wolf72

solo X LA SIMO!!!


UNIAMOCI TUTTI e CONCENTRIAMOCI su chi sta peggio in assoluto e viene ignorato anche dalle associazioni animaliste...Sono giorni intensi... probabilmente anche domani sarò discola come oggi e mi vedrete di sfuggita... ...stavo per dire: come il Sole quando fa capolino tra i nuvoloni (...hihihi...).ECCO COSA MI HA APPENA INOLTRATO UN AMICO (grazie Carlo!!). Posterò solo la situazione dei Polli perchè, tra le altre, è sicuramente la peggiore. Ero indecisa anche sulla situazione delle lumache, cucinate vive, ma questo è accaduto anche ai Polli al tempo dell'influenza aviaria e qui in Italia non si consumano certo lumache (salvo rare eccezioni), quindi concentriamoci e UNIAMOCI TUTTI x salvare sugli ultimi degli ultimi: i Polli.
PolliIn natura polli e galline vivono in gruppi di 5 o 6 femmine capeggiati da un maschio, il gruppo vaga compatto alla ricerca di cibo. Di tanto in tanto gli animali scavano un buco nella terra e si fanno un bagno di polvere per liberare le penne e la pelle dai parassiti.Per sfuggire ai predatori, scappano sugli alberi. Nel gruppo tutti si conoscono e ognuno sa qual è il suo rango e quello degli altri, l'ordine gerarchico è stabilito e fatto rispettare a suon di beccate.Nei moderni allevamenti i polli da ingrasso sono stipati in capannoni su superfici libere ma estremamente ridotte: lo spazio per ogni pollo non supera i 20-30 centimetri quadrati, tanto che se uno di loro volesse muoversi dovrebbe mettersi d'accordo con tutto il resto dei polli. Gli animali devono raggiungere il peso ottimale per la vendita in soli 38 giorni. La loro alimentazione è estremamente spinta, l'illuminazione, anche se non intensa per evitare l'eccessiva attività, è costante in modo tale che i polli si nutrano ininterrottamente nell'arco delle 24 ore. Il peso corporeo troppo elevato e raggiunto in un così breve periodo, non permette alla struttura ossea di svilupparsi ed adeguarsi. Negli ultimi giorni della loro vita questi animali si muovono con difficoltà a causa delle ossa e delle articolazioni deformate. La lettiera su cui vivono non viene mai cambiata ma viene sostituita solo quando, trascorsi i 38 giorni, vengono portati al macello e sostituiti con nuovi animali. Questo comporta una forte esalazione di gas e produzione di ammoniaca che provoca gravi malattie respiratorie. Sono sottoposti a continui trattamenti farmacologici, necessari per sopportare lo stress e le parassitosi, conseguenza inevitabile di un tale sovraffollamento. Galline ovaiole
Le galline ovaiole sono rinchiuse in gabbie dove lo spazio riservato ad ogni individuo è uguale alla superficie di un foglio A4. Ogni gabbia contiene 4 animali che non riescono nemmeno ad aprire totalmente le ali, non possono circolare, sono praticamente costretti a rimanere fermi in fila di fronte alla mangiatoia. Questa situazione, insostenibile per loro, provoca un notevole stress che scaturisce in atteggiamenti aggressivi. Per evitare danni gravi si ricorre al taglio del becco quando sono ancora nella fase di crescita. Questo taglio, che non viene effettuato in maniera professionale, oltre ad essere doloroso al momento della sua effettuazione, lascia spesso scoperti i terminali nervosi provocando dolore per il resto dell'esistenza dell'animale. Lo sfruttamento intensissimo a cui vengono sottoposte le galline, essendo anche riusciti ad eliminare il periodo di "muta" (periodo nel quale in natura le galline non producono uova e cambiano le piume) non permette loro di avere un ciclo produttivo che superi i due anni, trascorso il quale vengono macellate. Trasporto e macellazione dei polli da ingrasso e delle galline ovaioleLe galline così come i polli da ingrasso sono talmente stipati sui camion, per il trasporto al macello, che alcuni di loro muoiono per soffocamento. Il loro scarso valore economico non giustifica una maggiore attenzione. La percentuale degli animali morti è già calcolata e assorbita dal profitto totale degli animali venduti dall'allevamento. I polli da ingrasso vengono catturati di notte da individui che, costretti ad un lavoro poco gratificante e irritati dalla levataccia, li trattano come se fossero palloni, lanciandoseli gli uni con gli altri e stipandoli fino all'inverosimile (si arriva anche a 25.000 esemplari per carico) in gabbie piccolissime.Nell'autocarro poi queste gabbie vengono riposte una sopra all'altra così che gli escrementi degli animali della gabbia più in alto cadano su quelli più in basso. Una volta al macello la sofferenza continua: scaricati vengono appesi ai "gambieri", ganci metallici, a testa in giù e terrorizzati, raramente storditi dall'ossido di carbonio, viene loro tagliata la gola.