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MANIFESTO DELLA MILITANZA ANTIPARTITOCRATICA
THIS IS A CLIMATE-FRIENDLY BLOG
Quella ambientalista è la madre di tutte le battaglie: va combattuta per ridare all'Italia la bellezza perduta e per togliere alla cricca partitocratica la principale fonte di sostentamento.
ELOGIO DELLA MILITANZA ANTIPARTITOCRATICA
Personalmente lascio le 'poltrone' ai politici tradizionali. Da semplice cittadino preferisco occuparmi di politica nel mio tempo libero, dopo il lavoro (il settore delle automobili è il mio campo). Perché non serve una 'poltrona' per esercitare una passione come la mia: bastano un computer e tanta voglia di fare!
"Venditore d'auto per passione,
militante antipartitocratico per convinzione,
blogger per ribellione" Stefano Rossi
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THE ORDER OF APOLLO
L'Ordine di Apollo è la sezione di questo blog dedicata al volto bello del Belpaese, ossia alla bellezza dimenticata di arte e paesaggio e a quella nascosta delle tante persone che, pur non comparendo sulla copertina di patinate riviste, sono motivo d'orgoglio per chi, incrociandole per strada, ne subisce estasiato il fascino verace e genuino.
"Beauty is truth, truth beauty. That is all ye know on earth, and all ye need to know" John Keats, Ode to a Grecian Urn
Twitter account: @OrderOfApollo
BOOK OF THE YEAR
The last Rifkin'work is not just a book; it's the 'bible' of the incoming era.
WE ARE VISIONARY GUYS
Luigi Serafini, Codex Seraphinianus,1981
GEOMETRIA DELL'ORDINE COSTITUITO
"Secondo un archetipo illustrato dalla psicologia junghiana, l'uomo è, insieme, senex, vecchio, e puer, fanciullo. Noi siamo dominati, nel profondo di noi stessi, da questa duplice polarità. Quella del senex è l'aridità, l'astrazione, la passione per il calcolo, la riduzione della qualità a quantità; è la ripugnanza per la novità, per l'estro creativo; è il rifiuto del diverso, di quanto per qualsiasi motivo non rientri nella geometria dell'ordine. Ecco: l'impero del senex è l'ordine. Cambiano le culture ma l'impero resta. E che forse ci sono attorno a noi poeti capaci di svegliare il fanciullino che in noi dorme? Ci sono nelle città, nei villaggi spazi riservati agli aedi che ci guidino lungo i sentieri delle memorie fiabesche, dei sogni proibiti?
Ma il regno di Saturno è sempre incerto perché in noi c'è l'altra polarità, quella del puer: l'entusiasmo per l'inizio, il gusto per il diverso, l'amore per la contraddizione, la divina follia che non sta negli argini prestabiliti. Il senex alza i muri e il puer li abbatte, il senex, come i reggitori della città di Platone, vorrebbe regolare perfino gli accoppiamenti tra l'uomo e la donna, il puer tesse trame capricciose ( Cupido, con l'arco e le frecce fatali, non è forse un bambino?) perché l'arbitrio dell'amore abbia la meglio su ogni legge." Ernesto Balducci, La terra del tramonto, Edizioni Cultura della Pace, Firenze 1992, pp. 43-44
IN DIALOGO CON LE RELIGIONI
"Non c'è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni.
Non c'è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni.
Non c'è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni."
Hans Kung
PENSIERI ATTUALI (1)
"Potremmo distribuire i responsabili della politica e della cultura dei popoli in due diverse categorie: coloro che riescono a prendere atto dell'epoca nuova e di conseguenza ad abbandonare concetti e nomi forgiati nell'epoca passata e quelli che continuano ad usarli come se nulla fosse mutato, allo stesso modo - ma non con la stessa innocenza! - con cui noi continuiamo a dire che il sole si alza all'orizzonte, a dispetto dell'avvenuta rivoluzione copernicana. Chi dice marxismo, liberalismo, occidente, civiltà, democrazia e altre parole venti anni fa chiare e suggestive, crede ancora di dare nomi non equivoci a cose non equivoche e invece le cose non ci sono più o sono a tal punto cambiate da dare un suono falso al proprio nome. Quando si passa da un'epoca all'altra, lo spirito dell'uomo è messo alla prova, e fino in fondo, nella sua capacità di essere davvero libero, libero non dalla schiavitù politica o economica o giuridica, ma libero dalla storia, in grado, voglio dire, di far leva solo su se stesso e di emergere dal passato e dal presente sì da vedere, come dall'alto, la loro confluenza nel futuro e perciò la loro provvisorietà." Ernesto Balducci, Cristianesimo e Cristianità, Morcelliana, Brescia 1964, p.165 Quanto sia ancora attuale questo scritto di padre Balducci - un testo....'vecchio' di cinquant'anni! - è cosa tanto evidente quanto innegabile. Libri senza data di scadenza...
