Democrazia direttaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare. La democrazia diretta è stata la prima forma di un governo democratico, essendosi affermata nel V secolo a.C. ad Atene. Un successivo esempio notevole di democrazia diretta è stata la Comune di Parigi oltre ai soviet in Russia e Germania nel 1917 che si erano formati in seguito alle idee rivoluzionarie che serpeggiavano in Europa in quelli anni. La democrazia diretta venne anche utilizzata nelle assemblee decisionali del Sessantotto. Può essere considerata democrazia diretta la forma organizzativa che in Messico si è dato il ramo civile del movimento zapatista chiapaneco. Fra i sostenitori della democrazia diretta vi sono sicuramente gli anarchici del ramo socialista, che rifiutano la democrazia rappresentativa.Indice1 La democrazia diretta oggi2 Democrazia diretta nell'antica Atene3 Democrazia diretta in Svizzera 3.1 Generale3.2 Particolare3.3 Iniziativa popolare3.4 Referendum3.5 Quanto si vota?3.6 La discussione è sempre importante4 Bibliografia5 Voci correlate6 Collegamenti esterniLa democrazia diretta oggiUno strumento di democrazia diretta che sta affermandosi nella nostra cultura è il bilancio partecipativo dall'esperienza di Porto Alegre in Brasile. Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione potrebbero essere sfruttate per nuove forme di democrazia diretta e-democracy (per esempio oggi è concepibile, almeno in Occidente, un referendum elettronico). L'Italia prevede tre strumenti di democrazia diretta: il referendum, l'iniziativa popolare legislativa e la petizione. L'influenza di tali strumenti è, nel complesso, abbastanza marginale. La Petizione popolare (art. 50 Cost.) è marginale perché da sempre ignorata dalle Camere a cui è destinata, ma il valore di uno strumento costituzionale non dipende da quanto viene tenuto in considerazione da chi dovrebbe tenerne conto, ma dal valore implicito. La Petizione non è ancora stata regolamentata con Legge dal Parlamento. L'iniziativa popolare legislativa (art. 71 Cost.) è marginale perché da sempre ignorata dalle Commissioni parlamentari a cui è destinata, ma il valore di uno strumento costituzionale non dipende da quanto viene tenuto in considerazione da chi dovrebbe tenerne conto. L'iniziativa popolare legislativa è stata vanificata attraverso i Regolamenti interni delle Camere che prevedono che i Disegni Di Legge di iniziativa parlamentare abbiano la precedenza su quelli di iniziativa popolare, in netto contrasto con il principio fondamentale che caratterizza la Democrazia stabilito dal comma 2 art. 1 della Costituzione italiana: "la sovranità appartiene al popolo". Seppur sia vero che alla fine è il Parlamento a dover realizzare la Legge, è anche vero che la Legge, prima di divenire tale, si presenta inizialmente come Disegno Di Legge, che deve essere discusso ed eventualmente modificato (emendato) dai componenti della Commissione parlamentare competente per materia che lo deve esaminare. La nota stonata è proprio nelle priorità assegnate alla discussione dei Disegni Di legge in giacenza nelle varie Commissioni parlamentari poiché dovrebbero essere esaminati e discussi PRIMA quelli di iniziativa popolare, essendo il popolo ad essere sovrano. I referendum a livello nazionale sono di due tipi: Abrogativo (art. 75 Cost.) e Confermativo (art. 138 Cost.) e sono anch'essi marginali perché le Leggi abrogate dal popolo mediante referendum ex art. 75 Cost. sono state reintrodotte dal Parlamento senza consultarsi col popolo, ma il Referendum abrogativo nazionale secondo la Costituzione italiana è un potente strumento di DD in quanto è uno strumento di controllo del popolo sull'operato del Parlamento, strumento che è stato ostacolato notevolmente con i paletti imposti mediante la sua legge attuativa (Legge 352/70) e che consistono nell'autenticazione delle 500.000 firme dei cittadini sostenitori da presentarsi in soli tre mesi di tempo (impresa possibile ai soli partiti politici di cui fanno parte i parlamentari stessi). Mentre la legge attuativa (352/70) prevede infatti che soltanto 10 cittadini possano proporre quesito referendario con cui abrogare parzialmente o totalmente una Legge, la legge stessa