Esattamente un anno fa, il 19 marzo del 2007, discutevo la mia tesi di laurea specialistica che mi ha fatto cessare di essere studente. Guardandola ora, sul tavolo, col suo frontespizio verde Islam, e verde saudita (essendo dedicata proprio al quel regno), mi viene da ridere al pensiero di quanto passai 365 giorni or sono.
Il mio relatore era malato così la palla passò alla mia correlatrice, la quale, seppur bravissima, era sempre superimpegnata e dunque aveva poco tempo per guardare il lavoro su cui buttavo il sangue da un anno e mezzo; 10 giorni prima ancora doveva finire di correggerla. “faccio presto, prestissimo” io “proffff manca poco io devo rilegarlaaaaa” “tranquillo tranquillo ce la facciamo” “aaaargh”. Ce la facemmo. “si ma devi laurearti solo il 19 io sono fuori per conferenze, lezioni posso solo il 19 parla col preside e fatti mettere il 19”. Io andai lì in presidenza e ottenni la seduta quel giorno. Usciti i calendari, risultò che discutevo alle 15, per ultimo. Lo dissi alla prof e lei “noooo io devo scappare subito fatti mettere per primo ho una conferenza non posso stare fino alle 17”. Tornai dal preside che era pure il presidente della commissione e gli esposi il problema lui sorridendo acconsentì alla mia discussione al fischio d’inizio. Alle 14,30 ero lì nella cappella dove venivano svolte le sedute di laurea, fremendo con due tesi in mano una per me l’altra per la prof, che non si vedeva da nessuna parte. Giunse correndo poco prima del fischio iniziale afferrò la tesi mi disse in tre secondi e mezzo cosa mi avrebbe chiesto e partimmo. Subito dopo la mia discussione mi riconsegnò la tesi e fuggì via. Non l’avrei più rivista da quel giorno. Ma mi fece prendere 110. Benchè qualcuno abbia detto "ma ti poteva mettere la lode" ed io "groar, ringrazia la Madonna che sia andata così" mi diede 8 punti, quasi svenivo. E ora svengo al pensiero che quel pezzo di carta, quel titolo di II livello, non serve a un piffero.