Favola: il re di nome Opportuno (per ragazzi)

scrittore59   14 maggio 2019   Commenti disabilitati su Favola: il re di nome Opportuno (per ragazzi)

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(racconto di tipo nero e bianco)
FAVOLE DI EGIDIO..

IL RE DI NOME OPPORTUNO..

INTRODUZIONE: molti hanno una guida spirituale un dono etereo , che li migliora e li consiglia, cosa succede se per aiutare il figlio di un altro qualcuno li deruba di tali forze spirituali..

INIZIO

Favola: il re di nome Opportuno..

In un regno lontano, nel mondo delle favole, nelle terre situate nell’est dell’Europa…. Viveva un re che si chiamava Re Opportuno…

Era un re…ambizioso e vanitoso che si aspettava molto da ciò che aveva e soprattutto dalla vita di suo figlio che sarebbe diventato il futuro re..ma il figlio di re Opportuno era invece svogliato e vuoto di iniziative.

Il regno di re Opportuno era diffuso e organizzato su una bellissima pianura interrotta a tratti da fiumi e boschi alberati..il re pensava che avrebbe donato al figlio un giorno quel regno…ma il principe che avrebbe ereditato il governare, non aveva testa per capire la gioia di questo gesto.

Il re sapeva che i tempi stavano cambiando e che bisognava che lui, re conquistatore e dittatore, cambiasse il suo governare in un altro modo..si! occorreva un nuovo modo di governare.. occorreva unire il popolo negli ideali di essere una nazione..ma  re Opportuno sapeva di non avere le qualità adatte  per potere governare con questo abilità  il futuro del regno..e così sperava che forse sarebbe stato  suo figlio ad avere i modi nobili e l’istruzione necessaria..

Purtroppo quel giovane principe era invece svogliato e anche mediocre nel fare politica e non sembrava avere le qualità che occorrevano ad un re …come suo padre d’altronde era solamente un prepotente e bravo soltanto a comandare i soldati.

Tanto é  che il re padre diceva ogni volta al principe…”Ma tu non hai preso per niente da tua madre la regina, hai solo copiato i difetti del mio carattere, ma non le virtù di entrambi i genitori!”..il re diceva al figlio queste parole  mentre lo vedeva mangiare scomposto e ruttante a tavola e facendo il maleducato…per niente interessato all’uso e alla abilità delle buone maniere.

Il primo ministro anche lui..notando i giochi scellerati che il principe faceva con gli altri giovani suoi amici che frequentavano il palazzo..ammise un giorno al re:

” Maestà!..forse il domani del regno è insicuro..con tutto il rispetto ..ma vostro figlio non sembra avere le capacità né le virtù per riuscire nei problemi che lo aspettano nel suo futuro compito di monarca..è scellerato, poco serio, pigro e di poca volontà a risolvere i problemi che gli proponiamo”..

Il  principe che si chiamava Luigi..non ci poteva fare niente, era fatto così e decise per non soffrire che non gli importava niente dei giudizi pignoli che gli davano e continuò menefreghista a giocare in modo lussurioso con le cortigiane e i suoi amici paggi.

“Maestà! il nostro regno è circondato da paesi ostili..per fortuna che voi siete ancora in vita..essi vi temono e vi rispettano al tempo stesso per la vostra abilità nel combattere in battaglia e nello organizzare l’esercito..ma sembra che il futuro re, non abbia le qualità adatte per vincere queste difficoltà..non è serio come voi…non ha la vostra suggestione..come faremo un domani a creare un equilibrio internazionale in modo da proteggere il nostro regnare?” Disse un giorno il primo ministro tristemente.

“Come possiamo fare? chiese il Re Opportuno annuendo..”mi dia un consiglio lei ..ci sarà pure un modo per migliorare il carattere  e le abilità di mio figlio!”.

“Io conosco, avendo molto viaggiato per il mondo, io conosco l’arte della magia..ed in India, lontano paese, ho imparato l’arte della “trasmigrazione dello spirito” si! Mia Maestà sono anche un mago in segreto..e le posso dire che vostro figlio è così poichè non ha uno “spirito guida abile” valido incarnato in lui..vostro figlio non ha un aiuto valido alla sua personalità..è solo nel suo essere e per questo non è bravo e infatti vostro figlio dimostra molto spesso di essere un mediocre…occorre che il futuro re abbia uno spirito guida che lo consiglia….che lo rende migliore degli altri..

“E che possiamo fare?” chiese il re..

