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Istanbul, i Dervisci rotanti.


 il termine "Dervish" significa solamente "colui che apre le porte" e sta ad indicare, piuttosto genericamente, chiunque ricerchi l'illuminazione attraverso l'esperienza della totale povertà fisica (della quale, a differenza dei Mullah, si fa voto) e semplicità spirituale (ad esempio, San Francesco, in ottica arabo-persiana, sarebbe stato un perfetto Derviscio), mentre coloro che normalmente vengono chiamati "Dervisci" (o "Dervisci rotanti") tecnicamente dovrebbero essere denominati "Mevlevi", dal nome del loro fondatore Mevlana Celaleddin-i Rumi, uno dei maggiori maestri sufi di ogni tempo.tratto da:http://www.centrostudilaruna.it/dervisci-i-danzatori-di-dio.html