Glom!!

RAPPORTO VENDITORE-CLIENTE Parte II visita clienti


(a Roma; io in abito “da trasferta” giacca e cravatta, la collegaccia in tailleur. Entriamo nella prima azienda cliente) “Salve siamo della Muzzolo lei è Alberto?”“No, io so Robbberto mò ve chiamo mi fratello. Albèèèè ce sta a Muzzolo poi venì?” “No ‘un posso falli accomodà e facci ‘n caffè vedi si ‘o vogliono” prendiamo un imbevibile caffè amarissimo e spieghiamo l’uso dei prodotti ai quattro addetti al montaggio pezzi: “aò cioè famme capì come a devo utilizzà sta cosa?” “no vede lei deve pigiare gentilmente qui e l’attrezzo funziona” “aspè famme provà…” Dopo dico alla collegaccia: “ma che siamo venuti a fare in giacca qui…”  (a Fiorenza: curioso andare in trasferta vicino casa. Nell’azienda che mi vide protagonista di un curioso episodio. Noi si andò a pranzo con questi clienti affezionati e inevitabilmente la discussione cadde sul pallone…) Cliente: “Secondo me tu sei juventino”
Grandeboh: “Cooooosa? Io sono VIOLA” C: “non ci credo, di solito si fa di tutto per accontentare i clienti quindi se il cliente dice una cosa il venditore dice sì”G: Non mentirei mai sul calcio C: “mmh” poi, rivolto alla collegaccia: “non fatevelo scappare questo qui, è viola come noi” La collegaccia: “bah, bleah, mangia va”
 (in un ospedale emiliano, siccome la mia ex azienda produceva anche prodotti funerari andammo nell’obitorio, in cerca di un responsabile quando una voce ci fermò) “Chi siete? Che ci fate qui?”“Ah ehm salve siamo della Muzzolo cerchiamo un responsabile” “Ah mmh si non c’è nessuno sono solo il cappellano sto mettendo dei fiori…” “Può venire un attimo?”“si beh vengo, tanto i nostri ospiti da qui non scappano, i fiori o li metto adesso o dopo cosa cambia?”
“si certo…”  CONTINUA…  (glom…)