Il primo ministro ripetè le stesse cose ancora, ma questa volta in modo più convincente..”vostro figlio Maestà con tutto il rispetto che ho per voi..è nato vuoto di doni spirituali e la sua incostanza è dovuta alla sua debole anima priva di capacità aggiunte!.”

“Sono d’accordo, ha preso e copiato solo i miei difetti nel carattere grintoso  che ho e dalla sua defunta madre la regina non ha attinto nulla..ma come posso fare io per migliorare la sua vita e le sue qualità?”

“Il problema esiste Maestà  e siccome suo figlio suo malgrado sarà re un giorno …bisogna attuare la drastica soluzione possibile, bisogna aggiungere alla sua anima, prima che compia i 25 anni di età, bisogna aggiungere uno spirito guida che lo migliori nella suggestione..dopo quell’età sarà troppo tardi!”

“Migliorare l’anima di mio figlio, è mai possibile farlo oh! mago! E come? “Chiese il re

“Ma é semplice!..Rubando lo spirito guida ad un altro e aggiungendolo invece a vostro figlio..” disse piano il primo ministro parlando all’improvviso sotto voce….

“Ed è possibile?” Chiese incredulo il re avvicinandosi con la testa dalla parte degli orecchi al primo ministro che stava vicino, per sentire meglio il parlare sottovoce..

“Si! è possibile nel mio libro di magia infatti é nascosto il segreto di questa stregoneria e di fare questo a due persone io sono capace..rubare ciò che da forza e abilità  all’anima appunto…lo spirito guida ed inserirlo in un altro!”..disse il primo ministro con atteggiamento di mago.

“Ed è possibile fare questo anche se uno dei due non è d’accordo?” Chiese il re.

“Si! si può… ma occorre dire bugie..lo spirito guida è istintivo e ci crederà!” rispose il primo ministro..

“Deve sapere mio consigliere che nemmeno io… ho un aiuto spirituale degno di un re!”..disse re Opportuno

..”e chi a corte ha questa fortuna  spirituale ne ha bisogno per eseguire con abilità i suoi compiti ministeriali nel palazzo..quindi bisogna trovarlo all’esterno del castello il donatore volente o dolente che sia!” Aggiunse al dire del re l’astuto primo ministro con fare di mago..

Il re Opportuno era ricco e si voleva potente e voleva utilizzare i suoi poteri in Terra per arricchire lo spirito dei suoi parenti e della sua discendenza oltre che di tutta la corte .”queste capacità spirituali mi servono!” pensava ora che ne sapeva e ne aveva capito l’esistenza… l’avido re le pretendeva assolutamente per i suoi scopi..

Il primo ministro dichiarò sottovoce:” nel vostro regno Maestà ..siete padrone di tutto e dei sudditi,,voi siete padrone dei corpi e degli spiriti che danno loro vita..ci sarà di certo qualcuno..degno delle qualità di un principe in questo paese..lo troviamo e lo derubiamo di ciò che lo rende abile!. “

“Possiamo con la mia magia derubare a lui il suo spirito guida , ed incarnarlo in vostro figlio per aiutarlo e rendere vostro figlio più capace di quanto è adesso….ad esempio rubare ciò che rende di bravura i figli dei poveri..nel corpo dei poveri l’abilita’ e il buon consiglio non danno abbastanza frutto..è inutile per il nostro regno far restare molto abile il figlio di una nullità…non le pare Maestà?” aggiunse deciso il primo ministro..

“Bene la questione è importante..aggiungete pure uno spirito guida a mio figlio e miglioratene il comportamento al più presto..lo permetto..se ciò sarà possibile in seguito lo faremo a tutti e miglioreremo il rendimento intellettivo di tutta la corte e dei ministri!” comandò il re.

“Obbedisco mio re… ci penso io!” rispose il primo ministro…. ”mi lasci fare maestà e vedrà che me ne sarà grato.”

“Sarai ben ricompensato se sarà così come dici e se mio figlio migliorerà davvero nei modi e nella personalità!.” Concluse re Opportuno con ottimismo..

“Deve sapere maestà che a volte nascono persone con uno spirito guida abbinato, anche in luoghi dove queste capacità di perfezione non servono..ad esempio in famiglie di contadini o di artigiani.

Questo capita poiché il “Signore della vita” si innamora ogni tanto di un padre o di una madre, il motivo certo non si sà, e da questo sentimento nasce lo “spirito guida” chiamato “didin” dai poteri magici..tale spirito aiuterà tutta la discendenza e sarà la fortuna di quella famiglia nei giorni che essi vivranno.