PENSIERI PROFONDI
"I nostri intellettuali sanno soltanto recitare e i nostri spirituali soltanto mentire, nessuno si preoccupa di ripensare il mondo, nessuno ci suggerisce come valutare l'evidenza, vogliono tutti far carriera e si è ammirati della loro arte di trattarsi con riguardo senza mai venir meno alle convenienze. Diventiamo sempre più conservatori, al punto di mantenere in vita le anticaglie più sorpassate e più vergognose, le nostre rivoluzioni sono puramente verbali e cambiamo le parole per aver l'illusione di riformare le cose, abbiamo paura di tutto e di noi stessi, troviamo il modo di eliminare l'audacia esasperandola e di tenere occupata la follia portandola all'estremo, non ci opponiamo a nulla e facciamo abortire tutto, è il trionfo della dismisura infeudata nell'impotenza." Albert Caraco, Breviario del caos, Adelphi, Milano 1998, p.33
TESTIMONIARE CON I FATTI
Un sacerdote ha due strade davanti a sé: o predicare dal puplito domenicale o testimoniare quotidianamente la propria fede con i fatti e a rischio della propria vita. Don Luigi Ciotti ha scelto quest'ultima. Da ammirare.
MY FAVOURITE MAGAZINE
WEB PARISH
'Sulla strada di Emmaus' è la prima parrocchia virtuale. L'ha creata don Marco Pozza, un sacerdote giovane e, forse proprio per questo, in grado di maneggiare i moderni mezzi di comunicazione con rara maestria. E perfettamente consapevole che la Chiesa è comunione. Anche sul web.
AREA PERSONALE
Post n°188 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da webcitizens
Tommaso Currò l'altro ieri ha pronunciato parole che sono risuonate, in una Camera dei Deputati ridotta per l'occasione a luogo d'avanspettacolo, come musica per le orecchie di Renzi e come colonna sonora di possibili, forse anche probabili, future sceneggiate con testo e regia da premio oscar alla paraculaggine. "Il MoVimento ha tradito il proprio mandato elettorale", sentenziava Currò con invidiabile sprezzo del ridicolo e tra gli interessati applausi dei mandarini della casta partitocratica. In questa farsa di sceneggiata c'è un aspetto 'positivo': chi ancora avesse nutrito dubbi sul fatto che lo stravolgimento della realtà è la cifra della narrazione mediatico-partitocratica, ora non ha più alibi. Il tradimento degli elettori - meglio ricordarlo a Currò e compagni - si ha infatti ogni volta che si finge di far opposizione, ogni volta che deliberatamente si chiude un occhio sulla criticità dei provvedimenti governativi per non disturbare il manovratore, ogni volta che si decide di giudicare un disegno di legge non per la sua bontà o qualità ma secondo l'accomodante criterio del non farsi nemici nel Palazzo. I cittadini si tradiscono ogni volta che si va in televisione non per parlar loro il linguaggio della verità ma per cantare nell'affollatissimo coro dei laudatores di professione. Tommaso Currò tutto questo o non lo ha mai imparato o l'ha scordato. E la migliore risposta che gli si possa dare è dimostrare ogni giorno che la coerenza con i propri ideali e con il proprio programma non è merce di scambio. Tanti sono i portavoce che questo ogni giorno testimoniano con la loro azione in Parlamento e con la loro presenza in televisione.
