ECONOMIA E POLITICA

SUBPRIME, OVVERO: COME RIPULIRE LE TASCHE DEI RISPARMIATORI.


"Il gioco è bello quando dura poco, ma, soprattutto, ............quando costa poco".Il settore del "subprime" vale, negli Usa, ci dicono addesso le fonti ufficiali, circa 300 miliardi di dollari.Una autentica valanga di soldi investiti nelle costruzioni residenziali con profitti elevatissimi, con una domanda foraggiata dal crescente segmento dei powerjob (disgraziati che lavorano tutta la vita sottopagati e precari e che rimangono poveri), a cui qualcuno ha ben pensato di offrire, "finalmente", una casa, chiedendo pero' loro che non si discutesse tanto sul prezzo, sia della casa che su quello del mutuo per pagarla. Risultato:- Prezzi delle case alle stelle, ed alle stelle i conseguenti profitti per gli operatori del settore immobiliare.- Mercato dei mutui in continua crescita, appunto fino alla ragguardevole cifra di 300 miliardi di dollari, con rendimenti attesi elevatissimi, ma,....."difficili da riscuotere", e che potevano diventare, con elevata probabilità, una..."patata bollente".L' inconveniente della "patata bollente" è stato abilmente "girato" agli "Hedge funds" e da loro, infine, girata, tramite le "gestioni patrimoniali speculative", agli ignari investitori che, investendo solo una piccola parte dei loro risparmi in titolo a "rendimento potenziale piu' elevato", hanno diversificato il rischio, ma, soprattutto, hanno ingrassato a dismisura i costruttori di case americani.Adesso ai disperati powerjobs gli viene presentato il conto che, tutti sapevano, che non avrebbero pagato, e da qui si cominciano a contare i morti:a) 7 mila licenziamenti in tronco per la seconda banca Usa del settore Subprime;b) lo sapremo a breve;c) vedi lettera  b);c) leggi sopra;  e)....."e" allora, per concludere, la vera scommessa è, adesso, la seguente:1) Gli Usa alzeranno i tassi in misura repentina e continuativa, come avvenne negli anni ottanta allorquando fecero "saltare" l'intero sistema delle Casse di Eisparmio" (ed i loro depositanti) Cio' produrrebbe ora una salutare stretta creditizia, a beneficio, comunque, dei titolari di liquidità (i costruttori americani, e la banca centrale cinese;  n.d.r.), penalizzando pero' purtroppo quella parte, che è ancora molto consistnte, del settore privato che è indebitata (pazienza!!). Almeno pero', si impedirebbe così l'aumento della crescita del Pil, ma anche dell'inflazione, evitando cioè il rischio di una "stag-flazione" (la stretta creditizia frenerebbe la crescita dei prezzi e quindi l'inflazione, per capirsi). 2) Verrà immessa nuova liquidità nel sistema e forse i tassi dopo una iniziale salita potrebbero di nuovo scendere, preparandosi un altro "pacco rialzista" da qualche parte e rimandando il problema al 2010 o giu' di li' (una bolla ogni 4 anni circa è la media dal 1996 ad oggi).    In ogni caso il consiglio è, soprattutto per i "non addetti ai lavori": "maneggiare il prodotto con estrema cura e tenere fuori dalla portata dei bambini, anche di quelli cresciuti !!".