Trovo sempre più bello agganciarmi alla verità. Alla mia verità, a quello che sono... realmente.
Ho scoperto un rapporto di non accettazione nei confronti di me stesso ed una ricerca di questa accoglienza nell'altro. Come se l'altro potesse darmi quel benessere, quello stare bene con me stesso.
Nella speranza che l'altro mi accettasse apparivo come l'altro desiderava. Nascondendomi e tradendomi.
Ora imparo ad accogliermi... e lasciare che tutto sia, come è nella realta' e non nell'immaginazione.
Ecco il traditore. Scovato, preso e restituito alla Coscienza.
Vi consegno un io che non accoglie i propri limiti, chi non li manifesta, e di cui non se ne prende piena responsabilità. Che non osa risolverli. Che li custodisce in seno avvelenandosi, che se ne vergogna e continua a nascondersi dietro la propria maschera di perfezione.
Che non espone se stesso tradendo il prossimo... e soprattutto se stesso.
Che non espone se stesso restando entro i propri limiti e rendendo nota solo un'opinione propria di perfezione, non espandosi, non evolvendosi.
Ecco... oggi vi consegno il corpo di questo io subdolo e traditore.
A volte mi chiedo: CHI dovrebbe scoprire CHI?
Inizio a comprendere che, più che un percorso di scoperta, e' una scuola di creazione. Come se, in questa vita, stessi imparando a creare... una condizione di libertà. Affinche' tutto possa spiegarsi per com'e'. Affinche' tutto possa manifestarsi liberamente.
Stanotte osservavo gli ostacoli che limitano questo creare della Vita, attraverso me. Con un me che limita, costringe, reprime... il corso naturale delle cose.
Un me figlio della paura, della paura di perdere.
Guardo l'esterno come una chiarificazione del mio interno... cio' che non e' chiaro di me stesso, viene palesato da cio' che vedo e che sento, fuori di me.
Nella vita di tutti i giorni... cosi' come in un mondo virtuale.
La gente, le cose, riflettono cio' che (spesso) non vedo... o che ancora non amo vedere, dentro di me.
E' un viaggio di autoconoscenza, di cui non ricordo più il luogo di partenza.
Spesso li confondo... esterno o interno, vengono a fondersi. Sembra facciano parte di un'unica Coscienza.... osservante.
Ringrazio voi, la Vita, per l'opportunita' offerta. Quella di scoprirmi attraverso cio' che sorge dal confronto.