World of peace

You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one, I hope some day you'll join us, And the world will live as one - Lennon, Imagine -

 

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Giorni tristissimi per la pace.

Post n°79 pubblicato il 17 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Ascoltando i telegiornali e leggendo i giornali mi accorgo che la pace è utopia come mai lo è stata in questi ultimi anni, nel mondo i conflitti in corso sono decine, le situazioni critiche sono anche di più, atti bellici si susseguono e scatenano altro odio, altri rancori. Purtroppo io, nella mia ignoranza, non riesco a capire il perchè di certe cose, il perchè dell'odio, il perchè delle morti, il perchè questo stato di cose non migliori, il perchè la storia non abbia insegnato nulla e gli errori vengano continuamente ripetuti. Io non capisco e ne sono infinitamente triste.

 
 
 

Iraq, decapitati due soldati Usa

Post n°78 pubblicato il 11 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Video shock di al Qaeda. Il filmato dei corpi mutilati di due soldati americani è stato diffuso via internet dal ramo iracheno della rete di Osama Bin Laden. Una voce fuori campo spiega che i militari sono stati uccisi in giugno per vendicare lo stupro e l'uccisione di una ragazza e l'uccisione di tre membri della sua famiglia a Mahmoudiya.

Il video, che dura alcuni minuti, comincia con immagini di Bin Laden e del suo luogotenente in Iraq Abou Mussab al Zarqawi, poi ucciso dalle forze statunitensi. Poi scene crudissime della mutilazione dei corpi di due soldati, la testa di uno dei quali è mostrata come un trofeo mentre l'altra viene calpestata.

"Ecco un film sui resti dei corpi dei due soldati americani presi nei pressi di Yussufiyah, a sud di Bagdad. Li facciamo vedere per vendicare la nostra sorella che è stata stuprata da un soldato appartenente alla stessa Divisione. Grazie a Dio i nostri leoni sono riusciti a catturare due soldati della stessa unità dei crociati appestati", si afferma in un preambolo firmato dal Consiglio della shura dei mujaheddin, un'alleanza di gruppi armati sunniti iracheni.


Altro lampante ed inequivocabile segno che la violenza non fà altro che richiamare altra violenza, un circolo che non ha mai fine, finchè qualcuno non decide di fare il faditico primo passo.

 
 
 

aforismi sulla pace

Post n°77 pubblicato il 10 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Non pensate mai che la guerra, per quanto necessaria o giustificata, non sia un crimine

Ernest Hemingway

 
 
 

musica per la pace

Post n°76 pubblicato il 06 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

autore
Pearl Jam

titolo
Do The Evolution

Woo..
I'm ahead, I'm a man
I'm the first mammal to wear pants, yeah
I'm at peace with my lust
I can kill 'cause in God I trust, yeah
It's evolution, baby

I'm at piece, I'm the man
Buying stocks on the day of the crash
On the loose, I'm a truck
All the rolling hills, I'll flatten' em out, yeah
It's herd behavior, uh huh
It's evolution, baby

Admire me, admire my home
Admire my son, he's my clone
Yeah, yeah, yeah, yeah
This land is mine, this land is free
I'll do what I want but irresponsibly
It's evolution, baby

I'm a thief, I'm a liar
There's my church, I sing in the choir:
hallelujah.... hallelujah...

Admire me, admire my home
Admire my song, admire my clothes
'Cause we know, appetite for a nightly feast
Those ignorant Indians got nothin' on me
Nothin', why?
Because, it's evolution, baby!

I am ahead, I am advanced
I am the first mammal to make plans, yeah
I crawled the earth, but now I'm higher
Twenty-ten, watch it go to fire
It's evolution, baby
Do the evolution
Come on, come on, come on

 
 
 

Crisi Corea del Nord: lanciati 6 missili Si riunisce il Consiglio di Sicurezza Onu

