È indispensabile coltivare la mente. Se non lo fanno, non otterranno molto.
Non saranno in grado di essere padroni delle circostanze, non saranno in grado di padroneggiare le leggi della natura, non saranno in grado di vivere secondo la loro volontà e il loro ideale. Troppe persone in questo mondo preferiscono vivere come animali senza coltivare il mentale, vivendo automaticamente come animali secondo i loro desideri e istinti.
È tipico di menti deboli provare per credere che tutte le cose buone della vita arriveranno dal colpo di fortuna, come per magia, o per magia o per bontà divina, o per intervento di entità astrali o forze mondo invisibile. È conveniente studiarlo bene perché né Dio né alcuna entità o forza dei piani invisibili possono aiutarci al di sopra della nostra capacità di coscienza.
Nessuno strano potere al di fuori di noi può darci più di quello che abbiamo già, più di quanto siamo in coscienza, o più di quanto siamo capaci di produrre in coscienza, mentalmente e spiritualmente. Ogni individuo, ciascuno di noi, costituisce di fatto e rappresenta la misura delle sue possibilità secondo i propri sforzi di coscienza.
In altre parole, né Dio in persona, né lo spirito superiore, né l’entità invisibile, né la forza elementare dei noti culti magici, possono darci di più di quanto siamo capaci di darci. La vita è sforzo, energia in azione e non favori di entità invisibili o di qualche divinità. Dobbiamo coltivare la mente per usare con precisione le nostre forze interne e sviluppare facoltà o virtù che aumenteranno progressivamente la capacità del meccanismo o della funzione della coscienza. Quindi non guardiamo fuori ciò che abbiamo dentro lasciato. Se seguiamo questa lezione non cadremo negli errori più tardi.
