Semplicemente Io...

IO TI VEDO


E va bene parliamone, sabato sono andata con il mio amico Antonio al cinema a vedere AVATAR. Mi è piaciuto molto, certo non per la trama, un po’ ovvia, la classica lotta tra il bene e il male, anche se a dirla tutta il male è rappresentato dal degenerante progresso dell’uomo mentre il bene da un pianeta fantastico (Pandora),  con una flora e una fauna, per non parlare dei residenti, a dir poco superbi.Che bella fantasia ha questo James Cameron, mi ha fatto provare rispetto e pietà per degli esseri che potrebbero benissimo popolare i miei peggiori incubi.E quella vegetazione poi, le  “montagne fluttuanti”,  … insomma una festa per gli occhi. Il popolo dei Na’vi (mi ha fatto ricordare le tribù indigene dei boscimani, nonostante gli africani siano di piccola statura mentre qui si parla di esseri alti tra 2.00 – 2.50 mt.) è un tutt’uno con l’ambiente  ed è dotato di un’appendice neuronale che consente di “interfacciarsi” con la rete di alberi del pianeta e con tutti gli animali; Tra il primo ed il secondo tempo nella multisala del noto centro commerciale il gestore ha pensato bene di far ascoltare una canzone che non mi aspettavo proprio di sentire lì, ho cominciato a guardarmi intorno con la incredibile speranza che fosse stata messa apposta per me; solo con la ripresa del film ho compreso trattarsi di una beffarda coincidenza (la mia mente bislacca aveva ipotizzato la classica “americanata” con lieto fine come in ogni commedia che si rispetti). L’ultima parte del film mi ha commossa, forse perché scossa dai miei pindarici pensieri.Il pensare che altri esseri possano aiutare gli altri senza secondi fini mi fa sempre piangere.E, poi, quella frase di saluto ad effetto “Io ti vedo”, che non esprime superficialità, bensì un entrare in profondo contatto con l’altro attraverso lo sguardo cementando un’unione di anima e corpo.A pensarci bene poteva andar bene con quasi tutti gli altri sensi, meno uno (gusto o olfatto): “io ti assaporo” forse era troppo da tribù di cannibali!Morale della favola mi urge un avatar tutto mio quanto prima ed un mondo nuovo da scoprire, non ci penserei due volte a trasferirmi in un altro corpo, e bè, magari diventerei di lì a poco cibo per quei simpatici animaletti, ma poi il mio essere farebbe parte del tutto, dell’Albero della Vita, come una sorta di reincarnazione. Magari qui non c’è l’albero ma il paradiso  (e da cattolica dovrei fermamente credere alla resurrezione), ma vuoi mettere che lì hai la prova tangibile?Fine del commento al film.