impedisce poi ai 10 cittadini proponenti il quesito di raccogliere le 500.000 firme di altri cittadini sostenitori per portare l'intera popolazione alle urne. I referendum a livello locale sono attualmente di tre tipi: Abrogativo, Consultivo e Propositivo poiché in applicazione dei principi costituzionali che prevedono l'autonomia legislativa ed attuativa degli Enti locali (artt. 114, 117, 118 e 123 Cost.) negli Statuti e nei Regolamenti comunali e regionali possono essere introdotti qualsiasi tipo di referendum che trovano applicazione a livello territoriale quindi potrebbero essere introdotti anche quelli di tipo Deliberativo e Revocativo poiché la legge non lo vieta (comma 3 art. 8 Dlgs 267/00). La Svizzera è l'unico stato che applica la democrazia diretta a livello nazionale, cantonale e comunale. Il popolo può bloccare una legge o una modifica della costituzione deciso dal parlamento tramite referendum o può imporre un cambiamento legislativo o costituzionale tramite un'iniziativa popolare. In due cantoni svizzeri, il Canton Appenzello Interno e il Glarona, la votazione avviene in modo tradizionale tramite alzata di mano (Landsgemeinde); altrove il voto viene espresso al seggio o per corrispondenza. In quasi tutte le democrazie moderne, comunque, esistono istituti di democrazia diretta, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti.Democrazia diretta nell'antica AteneCon Clistene nasce la democrazia nel 508 a.C. La democrazia radicale si raggiunge con Efialte e Pericle. Per partecipare all’assemblea sono necessari due requisiti: Essere cittadino ateniese, di sesso maschile. Dunque gli schiavi, le donne e gli stranieri non potevano votare.Essere maggiorenne cioè aver superato 18 anni L’assemblea ha potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Per il potere legislativo ha solo il potere di proporre ma non abolire leggi. L’assemblea è presieduta da un individuo scelto a caso e tutti possono intervenire indossando una corona di mirto, simbolo di inviolabilità.Democrazia diretta in Svizzera
Bisogna dare una vera alternativa all'Italia... il quarto polo (alias il popolo italiano) libero dalla partitocrazia
Democrazia direttaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare. La democrazia diretta è stata la prima forma di un governo democratico, essendosi affermata nel V secolo a.C. ad Atene. Un successivo esempio notevole di democrazia diretta è stata la Comune di Parigi oltre ai soviet in Russia e Germania nel 1917 che si erano formati in seguito alle idee rivoluzionarie che serpeggiavano in Europa in quelli anni. La democrazia diretta venne anche utilizzata nelle assemblee decisionali del Sessantotto. Può essere considerata democrazia diretta la forma organizzativa che in Messico si è dato il ramo civile del movimento zapatista chiapaneco. Fra i sostenitori della democrazia diretta vi sono sicuramente gli anarchici del ramo socialista, che rifiutano la democrazia rappresentativa.Indice1 La democrazia diretta oggi2 Democrazia diretta nell'antica Atene3 Democrazia diretta in Svizzera 3.1 Generale3.2 Particolare3.3 Iniziativa popolare3.4 Referendum3.5 Quanto si vota?3.6 La discussione è sempre importante4 Bibliografia5 Voci correlate6 Collegamenti esterniLa democrazia diretta oggiUno strumento di democrazia diretta che sta affermandosi nella nostra cultura è il bilancio partecipativo dall'esperienza di Porto Alegre in Brasile. Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione potrebbero essere sfruttate per nuove forme di democrazia diretta e-democracy (per esempio oggi è concepibile, almeno in Occidente, un referendum elettronico). L'Italia prevede tre strumenti di democrazia diretta: il referendum, l'iniziativa popolare legislativa e la petizione. L'influenza di tali strumenti è, nel complesso, abbastanza marginale. La Petizione popolare (art. 50 Cost.) è marginale perché da sempre ignorata dalle Camere a cui è destinata, ma il valore di uno strumento costituzionale non dipende da quanto viene tenuto in considerazione da chi dovrebbe tenerne conto, ma dal valore implicito. La Petizione non è ancora stata regolamentata con Legge dal Parlamento. L'iniziativa popolare legislativa (art. 71 Cost.) è