Soffio di vita

Facebook potrebbe cambiare il cervello delle persone


 
 potrebbe cambiare il cervello delle personeDimmi quanti amici hai e ti dirò quanto sei intelligenteDegli scienziati hanno trovato una corrispondenza tra il numero degli amici che una persona ha su Facebook e la grandezza di specifiche aree del cervello. Queste regioni determinano la capacità di integrazione, di memoria ed almeno una di esse è implicata nell'autismo. Così le persone con certe caratteristiche cerebrali sarebbero più propense ad avere tanti amici, sia su Facebook che nella vita reale. Il dottor Ryota Kanai dell'University College London dichiara: «Abbiamo trovato delle interessanti regioni del cervello che sembrano collegate al numero di amici che abbiamo, sia del mondo reale che in quello virtuale». E continua «La domanda interessante da porci adesso è se queste strutture cambiano nel corso del tempo. In questo modo riusciremmo a capire se internet sta cambiando i nostri cervelli». La ricerca è stata pubblicata sul Proceedings of Royal Society B.Facebook, il più popolare social network, ha più di 800 milioni di utenti intorno al globo. Permette alle persone di rimanere in contatto con una rete di amici in continuo cambiamento e se alcuni utenti hanno appena una manciata di contatti, altri ne hanno migliaia. Anche il professor Geraint Rees dell'UCL, che ha condotto una ricerca per il Wellcome Trust, ha rivelato: «I social network influenzano la massa, ancora sappiamo poco dell'impatto che hanno sul nostro cervello. Questo ha condotto a speculazioni da parte di internet in qualche modo dannose. I nostri studi ci aiuteranno a capire come i social network fanno da mediatori nella nostra interazione con il mondo. Successivamente ci porterà a farci delle domande intelligenti quali "che relazione c'è tra internet ed il cervello umano?"»Degli studi scientifici condotti sul cervello di 165 studenti universitari utenti attivi di Facebook, riguardo al numero di amici on-line e quelli veri, ha riportato una forte correlazione tra il numero degli amici su Facebook e la quantità di materia grigia(cellule di neuroni, dove avvengono i processi mentali) in alcune regioni del cervello. Una di queste è l'amigdala, che è un fascio di nervi dalla forma a mandorla e che è associata con la memoria emozionale, la paura e l'empatia. Le prime ricerche hanno riscontrato che la materia grigia presente in questa zona corrisponde al numero di amici reali che ha una persona. Le zone correlate con le amicizie on-line invece sono: il solco temporale superiore destro, il giro temporale medio sinistro e la corteccia entorinale destra.Infine il dottor John Williams, direttore del centro neuro-scientifico e mentale del Wellcome Trust ha detto: «Non possiamo scappare l'ubiquità di internet e dell'impatto che ha sulla nostre vite, ancora sappiamo poco del suo impatto sui cervelli, che sappiamo essere malleabile e che può cambiare nel tempo. Con queste ricerche riusciremmo a capire se anche esso si sta adattando agli standard posti dai media.»