Ora siccome tali capacità per il destino che hanno..non servono in quel luogo pieno di ignoranza dove vivono..è giusto che lei Maestà in quanto padrone di ogni cosa in questo regno..se ne appropri e lo usi per migliorare il suo governare e il rendimento di tutti i nobili” aggiunse  il consigliere in modo risoluto.

“Bene! primo ministro mi hai convinto..arricchiamo la mia potente famiglia e tutti i nobili di corte con l’aggiunta degli spiriti “didin” che tu toglierai dove non servono e non danno frutto..e li metterai al nostro servizio incarnandoli in persone amiche” comandò il re.

Fu così che i soldati del primo ministro furono comandati a mettersi in viaggio per andare alla ricerca di giovani fortunati ritenuti aiutati da spiriti validi..

Il primo ministro ordinò ai soldati di andare e cercare in tutto il regno giovani tra 20 ed i 30 anni che dimostravano qualità certe nella bravura con le armi unita ad una buona loquacità, oltre all’aver il dono di una personalità brillante…inoltre essi dovevano dimostrare certa serietà a necessità e potere psicologico influente sul gruppo oltre che dimostrare capacità decisionali valide.

“Andate e portatemi le persone che hanno queste caratteristiche qui, portatemeli tutti!” ordinò il primo ministro ai soldati.

I soldati obbedienti partirono e si divisero in più gruppi per tutto i paesi del regno alla ricerca dei giovani con le capacità richieste.

Essi cominciarono in tutti i paesi visitati con un metodo di selezione pignolo ..ma ci furono delle difficoltà..i giovani esaminati..se erano bravi con le armi erano però purtroppo poveri di spirito..se erano bravi nel parlare erano poco atletici e se avevano carattere brillante erano apatici e poco abili nelle decisioni..quindi i soldati ebbero dei problemi nella loro ricerca.

I soldati stavano quasi per arrendersi, quando per caso, un giorno seppero da alcuni contadini incontrati nei campi che in un paese li vicino abitava un giovane che faceva al caso loro: “egli é molto fortunato e pieno di virtù e capacità..proprio come voi soldati chiedete e cercate!” confidarono i contadini ai soldati..

I soldati si recarono subito nel paese indicato e li cominciarono a cercare il giovane considerato da tutti portatore di capacità e abilità notevoli.

Infatti il giovane che si chiamava Ideale, era posseduto da una bellissimo spirito guida, dono del Signore della vita..egli viveva quindi piacevolmente con se stesso aiutato nel suo vivere felice da molta fortuna e abilità..

Il suo spirito guida che era incarnato in lui da anni, gli dava tanta pace tanta gioia e benessere..e lui donava tutto questo a chi provava amicizia per lui ..gli stessi sentimenti ed i consigli che dava, erano ricambiati dagli amici con molta gratitudine.

Il ragazzo sapeva infatti dipingere quadri..oltre che recitare poesie e sapeva anche giostrare con le armi con abilità in confronto agli altri ragazzi ..era proprio un essere fortunato pieno di riuscite capacità…viveva felice spensierato con suo padre che però pensate faceva il lavoro di maniscalco.

I soldati venuti a conoscenza di lui andarono a trovarlo nella sua casa e chiesero di lui alla gente.. lo avvicinarono e lo esaminarono con una scusa…”vuoi tu ragazzo vincere il premio di una borsa di monete?”…”ragazzo ti dobbiamo parlare… hai tempo?” così gli dissero dopo averlo avvicinato.

Prima di tutto, per esaminarlo lo convinsero a confrontarsi con loro in duelli di armi amichevoli, con le spade e con l’ascia..e videro subito che il ragazzo era molto abile, agile ed atletico..in seguito lo invitarono all’osteria per premiarlo, il ragazzo non aveva il vizio di bere ma i soldati lo persuasero ugualmente a raccontare la sua vita e notarono che il giovane era anche molto simpatico e spiritoso e di personalità spiccata, sapeva ben parlare..infine gli proposero una finta questione da risolvere “ se è giusto mentire per evitare discriminazioni e rimproveri” e il giovane risolse la controversia con saggezza e diede anche buoni consigli..dimostrando ai soldati capacità psicologiche valide.

“E’ lui! ..il predestinato colui che salverà il regno!” disse il capitano dei soldati.