marginale perché da sempre ignorata dalle Commissioni parlamentari a cui è destinata, ma il valore di uno strumento costituzionale non dipende da quanto viene tenuto in considerazione da chi dovrebbe tenerne conto. L'iniziativa popolare legislativa è stata vanificata attraverso i Regolamenti interni delle Camere che prevedono che i Disegni Di Legge di iniziativa parlamentare abbiano la precedenza su quelli di iniziativa popolare, in netto contrasto con il principio fondamentale che caratterizza la Democrazia stabilito dal comma 2 art. 1 della Costituzione italiana: "la sovranità appartiene al popolo". Seppur sia vero che alla fine è il Parlamento a dover realizzare la Legge, è anche vero che la Legge, prima di divenire tale, si presenta inizialmente come Disegno Di Legge, che deve essere discusso ed eventualmente modificato (emendato) dai componenti della Commissione parlamentare competente per materia che lo deve esaminare. La nota stonata è proprio nelle priorità assegnate alla discussione dei Disegni Di legge in giacenza nelle varie Commissioni parlamentari poiché dovrebbero essere esaminati e discussi PRIMA quelli di iniziativa popolare, essendo il popolo ad essere sovrano. I referendum a livello nazionale sono di due tipi: Abrogativo (art. 75 Cost.) e Confermativo (art. 138 Cost.) e sono anch'essi marginali perché le Leggi abrogate dal popolo mediante referendum ex art. 75 Cost. sono state reintrodotte dal Parlamento senza consultarsi col popolo, ma il Referendum abrogativo nazionale secondo la Costituzione italiana è un potente strumento di DD in quanto è uno strumento di controllo del popolo sull'operato del Parlamento, strumento che è stato ostacolato notevolmente con i paletti imposti mediante la sua legge attuativa (Legge 352/70) e che consistono nell'autenticazione delle 500.000 firme dei cittadini sostenitori da presentarsi in soli tre mesi di tempo (impresa possibile ai soli partiti politici di cui fanno parte i parlamentari stessi). Mentre la legge attuativa (352/70) prevede infatti che soltanto 10 cittadini possano proporre quesito referendario con cui abrogare parzialmente o totalmente una Legge, la legge stessa impedisce poi ai 10 cittadini proponenti il quesito di raccogliere le 500.000 firme di altri cittadini sostenitori per portare l'intera popolazione alle urne. I referendum a livello locale sono attualmente di tre tipi: Abrogativo, Consultivo e Propositivo poiché in applicazione dei principi costituzionali che prevedono l'autonomia legislativa ed attuativa degli Enti locali (artt. 114, 117, 118 e 123 Cost.) negli Statuti e nei Regolamenti comunali e regionali possono essere introdotti qualsiasi tipo di referendum che trovano applicazione a livello territoriale quindi potrebbero essere introdotti anche quelli di tipo Deliberativo e Revocativo poiché la legge non lo vieta (comma 3 art. 8 Dlgs 267/00). La Svizzera è l'unico stato che applica la democrazia diretta a livello nazionale, cantonale e comunale. Il popolo può bloccare una legge o una modifica della costituzione deciso dal parlamento tramite referendum o può imporre un cambiamento legislativo o costituzionale tramite un'iniziativa popolare. In due cantoni svizzeri, il Canton Appenzello Interno e il Glarona, la votazione avviene in modo tradizionale tramite alzata di mano (Landsgemeinde); altrove il voto viene espresso al seggio o per corrispondenza. In quasi tutte le democrazie moderne, comunque, esistono istituti di democrazia diretta, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti.Democrazia diretta nell'antica AteneCon Clistene nasce la democrazia nel 508 a.C. La democrazia radicale si raggiunge con Efialte e Pericle. Per partecipare all’assemblea sono necessari due requisiti: Essere cittadino ateniese, di sesso maschile. Dunque gli schiavi, le donne e gli stranieri non potevano votare.Essere maggiorenne cioè aver superato 18 anni L’assemblea ha potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Per il potere legislativo ha solo il potere di proporre ma non abolire leggi. L’assemblea è presieduta da un individuo scelto a caso e tutti possono intervenire indossando una corona di mirto, simbolo di inviolabilità.Democrazia diretta in Svizzera