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Post n°187 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da webcitizens
In un paese normale uno con la faccia di Orfini verrebbe limtato negli spostamenti pubblici alle sole ore antelucane, onde evitare attacchi di panico a quei cardiopatici che avessero la ventura di incrociarlo per strada in tutto il suo fulgore. L'Italia non è un paese normale e Matteo Orfini non solo è libero di circolare ma anche di apparire in televisione ad ore alterne di ogni santo giorno dell'anno. Come presidente del PD ha da poco ricevuto l'incarico di commissariare le sezioni romane del suo partito per farvi pulizia e tutte le occasioni sono buone per metter la faccia davanti alle telecamere. Ieri con un tweet ha dato una chiara indicazione di dove invece intende mettere la polvere piddino-capitolina. Sotto il tappeto. Se l'è infatti presa con il Prefetto, reo a suo dire di concedere troppe interviste! In un paese normale le parole di Orfini sarebbero state sanzionate per il tono quasi intimidatorio nei confronti dell'autorità prefettizia. Ma l'Italia non è un paese normale. |
Post n°185 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Questa sera non ho semplicemente guardato 'Otto e Mezzo': me lo sono gustato grazie alla presenza in studio di Barbara Lezzi e alla sua capacità di dar voce a quei milioni di cittadini esclusi dal circuito mediatico partitocratico. Bravissima. Chi un giorno sì e l'altro pure dà per morto il MoVimento farebbe bene a dare un'occhiata alla splendida performance della Lezzi: si risparmierebbe la quotidiana fatica di scrivere minchiate su minchiate. |
Post n°184 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Lo scorso febbraio postavo alcune mie riflessioni sul rapporto tra casta partitocratica e cittadini. Per darne piena e perfetta descrizione usavo deliberatamente la volgare metafora della sodomia, conscio tanto della sua scioccante crudezza quanto della sua impareggiabile veracità. Vi sono infatti momenti in cui le buone maniere, i toni paludati e le parole inamidate rappresentano il perfetto 'siparietto' dietro cui il professionista dell'ipocrisia può dissimulare sentimenti che non prova, passioni che non conosce, dignità calpestata, ideali traditi. Esattamente ciò che fanno gli appartenenti alla casta mediatico-partitocratica: un giornalista ben vestito e dal linguaggio forbito, un mestierante della politica in abito gessato e con la parola sciolta et voilà... il cittadino si trova recapitato sulla poltrona di casa un bel servizietto che il comune senso dell'impudicizia osa definire 'intervista'. Quando in realtà si tratta di una montagna di balle confezionate ed avvalorate da chi non conosce nemmeno più il significato del termine 'informazione'. Se ho deciso di ripubblicare il post di febbraio è perché la sana dose di verace volgarità in esso contenuta, da una parte si prende gioco dei parrucconi di regime e della loro squallida ipocrisia, dall'altra rende simpaticamente e perfettamente comprensibile a tutti quanto avevo in mente di esprimere sul rapporto cittadini-partitocrazia. L'ho appena riletto e m'è perso d'una attualità così 'bruciante', ma così 'bruciante'...
"In Italia il corpo elettorale sta al regime partitocratico esattamente come il culo di un passivo al cazzo di un attivo. Fare politica in modo partitocratico significa – in generale e salvo rarissime eccezioni – stantuffare i cittadini; fino a poco tempo fa questi ultimi si potevano ragionevolmente suddividere in due categorie: a) gli assuefatti alla stantuffata: cittadini consapevoli della presenza nel loro culetto di un oggetto esterno ma convinti della sua ineluttabilità, proprio come il martire lo è della sofferenza; b) i goditori ex post: ossia quei cittadini che al cominciare della stantuffata esclamano – come tutti – ciumbia se fa male! ma che poi in corso d’opera ci pigliano gusto arrivando persino a desiderare un aumento e della velocità dei colpi e del diametro del pistone. Naturalmente in questo subito accontentati. Negli ultimi tempi lo scenario sopra descritto è andato via via modificandosi per la presenza – numericamente sempre più consistente – di cittadini ontologicamente refrattari a qualsivoglia forma di omologazione al regime del Pensiero Unico Dominante, il cui acronimo – P.U.D. – è la vera ragione sociale della partitocrazia al di là dei molteplici nomi commerciali utilizzati per piazzare il prodotto, unico nonostante le diverse botteghe di vendita. C’è poi da meravigliarsi così tanto se questa opposizione comincia per davvero ad infastidire i signori del regime? No, visto che per la prima volta nella storia repubblicana a bruciare è il loro di culetto! Se ne facciano dunque ragione, in fondo basta un po’ di vaselina…" (SODOMIE IN CORPO ELETTORALE, 02/02/2014)