I soldati soddisfatti, offrirono del denaro alla famiglia del ragazzo e lo invitarono con le buone a seguirli al palazzo del re dove il ragazzo avrebbe ritirato un premio altro denaro in monete di oro destinato “al migliore suddito del regno non di sangue nobile”

Ma per ottenere il premio occorreva che egli fosse presentato al re entro il mese.

Il ragazzo dapprima fu riluttante, ma poi si convinse e ottenuto il permesso del padre maniscalco, seguì i soldati nel lungo percorso verso il palazzo di re Opportuno.

Il ragazzo fu condotto al palazzo del re per essere presentato al primo ministro..

“E’ quello il ragazzo?” chiese il primo ministro al capitano dei soldati osservando dal’alto di una finestra un giovane individuo in piedi vestito di poveri vesti situato tra le persone presenti nel cortile del palazzo.

“Si! è proprio un bravo giovane degno di essere anche un figlio di re!” rispose il capitano.

“Conducetelo da me..gli voglio parlare!” disse il primo ministro risoluto.

Il ragazzo un po’ intimorito..fu condotto all’interno del palazzo

Fu subito presentato e tutti i presenti, e tutti notarono e si complimentarono per le sue capacità loquaci generiche.

In seguito dopo che gli fu mostrato tutto lo splendore del palazzo e tutte le ricchezze delle stanze che lo componevano, il ragazzo fu ascoltato nel suo modo di raccontare e fu dato un giudizio ai suoi commenti.. egli seppur poco colto sembrava un tipo di ragazzo intelligente..

Il primo ministro lo portò quindi nei sotterranei del palazzo con una scusa “ ti voglio far vedere ragazzo la maestosità delle possenti colonne che sorreggono questo grande e pesante palazzo..seguici!”

Il re e il suo primo ministro intanto attuarono l’inganno e d’accordo con i camerieri, offrirono da bere di nascosto al ragazzo del vino drogato, purtroppo il ragazzo di nome Ideale, era buono ed inesperto e bevve il vino e si abbandonò così ad un pesante intontimento..

Nei sotterranei del palazzo

Il ragazzo fu introdotto in un stanza segreta e poi fu incatenato, ne era stupito, ma in quanto drogato non reagìva anche perché era tenuto fermo dalle guardie del re, “Cosa vogliono da me..cosa vogliono farmi?..pensava il ragazzo con timore, ormai era tardi per aiutarsi, il ragazzo non poteva impedire la sua prigionia e vide come ultima cosa, nel suo stranimento, solo il ridere beffardo delle guardie che lo legavano ad una grossa tavola di legno …poi all’improvviso il ragazzo si addormentò.

Il primo ministro cambiò le proprie vesti con gli abiti neri di mago ..erano questi gli abiti adatti alla magia e al rito sacrilego che stava per compiersi…

Ed il mago organizzò il tutto, aiutato dalle guardie, in segreto ai cortigiani del palazzo…nessuno doveva sapere,,

Li! nei sotterranei del palazzo..si stava per commettere una ingiustizia…

Il ragazzo fu legato mani e piedi sul tavolo di legno e nella stanza furono portati oggetti magici e fu invitato in quella stanza, anche il re Opportuno insieme al principe Luigi: ”vedrai figlio! diceva il re “questo ragazzo ha un dono in lui che ti migliorerà la vita..lascia fare a noi….”sarà!” disse il principe con superficialità “mi sembra un normale ragazzo di paese, cosa ha di speciale che io non ho?.”

il rito magico comincia

Il ragazzo di paese che si chiamava Ideale, era ormai in preda alla droga e dormiva in uno stato di catalessi, mentre era legato su un tavolo di legno con delle cinghie ai polsi ed alle caviglie.

Con l’aiuto del mago… al suo segnale…si diede inizio nella stanza al sortilegio che avrebbe causato il distacco dell’anima dal suo corpo..per dare ad essa un altro corpo un altro luogo e un’altra dimora.

“Che il rito magico inizi!” ordinò il re

Al figlio del re fu chiesto di stare seduto, nella stessa stanza, su una sedia magica di legno nero ma profumata di incenso e di aromi esoterici…

Il mago formulò parole in lingua indiana e tibetana..esse erano parole misteriose e segrete..egli manipolava strane pietre magiche e agitava dei pentolini facendo suoni rumorosi pieni di suggestione e facendo movimenti strani con le mani…poi all’improvviso il mago si rivolse al corpo del giovane da derubare nello spirito e disse:

“Spirito che proteggi l’anima di questo giovane dormiente..lascia questo corpo povero e impertinente…lascia che la tua vanità sia vincente..lascia questo corpo che ha un destino da perdente ….spirito che sei la sua fonte di abilità..lascia questo corpo dalla vita non nobile di sangue…e mostrati al mago e parlami..qui all’istante…mostra e parlami o spirito importante!”

