Il Lupo...

Post N° 10

Tempo di scelte.

Come l'attesa di un predatore accovacciato nell'intenzione di cogliere il momento esatto per partire all'assalto del suo boccone di cibo quotidiano.

Scelte.

Niente affatto facili, come tutte le scelte...

eppure il meccanismo dell'aut aut è tremendamente semplice... spietatamente semplice...

Salva e lascia, una cosa per un'altra... ma sono disposta a rinunciare? Sono disposta a rischiare di nuovo?

O meglio ancora... ho mai rischiato sul serio?

Si, cazzo, si che ho rischiato sul serio...

... e da quando ho disimparato a farlo?

Dovrei parlarle sapete? Dovrei proprio parlarle... e dirle tutto, anche quello che lei non ha mai avuto il coraggio di dirmi, anche quello che non ha mai avuto il pudore di dirmi, anche quello che non ha mai avuto coscienza di dirmi.

Dovrei parlarle, e rischiare.

Rischiare che si chiuda e neghi, rischiare che rifiuti ancora di più, rischiare di scalpellare ancora di più il fragile piedistallo su cui si è innalzata... se almeno litigasse, se almeno combattesse, se almeno si difendesse...

Ma no... si farà colpire da me che l'ho sempre accarezzata... mi lascerà fare tutto il lavoro sporco, mi lascerà il fardello del coraggio, del pudore, della coscienza. Sarò impudica e incosciente.

Cosa voglio risolvere con il silenzio?

Aspettare che qualcun'altro salvi capra e cavoli? Nessuno lo farà, nessuno lo ha mai fatto... e forse sono sul serio solo io la chiave.

Ma sento che mi sbrandellerò ad ogni parola, ad ogni intenzione... ad ogni colpo che infierirò su di lei di cui ho piena coscienza di ogni frammento d'anima... di cui non conosco la storia, ma conosco lo spirito...

Quando è il corpo che si rompe, conosciamo modi e tempi di guarigione... ma quando è l'anima che è incrinata, chi sa come e dove metter mani?
Come posso sapere di non distruggere ciò che già è fragile?
Certo, ammesso che riesca ad abbattere tutti i muri eretti per difesa... per quelli si, che ci vorrebbe una bella azione distruttiva... e se fossero rimasti solo quelli?

Ma io, quand'è che ho smesso di sperare?
Probabilmente da quando hai smesso di rischiare...

Scelte.

Una cosa piuttosto che un'altra.

Ferrara o Roma?

Studio o passione?

Università o Accademia?

Lontananza o vicinanza?

Scelte. Aut aut.

Dovrebbe esser semplice.

Eppure per me è complicato.

Post N° 9

Liscia la notte... ti si posa addosso con la sua consistenza umida e fresca, e ti nasconde.

Post N° 8

Mi cammino dentro, in silenzio...

... declino gli inviti ... niente scuse, non stavolta, non ho nessuna voglia di accampare costruzioni fittizie per giustificare una diserzione sociale ... "non ne ho voglia", che gran libertà poterlo dire, che gran conquista sentirselo accettare da chi di solito insiste e smuove ...

Nessuna voglia di uscire nè di parlare... ho voglia solo di pensare ...

... che pensare forse ... bè, forse non serve a niente ...

... certo sarebbe più utile che agissi, mi starò forse preparando per questo?

"La Vita, la nostra migliore creazione"... che strano, la "creazione della vita", ne avevo parlato solo con un uomo che ho molto amato, prima d'ora... fino ad oggi, in cui le stesse parole mi sono state riferite da una blogger con molto da dire...

I sogni sono solo dei fantasmi liberi per l'aria della Mente che ti pervadono quando si aprono le finestre...

... ma ci vuole la Volontà perchè essi s'incarnino in qualcosa di tangibile, di possibile...

Fase 1) Non limitarsi a sognare.

Fase 2) Crederci

Fase 3) Credere che tu, proprio tu, possa farcela... e che hai sicuramente il talento per farlo.

Fase 4) Andare.

Un memorandum, può sempre esser utile...

Per adesso, la mia "creazione" è un po' pasticciata...

Post N° 7

Notte, e Luna a metà, per una parte svelata e per una parte celata allo sguardo...

Stelle troppo lontane per poter cogliere il loro riflesso reale, che nello spazio si conta anche il tempo, e come i ricordi, l'immagine sbiadisce...

Mi hanno chiesto cosa ne farò di Wolf_gate...

... mi avevano anche detto che l'apertura di questo profilo era un tentativo sballato di dimostrare qualcosa - di potercela fare da sola, di essere più forte di quello che in realtà fossi - che doveva essere sostituito con il tentativo di essere me stessa, visto che fino a questo momento mi ero solamente rifugiata in ruoli che non mi competevano...

... sisi, ancora ci penso, è chiaro ... cerco le tracce di queste affermazioni nel mio comportamento... e nel frattempo, mi seguo, curiosa e fiduciosa, nell'assecondare quello che sento di dover fare...

I tentativi di chiusura di Soulplace, lo sbocco in un'altra forma...

... ma uno dei miei più grandi lavori è sempre stato il cercare di far collimare le mie particolarità, il rendere coerente - semplice necessità di razionalizzazione - un animo incoerente (ma da quando l'animo è coerente?) ...

La voglia di vivere di Soulplace, l'allegria, la luminosità, la leggerezza, contro la serenità nel buio, la rabbia, il mordente, l'istintività tagliente di Wolf_gate... non sono ancora riuscita a integrarle...

Le parti convivono in un certo equilibrio... quando la vita cambia cambia anche lo stato di predominanza che esse hanno in me...

Faccio fatica io a riconoscermi, mi figuro poi gli altri ... o forse no ... forse fanno meno fatica di me a comprendermi in toto ...

I blog, luoghi del sè... già lo scrissi, su Macchiedimondo...

Per quanto una cerchi di allargarne le pareti, ad un certo punto il complesso che hai costruito prende un carattere, un'identità, diventa un vestito che aderisce alla pelle... ma ad un certo punto, ti stà stretto...

e allora Soul sarà il vestito da festa, wolf il vestito da sera, viadeiduemacelli il costume da clown, la Luna il vestito candido, passaggidipenna un abito in comproprietà, e poi, il resto, è segreto...

Post N° 6

Terra e passi, passi e terra...

... e odore di muschio.

Occhi che scorrono radi il sottobosco, mi appiattisco per mimetizzarmi, scivolo per non fare rumore...

Si apre la radura, si apre. Odori misti di fiori e sterpaglie bruciate mi raggiungono, la cenere si mischia al fango che calpesto e mi si stropiccia al mantello.

Sono ferma, dopo tanto strusciare. E' ora che riprenda a camminare sulle zampe ben salde, con la testa in alto, perchè di cammino nel fango ne ho fatto abbastanza.

Ho pasteggiato con gli odori e i sapori di questo ambiente che è marcito, ci sono scivolata sopra con cautela, mi ci sono inzuppata per bene, pur di conoscere quale sia il modo migliore per muovermici... adesso voglio riprendere la mia postura normale, occhi e orecchie sopra il livello dell'erba...

Non è il mio territorio, questo...