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Post n°183 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Il 'senatore' Pierferdinando Casini è presidente della Commissione Esteri da ben diciannove mesi. E finora dei due Marò se ne è sbattuto altamente. Oggi pare si sia risvegliato dal torpore del palazzo invocando "una cabina di regia per un'emergenza nazionale". Un vero e proprio 'professionista della politica' all'opera. Teatrale. |
Post n°182 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Dopo vent'anni di totale assenza dalle aule parlamentari di un'opposizione vera ed intransigente, è più che comprensibile che qualcuno resti atterrito nel vederne una in carne ed ossa. E che magari rimpianga i bei (!) tempi andati in cui Partito Democratico e Forza Italia si alternavano al governo del Paese simulando cruente battaglie parlamentari il cui esito era però già scritto in partenza quale immondo frutto di vergognosi accordi sottobanco. Certo, chi ha fatto e tuttora fa parte di quel sistema - giornalisti e politici della seconda Repubblica con radici nella prima! - non può che essere terrorizzato alla sola idea che la ghigliottina del popolo italiano cali l'impietosa lama sulle loro animalesche teste. Se l'Italia è ridotta a uno straccio, lo si deve a quei maiali della cricca partitocratica che per vent'anni si son fatti i cazzi loro sbattendosene dei cittadini. Se anche noi vogliamo renderci partecipi di questa vergogna, abbiamo una cosa sola da fare: sederci con loro a banchettare sulle teste sofferenti dei cittadini. Se invece proviamo schifo dinanzi a questa ventennale ingiustizia e desideriamo porvi fine, non ci resta che continuare a fare opposizione. Per davvero e non per finta: senza la zavorra dei poltronisti e dei carrieristi.
ecco il link di un video in cui Luciano Violante (foto sopra) e Piero Fassino esternano la loro 'particolare' concezione di opposizione: https://www.youtube.com/watch?v=uDQaYwgbG9Q |
Post n°181 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Giorgio Orsoni, un altro 'santino della bella politica' per quattro anni - dal 2010 al giugno 2014, periodo in cui fu sindaco di Venezia in quota PD fino al coinvolgimento nell'inchiesta 'MOSE' - esibito dalla casta partitocratica nel corso delle sue processioni mediatico-autocelebrative. Poi hanno il coraggio di parlare di "patologia eversiva"! |
Post n°180 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
"A livello nazionale nel PD ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie parlamentari ho visto - non ho paura a dirlo - delle vere e proprie associazioni a delinquere sul territorio" Onorevole Ministro Marianna Madia, Partito Democratico, "L'HUFFINGTON POST", 25/06/2013 |
Post n°179 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da webcitizens
Non ci vuole un genio per capire che il contenuto prevale sul contenitore: anche un bimbo di sette anni è in grado di preferire - se messo di fronte all'alternativa tra una fantastica confezione regalo senza regalo ed un bellissimo giocattolo avvolto in carta di giornale - la materia sulla forma. Questo semplicissimo ma basilare principio di buon senso deve regolare l'agire quotidiano di chiunque, sano di mente, trovi l'andare a sbattere contro il muro dell'illusorietà cosa sgradevole e da evitare a tutti i costi. E' un principio che vale anche in politica. Perché prima o poi i conti con la realtà finiscono per farli anche gli illusionisti più capaci ed i giocolieri più dotati. Prima o poi toccherà anche a Renzi. Nel frattempo è bene che qualcuno in Parlamento ricordi all'omino fiorentino che le riforme sono solo un contenitore che va riempito di contenuti, e di contenuti di qualità se non si ha in animo di prendere per il culo gli italiani. Che quanto finora emerso dalla sveltina con Berlusconi è un aborto. Che la 'riforma del senato' fa cagare. E che la 'nuova' legge elettorale fa vomitare. Per oggi può bastare. |
Post n°178 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°177 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da webcitizens