Il re in quel momento si rattristò ed ebbe uno scrupolo etico, ma subito si convinse che tutto ciò che esisteva in questo regno era suo e della sua discendenza..quindi poteva approfittare di ciò che era suo di diritto, e lo scrupolo che aveva disturbato la sua coscienza fu vinto…

Il re ordinò anche lui allo spirito del dormiente

“Spirito ti ordiniamo di lasciare il corpo in cui sei ora e di andare a vivere ed aiutare il corpo di un altro che riconoscerai dal profumo sacro dell’incenso che lo circonda.”

All’improvviso si vide nel buio nella stanza, illuminato dalla poca fiamma di fievoli torce..uno spirito di ecto-plasma luminoso di luce bianca…formarsi intorno al corpo del ragazzo in catalessi legato sul tavolo.

Lo spirito di luce si alzò nell’aria e nel salire nella stanza si mostrò nella sua bellezza femminea vestito per poi fermarsi a volteggiare nell’aria piena della sua luce fosforescente e bianca…

Con voce di donna lo spirito parlò nella mente al mago…si! in telepatia…

“Cosa volete da costui..che avete legato…egli è un bravo ragazzo con me…ed io lo proteggo nei suoi pensieri di ciò che è oggi e di ciò che era ieri!”

“Eccolo è lo spirito guida!” disse il mago “è lui che voglio… bisogna mentire per averlo!.” E aggiunse:

“Spirito guida, non vedi il ragazzo che avevi è come morto..(infatti era drogato)..la sua mente non si avverte.. è ormai spento nella vita.

Lascialo e possiedi invece costui che sà di incenso e che dalla realtà è comandato ad un più ricco e più fortunato destino..ecco il nuovo posto a te ti è mostrato..e li vicino”

E fu indicato allo spirito il corpo del principe seduto sulla sedia profumata.

“Che parli il re!” Disse il mago

“Io re Opportuno dono a te, oh! spirito eccellente, mio figlio Luigi, decido questo come padre e come re..affinché tu lo aiuti nella sua vita” Disse il re con voce gentile

Lo spirito guida, credendo morto il suo ragazzo, con un lacrima baciò il suo corpo..poi dopo qualche secondo, sembrò riflettere dubbioso, ma in un attimo si avvicinò al corpo del principe e sfruttando il suo bisogno di respirare, insieme all’aria del respiro del principe, dal naso gli entrò nel corpo e lo possedette incarnandosi in lui…

Il giovane principe respirò abbondantemente un dolce profumo…come fu comandato dal mago… respirò quello spirito e ne provò subito il benessere nella sua carne.

“Ecco la magia si è compiuta…lo spirito più capace, ora si è introdotto nel corpo dalla vita più audace, ed ora del loro destino comune insieme a lui si compiace” disse il mago

Il principe si alzò dalla sedia… Il re Opportuno suo padre accolse il figlio principe con un abbraccio e lo portò nella stanza di sopra per avere prova della sua nuova indole e nuovo modo di reagire ai problemi…

Il mago intanto ordinò di liberare il derubato giovane ingenuo, che era ancora drogato e privo dei sensi, e ordinò di abbandonarlo senza memoria di ciò che era successo, nel bosco lontano, situato intorno al palazzo..ed il ragazzo fu abbandonato al suo destino di debole suddito non più protetto spiritualmente..

Il ragazzo di nome Ideale, dopo qualche ora, si svegliò nel bosco e sentì che gli girava la testa ed aveva un pò di emicrania, poi piano piano capì.. lui Ideale era stato derubato di una parte di se stesso, una parte molto importante e si sentiva infatti fiacco ..ma capendo che non poteva farci niente..poichè aveva intuito che era stato il re a volere questo, se ne tornò a piedi al suo paese lontano e sconsolato..aveva perso ciò che proteggeva le sue capacità più vive..e comprendeva ora tristemente che la sua vita non sarebbe più stata la stessa da quel giorno…lo avevano imbrogliato..

