titolo La pace autore Lucio Battisti testo Pasquale Panella Cosa faccio? Io godo Me la godo la pace E questa è una parola che non si può dire con due E me la godo la pace, l'indicibile che non è dipingibile né descrivibile Mi godo te che me lo senti dire E illustri astrattamente copertine per questa mia illeggibile macchinazione Fammi gli intrecci Non è un'invocazione E' imperativo Fammi che vivo E tu, nascosto da una pianta, t'accosti dannoso Fammi che è notte O la zona più boscosa che riesci all'istante a allestire Fammi il fruscio con la bocca, col punto più strisciante del tuo corpo Fatti allarmante Fa' tremare come un lampadario minuzioso tutto il circondario: da questo verde cupo a qualcosa di nevoso lontanissimo Smeriglia l'aria Falla stridente in quel modo che sospende a fili tesissimi i denti sensibili Fammi dire "non farlo" Ma fallo fatti luccicante e parlo del labile taglio del suo batter d'occhio su uno specchio d'acciaio e chiedimi cosa faccio mi godo la pace te lo ripeto io godo e tu non puoi farci niente mi godo la pace seguente ossia te che me lo senti dire e per un momento taci mi fai sentire la tua H muta mi fai sentire che non sai che dire mi fai godere la pace sovrumana che in una parola non si può dire.
musica per la pace
titolo La pace autore Lucio Battisti testo Pasquale Panella Cosa faccio? Io godo Me la godo la pace E questa è una parola che non si può dire con due E me la godo la pace, l'indicibile che non è dipingibile né descrivibile Mi godo te che me lo senti dire E illustri astrattamente copertine per questa mia illeggibile macchinazione Fammi gli intrecci Non è un'invocazione E' imperativo Fammi che vivo E tu, nascosto da una pianta, t'accosti dannoso Fammi che è notte O la zona più boscosa che riesci all'istante a allestire Fammi il fruscio con la bocca, col punto più strisciante del tuo corpo Fatti allarmante Fa' tremare come un lampadario minuzioso tutto il circondario: da questo verde cupo a qualcosa di nevoso lontanissimo Smeriglia l'aria Falla stridente in quel modo che sospende a fili tesissimi i denti sensibili Fammi dire "non farlo" Ma fallo fatti luccicante e parlo del labile taglio del suo batter d'occhio su uno specchio d'acciaio e chiedimi cosa faccio mi godo la pace te lo ripeto io godo e tu non puoi farci niente mi godo la pace seguente ossia te che me lo senti dire e per un momento taci mi fai sentire la tua H muta mi fai sentire che non sai che dire mi fai godere la pace sovrumana che in una parola non si può dire.