Non so capacitarmi di come facciano i portavoce del MoVimento alla Camera e al Senato a sopportare la quotidiana dose di insulti e di menzogne che la cricca mediatico-partitocratica riversa sulle loro spalle con una tenacia direttamente proporzionale alla strizza inevitabilmente procurata a questi rottinculo da chiunque stia dalla parte dei cittadini e non del sistema. Chi siede in Parlamento per stanare le porcate della cricca viene demonizzato agli occhi dell'opinione pubblica. Chi invece tradisce il mandato degli elettori per assicurarsi poltrona e carriera, viene beatificato. Questo continuo stravolgimento della realtà non trasforma chi lo subisce in un "frustrato", come vorrebbe la cricca. Semmai in un incazzato. (sopra: Tommaso Currò, neo-eroe della casta) |
Post n°176 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°175 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°174 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°173 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°172 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°171 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°170 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°169 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da webcitizens
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Post n°168 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da webcitizens
Dalle ceneri della 'balena bianca' sorse nel 1993 il 'Partito Popolare Italiano' di Mino Martinazzoli: uno dei pochi democristiani scampati alla mannaia giudiziaria. Martinazzoli - soprannominato 'Crisantemo' per l'innata simpatia (vedi foto del post precedente) - trovò nel cardinale Ruini un'entusiasta sponda: don Camillo - all'epoca presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) - benedisse senza indugio il progetto di ricostruzione di un partito dei cattolici portato proditoriamente avanti dal funereo politico bresciano. Pierre decise di non seguire l'ex compagno di partito in quella nuova avventura e nel gennaio del '94 fondò il 'Centro Cristiano Democratico' (CCD) in aperto appoggio alla neonata coalizione di destra capitanata da Silvio Berlusconi. Il tycoon brianzolo era però visto con sospetto e diffidenza dalla gerarchia vaticana, in special modo da Ruini: per Pierre era un problema di non poco conto. Ma ecco che in suo aiuto arriva una seconda botta di culo: il cardinale Silvio Oddi - un diplomatico di lungo corso della Santa Sede senza troppi peli sulla lingua e con qualche simpatia destrorsa - rilasciò un'intervista al settimanale 'Epoca' (se non ricordo male il nome della rivista) in cui di fatto apriva a Berlusconi. Le parole di Oddi crearono un bel mal di pancia ed un gran brucior di stomaco a Ruini, per il quale il cavallo su cui puntare era Mino 'Crisantemo' Martinazzoli. Non appena i dolori intestinali ebbero a calargli, al cardinale Ruini si spalancò una finestra con vista sulla realtà anziché sul mondo delle illusioni: forse quel vecchio marpione del cardinal Oddi - così cominciarono a ragionare alla CEI ed in Vaticano - non ha tutti i torti quando sostiene che è meglio avere gli ex democristiani sparigliati tanto a destra quanto a sinistra anziché raggruppati in un piccolo soggetto a forte rischio di insignificanza se non di schiacciamento. Pierre colse al volo l'occasione e con il suo zatterino di partitino appoggiò prima Berlusconi, poi Prodi, poi di nuovo Berlusconi, quindi Monti e... la storia non è ancora finita! Sbandierando ora il vessillo della difesa dei valori della famiglia, ora quello dell'unità dei cattolici in un sol partito, si sentì autorizzato tanto ad appoggiare sia la Destra sia la Sinistra quanto ad inseguire la chimera di una nuova democrazia cristiana spacciata per progetto centrista. Una narrazione, la sua, platealmente cassata dai modesti risultati elettorali ma sufficientemente performante per consentirgli di restare a galla nelle acque sempre agitate della politica italiana. Gloria in excelsis Deo et pax in terra hominibus bonae voluntatis! |
INFO
WONDERLAND WITHOUT ALICE
L'Italia è un 'Paese delle Meraviglie' senza una sua Alice che ne subisca il fascino: pochissimi coloro in grado di apprezzarne l'immane patrimonio artistico, ancor meno quelli disposti a prendersene cura. Per decenni si sono preferite le colate di cemento dei palazzinari allo stucco dei restauratori. E' tempo di un nuovo quanto necessario refrain: maintenance and repair, repair and maintenance, no more building!