Intanto al palazzo tutto sembrava trascorrere felice

Tutti i cortigiani notarono, nei giorni che seguirono, che il principe Luigi era cambiato in parte ed in meglio..ora conversava con abilità con chiunque e quello che diceva sembrava convincere tutti… era più educato e simpatico a tutti e i cortigiani si complimentavano con suo padre il re Opportuno per averlo messo al mondo..

“Si è così!” pensava il re, l’ingiustizia che ho commesso, a me è permessa.. tutto ciò che esiste in questo regno è mio e della mia famiglia e con esso anche le anime di chi ci abita..quindi gioia e felicità per tutti..non è un torto ciò che abbiamo commesso, ma é un mio dovere verso il paese…e giusto che chi comanda sia rafforzato e chi ha il dovere di obbedire sia impoverito.

Così l’egoista  re Opportuno, chiuse la sua coscienza al cuore..e trovò pace nel suo egoismo di dittatore.

Ma la perfezione non esiste se non è spontanea..

Lo spirito guida non era un anima ambiziosa..era invece una anima idealista..aveva accettato la trasmigrazione in quanto riteneva morto il corpo che aveva custodito fin da bambino..in realtà noi sappiamo che il ragazzo non era defunto era nel momento del distacco drogato ed in stato di catalessi…e il suo spirito guida inoltre non era molto contento del destino e del modo di fare del nuovo protetto…del nuovo ragazzo..poichè era un gradasso nei pensieri..

Ugualmente lo spirito guida, comandato dal re, consigliò direttamente nei giorni che seguirono il buon comportamento al principe Luigi..Ed il re Opportuno si compiaceva di questo e con lui tutta la corte dei nobili.

Ma un giorno accadde una cosa insolita alla corte del re.

Era stata decisa la festa di Capodanno e molti erano gli invitati stranieri..

Molte dame e molti nobili cavalieri dei paesi confinanti, furono invitati per partecipare a quella festa importante, che ogni fine anno si festeggiava …..

Il principe Luigi quella sera…come suo solito bevve esageratamente vino..e gli capitò un incidente, complice quella sala delle danze piena di piacevoli liquori, piena di gente viziosa e allegra…e dovete sapere che lo spirito guida non aveva potere sugli effetti mentali del bere vino…poichè i fumi dell’alcool causavano atteggiamento disinibito…e qualcosa capitò..

Dovete sapere che un cameriere un pò inesperto fu urtato nel camminare dal principe Luigi,  egli obbediva al servire il vino con molti bicchieri..di conseguenza tutto il vassoio con le vivande in un attimo finì sul bel vestito dell’ubriaco principe..che vedendo tutti ridere di lui all’improvviso per la situazione comica in cui si trovava..si innervosì molto e si irretì a tal punto, che per effetto dell’aver anche bevuto, reagì con cattiveria, nemmeno lo spirito guida riuscì a frenare in tempo i suoi modi irati ed improvvisi..il vino ingerito rendeva il comportamento del principe poco controllabile e più impulsivo…il principe con il suo bastone….picchiò il servo incapace..più volte sulla schiena e anche sulla testa dimostrando crudeltà ed ira, insultando il servo anche con parole cattive..tanto che tutti gli ospiti si stupirono per il suo brutto carattere ed i suoi modi arroganti..prima non avvertiti..

il cameriere dolorante fu allontanato subito e portato via, ed al principe fu consigliato di calmarsi mentre urlava e diceva con determinazione che nessuno doveva ridere di lui ..”sappiate che io sono il futuro re!” diceva il principe visibilmente alterato…..”nessuno deve ridere di me!”

Per rimediare e distrarre gli ospiti innervositi e per fare dimenticare al più presto l’incidente, furono invitate delle ballerine in abiti orientali a danzare al suono dei tamburi e degli strumenti..ma il principe vedendo nuovamente su di lui gli sguardi di rimprovero dei nobili stranieri..invece di calmarsi come voleva e consigliava inutilmente il suo spirito guida..preso dai fumi dell’alcool nuovamente..e per mania di protagonismo..si lanciò all’improvviso nella pista e strappò le vesti alle ballerine orientali denudandole e rendendole piene di ridicolo..e dimostrando a tutti quanto era anche volgare e maleducato…

Fu rimproverato da tutti i presenti come disturbatore della festa..”ma che avete cari amici..che avete da rimproverarmi sono solo servi..esseri inferiori a noi..tutto ciò che esiste in questo palazzo e nel regno… sarà mio un giorno…. meglio che essi comincino ad abituarsi alle maniere di chi é destinato a comandare!”..diceva il principe completamente ubriaco per farsi capire:..

