -Doucepassion-