ART IS MYTH
Bartholomeus Spranger, Venis and Adonis, 1595-97
LOST IN THEIR THOUGHTS
Editorialisti, commentatori e notisti nostrani sono accomunati tutti quanti dalla poco salutare pratica dell'onanismo cerebrale. Dai loro pulpiti mediatici eiaculano a getto continuo analisi perennemente smentite dai fatti e previsioni sistematicamente cassate dalla realtà. Bloccando di fatto, con i loro sterili pippotti, il cambiamento del Paese. In nome del popolo italiano consiglio loro un po' di sano riposo. L'Italia intera se ne avvantaggerà.
BOICOTTA LA PROPAGANDA DI REGIME!
Boicottiamo la sistematica e vergognosa propaganda mediatica quotidianamente offertaci dai giornali e dalle televisioni del regime partitocratico! Facciamolo per la nostra intelligenza di liberi cittadini!
'PORTAE LUCIS' SECTION
Frontespizio di Portae Lucis. L'immagine raffigura le dieci Sefirot.
TORAH
PROLOGUE
"L'ebraismo - una delle più antiche religioni del nostro globo, che nonostante tutte le indescrivibili persecuzioni si è potuta conservare vitale fino ai nostri giorni - è una religione con una forza, un calore, una serenità e un'umanità del tutto peculiari. Anzi, quale enigmatica, singolare manifestazione nella storia della religione e del mondo è ancora - per gli altri e per se stesso - questo ebraismo! Indefinibile nella sua essenza: diversamente dall'islamismo e dal cristianesimo, non una forza multinazionale che si estende a centinaia di milioni di persone. Piuttosto un piccolo popolo, che inizialmente abitava soltanto in quel piccolo lembo di terra della parte siro-palestinese della 'mezzaluna fertile', luogo di antiche civiltà, che va dal golfo Persico alla valle del Nilo: una striscia di terra coltivata, larga al massimo 150 km e in gran parte montuosa, confinante a ovest con il mare Mediterraneo e a est degradante verso il deserto siro-arabico. (...) Che cos'è dunque questo ebraismo, sul quale molto spesso gli ebrei stessi fanno supposizioni e che nella sua lunga storia ha fatto parte del mondo assiro, babilonese, persiano, greco, romano e, infine, cristiano e quindi si è diffuso su tutta la terra? (1) Uno stato e tuttavia non uno stato! Perché no? Perché dall'esilio babilonese (586 a.C.) una grande parte, e dal secolo II d.C. fino ad oggi addirittura la parte preponderante degli ebrei, vive fuori della 'terra santa'. (2) Una nazione e tuttavia non una nazione! Perché no? Perché questo popolo è come nessun altro una realtà internazionale. Innumerevoli ebrei si sentono, da un punto di vista politico e culturale, americani, inglesi, francesi, anche tedeschi e in nessun caso 'israeliani all'estero'. (3) Una razza e tuttavia non una razza! Perché no? Perché fin dall'epoca tardo-romana persone di tutti i possibili popoli e stirpi mediante il matrimonio o la conversione sono diventate ebree; alcuni ebrei orientali, per esempio, discendono dal popolo turco dei chazari e altri ancora dai falashà neri di Etiopia e l'odierno Israele è quindi diventato manifestamente uno stato multirazziale con persone di tutti i possibili colori della pelle, dei capelli e degli occhi. (4) Una comunità linguistica e tuttavia non una comunità linguistica! Perché no? Perché l'ebraismo non conosce una cultura a tutti comune né una lingua parimenti a tutti comune; molti ebrei non parlano né l'ebraico né lo jiiddish. (5) Una comunità religiosa e tuttavia non una comunità religiosa! Perché no? Perché non pochi ebrei - anche in Israele - non credono in Dio e affermano che il loro ebraismo non ha nulla a che vedere con la religione; altri sono sì religiosi, ma si rifiutano di osservare la halakhà, la legge religiosa ebraica. Da un punto di vista numerico gli ebrei sono una quantité négligeable; da un punto di vista religioso tuttavia sono una grande potenza. Comunque si voglia intendere la cosa, è chiaro che l'ebraismo è l'enigmatica comunità di destino di tutti coloro che, ovunque e comunque, fanno risalire la loro origine a Giacobbe, che nella Bibbia prese il nome di Israele, o più esattamente dal punto di vista giuridico: che hanno una madre ebrea o si sono convertiti all'ebraismo. Ora non importa che essi abbiano la medisima lingua, cultura e razza: hanno il medesimo destino." Hans Kung, Ebraismo, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 2001, pp. 38-40