”voi!” indicando tutti con il bastone “mi apparterrete con anima e corpo..posso fare di voi ciò che voglio!”..seguirono dei mormorii di disapprovazione tra gli invitati…

”Allontanate il principe dalla sala!..” disse il re Opportuno alzandosi in piedi dal suo trono…il principe Luigi è ubriaco e fuori di se, forse non si sente bene, come al solito quando beve…vi prego di scusarlo”

“Che mi fate mai, lasciatemi stupidi servi…io sono il vostro principe… vi ucciderò tutti per codesto poco rispetto!”..diceva lo scellerato

“Portatelo via…. oggi non riconosco mio figlio!”..disse il re con autorità..poi comprensivo “speriamo che si riprenda al più presto..la festa è finita..terminano qui i festeggiamenti ognuno a casa sua!” ..disse il re a tutti nobili..e tutti si inchinarono nel saluto.. e se ne andarono..

Nella stanza del principe..mentre il giovane dormiva..ora che egli era dormiente..lo spirito guida poteva finalmente liberarsi dal corpo e interpretare liberamente ciò che era successo..ed egli rivide tutta la giornata come se fosse capitata a lui..e ne fu inorridito e sconvolto..prima il bere esagerato e poi la maleducazione volgare..la collera con i servi e pure le frasi ingiuriose agli ospiti..

“Spero proprio di essere libero di andarmene o di morire, come lo fu il mio amato Ideale, che da molto tempo non rivedo..lo raggiungerò in Paradiso e mi riunirò a lui…questo voglio  ed a te Signore del Cielo io chiedo.” Pregò così durante la notte la volontà dello spirito guida tristemente.

Così detto all’improvviso degli angeli bianchi apparvero nella stanza e presero lo spirito e lo portarono in cielo.. il piangente spirito fu portato su nel cielo nel regno delle anime.. in Paradiso..egli non voleva vivere in un corpo così maleducato e privo di modi gentili e voleva raggiungere il suo amato ragazzo Ideale che aveva amato un tempo e che pensava ormai morto.

Nei giorni successivi, il re e il primo ministro capirono che lo spirito guida incarnato con la magia aveva fallito e consapevole di questo era fuggito..e dissero che per lo sciagurato principe avrebbero trovato un altro donatore spirituale..qualcuno che sapeva sopportare e tollerare anche il bere vino…il principe fu dato in cura a dei medici di corte a causa del suo nervosismo e alcolismo, i quali consigliarono delle pozioni di erbe tranquillanti.

E tutto nel palazzo sembrò tornare calmo e sereno…nonostante i numerosi pettegolezzi e le voci di rimprovero alla famiglia reale da parte degli altri nobili abitanti nei regni confinanti..

In Paradiso

In Paradiso intanto una bella notizia fu rivelata a quello spirito gentile ma ora triste..che una volta aveva avuto l’incarico di essere lo spirito guida di un essere umano..fu detta la verità..

Il ragazzo che consigliava…. il suo amato Ideale… era vivo..

aveva lo spirito guida ora capito che egli era stato ingannato dal re..il suo amato ragazzo di nome Ideale era invece vivo..

Lo spirito pregò il Signore di rimediare a tale congiura, e chiese al Signore di permettergli di raggiungere il suo amato ragazzo in quel paese di contadini semplici e felici e chiese al Signore che tutto tornasse come prima..

Il Signore del Cielo lo accontentò, in quanto lo spirito guida è uno spirito degno, che aiuta la gente volentieri ed è sempre meritevole di ascolto per tutti questi motivi…e così lo spirito guida fu esaudito.

Il giorno più bello

Il ragazzo di nome Ideale, figlio del maniscalco..si svegliò quel mattino stesso e capì..lo intuì da se… di essersi pienamente ritrovato nella notte..si sentiva meglio… aveva fatto un sogno che lo faceva sentire ora più a suo agio..anche il padre maniscalco, quando incontrò il figlio, notò anche lui quel giorno un miglioramento nel suo modo di comportarsi aveva intorno a se una suggestione migliore..il ragazzo Ideale era tornato a essere finalmente se stesso pienamente…ciò che prima era solamente un bel ricordo..ciò che prima sembrava smarrito… ora era tornato vivo in lui…

Tutto il paese intanto aveva capito quel che era successo al ragazzo, in quanto Ideale lo aveva raccontato a tutti paesani suoi amici, ciò che egli aveva raccontato aveva reso i paesani molto più attenti, con il suo raccontare Ideale aveva fatto capire che la famiglia del re era sostenuta solamente dalla cupidigia e da nessun spirito veramente nobile.

