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Consumo di carne = OSTEOPOROSI


Open your eyes, for open your mindE dopo non fasciatevi la testa, o il Femore Una dieta a base di vegetali ha un'impronte ecologica molto più ridotta rispetto a una che contiene prodotti animaliIl Dr. Michael Colgan, un ben noto ricercatore nel campo dell'alimentazione, autore e fondatore del Colgan Institute negli USA, ha detto: "il consiglio medico di bere latte per prevenire l'osteoporosi è una stupidaggine". I latticini invece, si viene a scoprire, che contribuiscono alla perdita ossea. I paesi che consumano le più alte quantità di latticini hanno anche i più alti tassi di osteoporosi. Una dieta ricca di proteine della carne e di latticini rafforza il rischio di osteoporosi, perché rende il sangue acido. Il calcio deve quindi essere estratto dalle ossa (e dai denti) al fine di ripristinare l'equilibrio. http://www.vegetarismus.ch/info/i2.htmLa sanità è sull'orlo di un collasso. Malgrado gli strumenti sempre più cari, e molti piccoli progressi nella medicina, il gruppo maggiore di malattie rimane tuttora intatto. Si tratta delle malattie da civilizzazione quali malattie del sistema cardiocircolatorio, cancro, diabete, obesità, Alzheimer, reumatismi, osteoporosi allergie, neurodermite, AIDS, asma, e tante altre ancora. Benché la maggior parte di queste malattie venga considerata incurabile dalla medicina classica, molti malati potrebbero essere guariti o perlomeno le loro malattie prevenute o attenuate.un passo importante in questa direzione, sarebbe l'eliminazione delle proteine animali dall'alimentazione umana. Esistono già numerevoli studi scientifici, svolti soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Germania, p. es. all'università di Giessen, al centro di ricerca sul cancro di Heidelberg e al ministero della salute di Berlino, che provano questo punto. Tutti questi studi smascherano le riserve verso l'alimentazione vegetariana come dei pregiudizi chiaramente confutabili da analisi oggettive. Mi limito dunque a citare qui il Professor Dr. Claus Leitzmann e Rosmarie Schönhofer-Rempt dell'istituto di scienza dell'alimentazione dell'università di Giessen: «[l'alimentazione vegetariana] non porta a nessuna carenza, né di proteine, né di ferro, calcio o vitamina B12.[...] in totale la scelta vegetariana, la quale oltre ad un alimentazione salutare comporta il fare regolarmente dell'esercizio fisico e l'evitare sostanze tossiche, può essere considerata moderna. Sarebbe auspicabile che questa conoscenza non venga considerata solamente dalla popolazione, ma anche da persone con potere decisionale concernente la salute della gente.»Sempre più studi arrivano alla conclusione, che biologicamente l'uomo è vegetariano, il che rende comprensibili gli enormi svantaggi del consumo di prodotti animali. Il dirigente dello studio sull'alimentazione e sulla salute più vasto mai condotto in Cina lo formula così: «In sostanza noi siamo una specie animale vegetariana e dovremmo consumare una maggiore varietà di alimenti vegetali minimizzando la nostra assunzione di alimenti animali.» Lo studio rivelò fra l'altro, che gli abitanti di paese che consumavano meno grassi e carne soffrivano meno di anemia (per mancanza di ferro) e osteoporosi (una malattia delle ossa legata alla mancanza di calcio) dei loro coetanei di città, più assidui consumatori di carne. Nonostante ciò molti medici consigliano ancora oggi il consumo di prodotti animali come profilassi di queste malattie! Purtroppo le pressioni delle industrie legate alla carne ed al latte, hanno reso finora impossibile una larga diffusione di queste conoscenze. Se dovessero comunque esserci dei dubbi su quale sia l'alimentazione naturale dell'uomo, si può ricorrere al seguente esperimento: date ad un bimbo una mela ed un coniglio vivo. Non accadrà mai che il bimbo giochi con la mela e mangi il coniglio. Ma neanche gli adulti hanno perso completamente la naturale avversione / attrazione per certi alimenti. Provate a lavorare alcune settimane in un mattatoio, ed aiutate in seguito un contadino nella raccolta della frutta. Dove vi sentirete più a vostro agio?La rinuncia alla carne e una consumazione moderata (o nulla) di altri prodotti animali (quali uova, latte e latticini) contribuirebbero ad appianare gli odierni problemi della sanità, se non ci fossero gli interessi puramente economici di certi ambienti ad opporvisi (le entrate dalla vendita di carni ammontano a 7 miliardi di franchi all'anno, nella sola svizzera!) Per altro il vantaggio economico-politico globale di una popolazione sana è evidente. I costi economico-politici ad esempio, sono stimati a 400 milioni di franchi l'anno per i soli pazienti di osteoporosi!Nonostante questi fatti la Confederazione utilizza in media l'84% delle sue sovvenzioni agricole per sostenere la produzione di carne, latte e uova; solamente il 16% è a disposizione della produzione alimentare vegetale.