E adesso… adesso provo ad andare avanti. Con questo posto non intendevo fare male a nessuno, solo a me. Volevo solo chiarire, ne sentivo il bisogno e non so se ci sono riuscito, lo sai io mi spiego male e scrivo peggio. Quella con il cervello sei sempre stata tu. La mia intenzione non è quello di imporre la mia volontà o dare la piena ragione a te. Solo spiegare quello che è accaduto l’ultimo periodo. So che tutti erano bravi ragazzi e sicuramente lo è anche lo sposo. Mi hai dato un campo minato da attraversare per arrivare da te, ma con le bugie mi hai messo una benda e con la benda sono morto quel giorno, e per cosa? …l’Elena? Dai… Tu quel giorno hai deciso, io ho deciso il giorno dopo, tutti hanno pagato, ma io ero solo. In quei giorni per forza di cose mi sono dovuto far aiutare da chi ti conosce bene. Ho implorato a questa persona di raccontarmi tutto quello che mi nascondevi. Me ne hai raccontare tante, ma cosi tante che non mi reggevo in piedi mentre io continuavo calpestare mine. Sarebbe la stessa persona che mi ha avvertito che ti eri sposata, la domenica, tu credo ti sia sposata di sabato… credo. Avrei preferito saperlo prima, per guardarti prima che… non so perchè lo ha fatto, era 3 anni che non mi contattava. Non posso essere completamente obbiettivo pensando a te, probabilmente non voglio esserlo. Per un anno intero la rabbia mi ha mangiato, incontrollabile, incontrollata. Abbiamo punti di vista differenti su cos’è l’Amore, e di chiarirsi non c’è verso, ma con la sincerità un abbraccio, uno sguardo e un poco di silenzio tutto si sarebbe risolto. Tu sei la mia guerra, e lo sarei ancora per molto, molto tempo.
Ciao eSSe.