E tutto il paese decise a fin di bene, ma di nascosto, di mentire da quel giorno in poi al re ed ai suoi soldati in visita al villaggio, tutti si inventarono per evitare di essere derubati spiritualmente, un difetto fisico di nervi o di personalità oppure si accusavano di immolarità…tutti si inventarono insomma un finto disturbo una diversità..

In quel paese da allora di conseguenza, ogni tanto, tutti fingevano di subire dei difetti nervosi, chessò un tic nervoso con gli occhi…oppure ogni tanto tutti fingevano di zoppicare o di balbettare..ad alcuni piaceva fingere un tremolio alle mani..altri fingevano di parlare da soli…

Quando capitava questo?

Semplice cari lettori…questo capitava quando per il paese passavano gli astuti soldati del primo ministro, sempre alla ricerca di ingenui donatori di anime e di spirito con cui arricchire la vita spirituale dei personaggi di corte.

Essi infatti dicevano nel vederli sofferenti:

” No! vedete..questo è un paese con anime “difettate” dicevano i soldati…guardateli bene… sembrano matti..sono malati…troveremo di certo un altro luogo con altre anime per rafforzare il figlio del re ed i suoi cortigiani!.”

“Si! Le anime di questa gente non paiono per niente perfette..sono imprecise e presentano poca abilità, i corpi in cui sono incarnati hanno poca salute, per le intenzioni del re non sono necessari, andiamo a cercare altrove..ma bisogna fare presto poichè il principe Luigi sta invecchiando!”

E fu così che il figlio del re Opportuno non trovava ancora spirito guida  adatto a lui..

Volete sapere come andò a finire la ricerca di uno spirito abile per il corpo dello sciagurato principe Luigi?

i soldati del re non riuscirono mai a trovarlo, in tutto il regno non si trovò un donatore spirituale adatto per il principe a causa delle incoerenze sessuali che aveva commesso nel frattempo quel principe vizioso con gli amici quando era ubriaco..

Così per mantenere il corpo del principe Luigi in vita e ancora sano, per colmare il vuoto spirituale che si era formato e incarnare uno spirito necessario a far funzionare il cervello, …prima dei venticinque anni di età…al principe Luigi, i maghi incarnarono nel suo corpo…. lo spirito di un lupo selvatico…per renderlo almeno forte e coraggioso nel fisico..poichè nessuna  persona seria voleva averci a che fare con quello scellerato..

infatti suo padre il re ed il primo ministro, nel pretendere di ottenere capacità nobili dal principe Luigi.. ahime! ormai avevano rinunciato…

non c’era nulla da fare …il principe restò gretto e brutto nel carattere e quando governò, alla morte del padre, fu giudicato da tutti, un barbaro, un re volgare ed ignorante da tutto il suo popolo e dai nobili delle nazioni confinanti..

Fu così che il re Luigi perse influenza politica, perse amicizie e suggestione internazionale e il suo esercito dopo una breve battaglia, perse anche la guerra che aveva con poca prudenza dichiarato ed il suo regno fu assimilato da un regno più grande…e la sua discendenza terminò con l’organizzarsi ai suoi confini di un grande impero, quale infatti fu la grande Russia dello Zar Nicola..e il regno di re Opportuno che abbiamo conosciuto in questo racconto smise di esistere….diventò infatti una frazione dell’impero russo….

MORALE:

Per aiutarci nel poter vivere una vita tranquilla, per restare liberi da doveri, dobbiamo decidere di non educare il nostro spirito a desiderare la sola ricchezza, occorre anche che ci educhiamo a credere nei buoni sentimenti…

I nostri buoni propositi nelle virtù nobili, resteranno così vivi ancora in noi, anche se siamo delle persone semplici, essi ci daranno gioia tutta la vita… se sapremo educarci a non invidiare i potenti ed i ricchi, la nostra forza spirituale resterà in noi per sempre..

 

Fine

Autore: Egidio Zippone

(Milano, Novembre 2015)

Giudizio: interessante, originale

voto (da 5 a 10): 9

Favola: il re di nome Opportuno (per ragazzi)ultima modifica: 2019-05-14T10:38:22+02:00da scrittore59