Post n°75 pubblicato il 05 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Bene, si parla tanto di disarmo, di smantellamento delle testate atomiche(che frà l'altro quelle che già ci sono bastano per distruggere la terra molte volte), ma alla fine cosa succede? C'è sempre chi si riarma, in quel momento tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire. Ricordo che a Roma, alla stazione termini, alcuni anni fà era stato costruito un'obelisco(l'obelisco di luce se non sbaglio) con un contatore che, dopo alcuni accordi per il disarmo, doveva indicare il numero di testate atomiche in tempo reale. Per alcuni mesi vedevo piacevolmente calare questo numero, molto lentamente, ma lo prendevo come un buon segno, un segno di maturità. Poi il numero smette di scendere e alla fine, merito di Francia e Cina se la memoria non mi inganna, ha ricominciato a salire e, per imbarazzo per questa situazione, l'obelisco è stato rimosso. Le mie speranze però sono di poter vedere di nuovo l'obelisco di luce, magari con il contatore che un giorno toccherà lo zero, utopia lo so, ma sognare non ha mai ucciso nessuno, al contrario delle armi!

 
 
 

La pace è un diritto

Post n°74 pubblicato il 04 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

La pace è un diritto umano, la pace è qualcosa che deve poter essere scelta, non è giusto obbligare alla guerra, non è giusto subirla, perchè un capo di stato può entrare in guerra senza chiedere nulla al popolo? Capirei se aggrediti e avessimo bisogno di tempi di reazione rapidi, ma nei casi degli ultimi anni? Pace è anche poter scegliere, è il diritto di averla!

 
 
 

aforismi sulla pace

Post n°73 pubblicato il 03 Luglio 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Invano cerchi tra la polvere,
Povera mano, la città è morta.
E' morta: s'è udito l'ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E' l'usignolo
E' caduto dall'antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
Lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.

Salvatore Quasimodo

 
 
 

Auschwitz, il destino degli internati

Post n°72 pubblicato il 27 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 

La selezione

Appena arrivati a destinazione i treni venivano rapidamente scaricati dal loro triste carico umano ed avveniva la selezione, operata da medici SS, tra gli «abili al lavoro» e coloro da inviare direttamente alla morte. L'area di scarico veniva circondata da uomini delle SS armati e da altri internati che provvedevano ad accostare rampe in legno alle porte dei vagoni per semplificare e velocizzare la discesa dei nuovi arrivati. Ulteriormente gli internati - che avevano l'assoluto divieto, pena la morte, di svelare cosa sarebbe successo di li a poco - provvedevano a scaricare i treni in arrivo dei bagagli che successivamente venivano portati presso il settore Kanada di Birkenau dove si effettuava la cernita e l'imballaggio dei beni per il successivo invio in Germania.

Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini formando due distinte file. A questo punto personale medico delle SS decideva chi era «abile al lavoro». Mediamente solo il 25% dei deportati aveva possibilità di sopravvivere. Il restante 75% (donne, bambini, anziani, madri con figli) era inviato direttamente alle camere a gas. Le percentuali abili/gassati fluttuarono per tutto il corso del conflitto, in base alle esigenze dell'industria bellica tedesca diretta da Albert Speer. Vi furono casi di interi treni di deportati inviati direttamente alle camere a gas senza nessuna selezione a causa del sovraffollamento del campo e del preventivato rapido arrivo di nuovi convogli, soprattutto durante lo sterminio degli ebrei ungheresi nel 1944.

La selezione era operata esclusivamente da personale medico delle SS, uno o più dottori a turno operavano «servizio alla rampa».

E'importante notare come in questa fase le SS mantenessero un comportamento gentile ed accondiscendente al fine di mascherare le loro intenzioni e velocizzare le operazioni di scarico e selezione, infondendo falsa fiducia nei prigionieri appena arrivati, normalmente stanchi e confusi dal lungo viaggio.
[modifica]

Destino dei selezionati per la gassazione

Coloro considerati «non utili allo sforzo bellico» venivano immediatamente in una delle quattro camere a gas mascherate da docce situate a Birkenau dove, in gruppi, i prigionieri venivano uccisi con gas letali (di solito Zyclon B). Un'altra camera a gas, la prima costruita, era presente anche ad Auschwitz I e fu operativa dal 15 agosto 1940 al luglio 1943, quando venne definitivamente abbandonata in favore delle più "efficienti" camere presenti a Birkenau

 
 
 

