“E ‘una leggenda orientale che le persone destinate a conoscere l’altro hanno un filo rosso legato sulle dita.
Quel filo non esce mai e rimane per sempre legato al dito, nonostante il tempo e la distanza.
Non importa ciò che si prende il tempo per conoscere l’altro, non mente il tempo anche se trascorso senza vedersi,
nemmeno importa se si vive dall’altra parte del mondo il filo è senza fine è allungato all’infinito e mai si spezza.
Il filo si porta dalla nascita e accompagnerà teso ad una misura maggiore o minore, più o meno intricata su tutta la nostra vita. Così, il nonno della luna ogni notte si spinge fuori per incontrare i neonati legando un filo rosso al loro dito, un filo che deciderà il suo futuro, un filo che guiderà queste anime per non perdersi mai”
Quando ho letto questa meravigliosa storia, ho pensato che forse gli esseri umani hanno bisogno di leggere queste storie per giustificare la nostra esistenza, per frenare le nostre paure e le nostre lacune. Per dare un senso a tante decisioni difficili, soprattutto quando il cuore ci cade in mezzo.
Il destino. Un compagno di viaggio prodigioso che ci cerca e ci trovano ad unirci a un’anima che ci attende senza saperlo. In lontananza o nelle vicinanze. Quando meno te lo aspetti o quando tutto è chiaro.
Tessere un percorso che ci porta inevitabilmente verso quel punto esatto e che ci aspetta sempre; inesorabilmente legati a noi da un filo invisibile che non ha mai distrutto e si desidera solo che sia un giorno, il più breve possibile.
Continua.
bello…mi piace
tu sei bella.