Auschwitz, Arrivo al campo

Post n°71 pubblicato il 27 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 

I prigionieri dichiarati abili al lavoro venivano condotti negli edifici dei bagni, dove dovevano, anzitutto, consegnare biancheria ed abiti civili, nonché tutti i monili di cui erano in possesso; venivano privati, inoltre, dei documenti d'identità eventualmente posseduti. Uomini e donne potevano conservare solo un fazzoletto di stoffa; agli uomini era concesso conservare la cintura dei pantaloni.
Successivamente, i prigionieri venivano spinti nel locale in cui erano consegnati ai barbieri, che li radevano su tutto il corpo. L'operazione era condotta in maniera sbrigativa, dopo aver inumidito le zone sottopsote a rasatura con uno straccio intriso di liquido disinfettante.
Passaggio successivo era la doccia, cui seguiva la distribuzione del vestiario da campo: una casacca, un paio di pantaloni ed un paio di zoccoli.

Rivestiti dell'abbigliamento da campo, i prigionieri venivano poi registrati: veniva compilato un modulo con i dati personali (Häftlings-Personabogen) e con l'indirizzo dei familiari più prossimi. I detenuti ricevevano, poi, un numero progressivo che, per tutta la durata del soggiorno all'interno del campo di concentramento, ne avrebbe sostituito il nome. Il numero era tatuato sul braccio sinistro del prigioniero, dapprima attraverso uno speciale timbro di metallo, sul quale venivano fissate cifre interscambiabili, fatte di aghi della lunghezza di circa 1 centimetro e successivamente attraverso il ricorso a singoli aghi, utilizzati per eseguire punture sull'avambraccio.
Dalla pratica del tatuaggio erano esentati i cittadini tedeschi ed i prigionieri "da educare", nonché i detenuti trasporti da Varsavia durante l'insurrezione dell'agosto-settembre 1944 ed alcuni ebrei deportati dopo il 1944.
Il numero di matricola, impresso su un pezzo di tela, era anche cucito sul lato sinistro della casacca, all'altezza del torace, e sulla cucitura esterna della gamba destra dei pantaloni. Al numero era associato un contrassegno colorato, che identificava le diverse categorie di detenuto:
un triangolo di colore rosso identificava i prigionieri politici, nei cui confronti era stato spiccato un mandato di arresto per ragioni di pubblica sicurezza;
una stella a sei punte di colore giallo identificava i prigionieri ebrei; dalla metà del 1944 gli ebrei vennero contrassegnati come le altre categorie ma con l'apposizione sopra il distintivo triangolare di un rettangolo di stoffa giallo;
un triangolo verde identificava i prigionieri criminali comuni;
un triangolo di colore nero identificava gli "associali";
un triangolo di colore viola identificava i religiosi e gli studiosi delle sacre scritture; i religiosi cattolici ricevevano un triangolo di colore rosso, perché generalmente internati in seguito ad azioni repressive naziste rivolte contro l'autorità;
un triangolo di colore rosa identificava i prigionieri omosessuali;
un triangolo di colore verde appoggiato sulla base identificava i prigionieri assoggettati a misure di sicurezza, dopo che avevano scontato la pena loro inflitta;
una lettera "E" prima del numero di matricola identificava i detenuti "da educare" (Erziehungshäftling);
un cerchietto di colore rosso recante la sigla "IL" (Im Lager, nel campo) identificava i prigionieri ritenuti pericolosi o sospetti di tentare la fuga;
un cerchietto di colore nero identitificava i prigionieri della "compagnia penale".

Sul triangolo che identificava la categoria, era anche dipinto o impresso con inchiostro l'iniziale tedesca della nazionalità del detenuto, a meno che questi non fosse cittadino tedesco o apolide.

La registrazione proseguiva poi con tre foto, che ritraevano il detenuto di fronte, di profilo destro e di profilo sinistro. Dal 1943, a causa delle difficoltà nel reperire materiale fotografico, le foto furono generalmente limitate ai soli detenuti tedeschi.

I detenuti ritenuti "abili al lavoro" dovevano lavorare fino allo stremo per numerose ditte tedesche, tra cui la I.G. Farben, produttrice del gas che serviva a sterminarli, la Metal Union e la Siemens. Nel campo non c'erano servizi igenici, nessuna assistenza medica, fame ed epidemie erano all'ordine del giorno.

 
 
 

musica per la pace

Post n°70 pubblicato il 26 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

autore
Lennon

titolo
Give peace a chance

Two, one two three four
Ev'rybody's talking about
Bagism, Shagism, Dragism, Madism, Ragism, Tagism
This-ism, that-ism, is-m, is-m, is-m.

All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance

C'mon
Ev'rybody's talking about Ministers,
Sinisters, Banisters and canisters
Bishops and Fishops and Rabbis and Pop eyes,
And bye bye, bye byes.

All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance

Let me tell you now
Ev'rybody's talking about
Revolution, evolution, masturbation,
flagellation, regulation, integrations,
meditations, United Nations,
Congratulations.

All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance

Ev'rybody's talking about
John and Yoko, Timmy Leary, Rosemary,
Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper,
Derek Taylor, Norman Mailer,
Alan Ginsberg, Hare Krishna,
Hare, Hare Krishna

All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance.

 
 
 

aforismi sulla pace

Post n°69 pubblicato il 23 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

La religione non deve mai essere utilizzata come motivo di conflitto. Cristiani e musulmani, insieme con i credenti di ogni religione, sono chiamati a ripudiare la violenza per costruire un'umanità amante della vita, che si sviluppi nella giustizia e nella solidarietà.

Giovanni Paolo II

 
 
 

Io e la pace

Post n°68 pubblicato il 22 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

Io non sono da sempre pacifista, anzi, in adolescenza non mi sembrava una cosa così tremenda, la vedevo come una cosa lontana, una cosa da eroi. Poi un giorno ho comprato un libro, mi piaceva il titolo:'niente di nuovo sul fronte occidentale'. E' stata una rivelazione, mi ha aperto gli occhi sulla guerra, sul fatto che non c'è niente di eroico nel uccidere, nel morire e nel veder morire gli altri, poi ho visto 2 film, platoon e full metal jacket, da lì a cambiare radicalmente la mia idea sulla guerra è stato un momento. Per odiare la guerra io credo che basti poco, basta capire cos'è.

 
 
 

Post n°67 pubblicato il 21 Giugno 2006 da bimbayoko
 
Foto di the_end_of_dream
Love and peace 
La pace,
un volo di colombe
nel cielo
della libertà...

 
 
 

musica per la pace

Post n°66 pubblicato il 21 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

titolo
Il pilota di Hiroshima

autore
Nomadi


Fuori nel mondo chissà dove
o su nel cielo fra gli eterni eroi,
ma nel fondo di un profondo eterno
vive un uomo, vive il suo inferno.
La sua bocca più non parla,
le sue notti non le dorme più
sta nascosto dietro il suo pensiero,
muore un uomo, muore senza il vero.

Il pilota di Hiroshima,
un duro alla maniera di John Wayne,
Ray Ban scuri, il lavoro era guerra,
ma negli occhi
quel bimbo sulla terra.

Fuori nel mondo chissà dove,
nel riflesso del cielo nello stagno,
striscia ancora la scia di vapore
del suo aereo e di quelle ore.

Il pilota di Hiroshima,
un duro alla maniera di John Wayne,
Ray Ban scuri, il lavoro era guerra,
ma negli occhi
quel bimbo sulla terra.

Sente battere le ali,
sente il freddo tutto intorno a sé,
vede luci di luce più abbagliante,
di quel sole esploso in un istante.

 
 
 

aforismi sulla pace

Post n°65 pubblicato il 21 Giugno 2006 da the_end_of_dream
 
Foto di the_end_of_dream

La mia religione è l'amore e la compassione, perché queste sono qualità necessarie a tutti gli esseri.
Che si segua o meno una tradizione religiosa, l'amore e la compassione vengono indistintamente apprezzati da tutti gli esseri umani.
Il nostro scopo non è di creare altri buddhisti, ma di creare altri esseri illuminati.
Quando insegni il buddhismo, non incoraggiare la gente a diventare buddhista, ma incoraggiala piuttosto a coltivare dentro di sé le qualità dell’amore, della compassione, della responsabilità universale, della saggezza.

DALAI LAMA

 
 
 
 
 

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Un blog di: the_end_of_dream
Data di creazione: 16/05/2006
 

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