Previsioni sul petrolio greggio per il 2024: i tagli dell’OPEC sostengono i prezzi

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Le crescenti preoccupazioni per il restringimento dell’offerta, insieme alla persistente incertezza in Medio Oriente, continuano a sostenere la tendenza al rialzo delle scommesse speculative sul Brent e sul WTI (petrolio greggio benchmark europeo e statunitense). Lo sviluppo della Cina sta iniziando a riprendere un po’ di velocità, gli indicatori economici degli Stati Uniti continuano a superare le previsioni e i tagli alla produzione dell’OPEC dovrebbero durare fino alla fine di giugno.

Il protrarsi del confronto tra Russia e Ucraina, che non mostra evidenti segni di risoluzione, mantiene teso il quadro geopolitico. L’Ucraina continua a difendere i propri confini con l’aiuto dei paesi occidentali.

Le tensioni in Medio Oriente stanno aumentando a causa dei bombardamenti israeliani che hanno raggiunto Siria e Libano, il che potrebbe portare a un confronto più ampio nella regione. Inoltre, il sostegno di lunga data dell’Iran alle organizzazioni militanti locali esacerba i già evidenti livelli di disordini regionali.

Senza contare le aspirazioni territoriali della Cina su Taiwan.

Gli investitori speculativi sono sempre più attratti da questi elementi. Secondo i dati della Commissione per le negoziazioni sui futures dei prodotti agricoli (Commodities Futures Trading Commission), le posizioni speculative nette lunghe – scommesse su ulteriori rialzi del greggio – sono salite ai livelli più alti degli ultimi cinque mesi.

Inoltre, secondo la Reuters della scorsa settimana, gli hedge fund si sono riversati sul mercato, acquistando contratti future top per l’equivalente di 140 milioni di barili nei sette giorni precedenti al 19 marzo – il ritmo di acquisto più rapido da dicembre 2019.

La politica dell’OPEC+ è fondamentale

Il gruppo OPEC+, che comprende l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, ha deciso di prolungare le sue restrizioni alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno (bpd). Ovviamente, l’Arabia Saudita è la principale potenza del gruppo. La sua quota volontaria di tagli di un milione di bpd dovrebbe rimanere in vigore fino alla fine di giugno.

La causa principale dell’aumento dei prezzi del petrolio quest’anno sono i tagli dell’OPEC. Mantenerli fornirà al mercato un grande supporto di fondo. Tuttavia, l’OPEC non è più l’arbitro di una volta, e l’impatto dei tagli alla produzione all’interno del cartello sarà mitigato dalle forniture provenienti da fuori.

Tuttavia, a dicembre 2023, la produzione di petrolio degli Stati Uniti ha raggiunto un record. Da lì, potrebbe rimanere lì per il prossimo futuro. L’OPEC potrebbe essere più fiduciosa a continuare con i tagli alla produzione considerando la possibilità che avranno ancora più successo.

 Petrolio: Un decennio di turbolenze e incertezze

Il prezzo petrolio negli ultimi dieci anni è stato un viaggio emozionante, caratterizzato da alti e bassi, volatilità e imprevedibilità.

2014-2016: Il crollo e la ripresa

Il decennio si è aperto con un brusco calo dei prezzi, innescato da un’offerta in eccesso e da una domanda fiacca. Nel 2014, il prezzo del Brent, il benchmark globale del petrolio, è sceso da oltre $100 al barile a meno di $50, un calo di oltre il 50%. La causa principale di questo crollo è stata l’aumento della produzione di scisto negli Stati Uniti, che ha inondato il mercato di petrolio.

Questo crollo ha avuto un impatto significativo sui paesi esportatori di petrolio, le cui economie dipendono in gran parte dalle entrate derivanti dalle vendite di petrolio. Molti paesi hanno dovuto attuare tagli alla spesa e austerità per far fronte al calo delle entrate.

Tuttavia, il crollo non è durato a lungo. A partire dal 2016, i prezzi del petrolio hanno iniziato a risalire, grazie a una serie di fattori tra cui la riduzione della produzione da parte dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) e la crescita della domanda nei paesi emergenti.

2017-2019: Stabilità e incertezza

Dal 2017 al 2019, i prezzi del petrolio si sono stabilizzati in un intervallo tra $50 e $80 al barile. Questo periodo di relativa stabilità è stato favorito da una crescita economica globale moderata e da un equilibrio tra domanda e offerta. Tuttavia, l’incertezza geopolitica, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e le fluttuazioni del dollaro americano hanno continuato a influenzare i prezzi.

2020: Pandemia e crollo storico

Il 2020 è stato un anno disastroso per il mercato petrolifero. La pandemia di COVID-19 ha causato un crollo senza precedenti della domanda di petrolio, in quanto i governi di tutto il mondo hanno imposto blocchi e restrizioni agli spostamenti. Il prezzo del Brent è sceso a -37,63 dollari al barile nell’aprile 2020, il livello più basso di sempre.

Il crollo del 2020 è stato causato da una combinazione di fattori: la domanda di petrolio è crollata a causa della pandemia, l’offerta è rimasta elevata e i magazzini si sono riempiti rapidamente. Questo ha portato a una situazione di eccesso di offerta senza precedenti, che ha fatto crollare i prezzi.

2021-2023: Ripresa e volatilità

Nel 2021, i prezzi del petrolio hanno iniziato a riprendersi, grazie alla riapertura delle economie e alla ripresa della domanda. Il prezzo del Brent ha superato i $80 al barile entro la fine del 2021.

Tuttavia, la ripresa è stata interrotta nel 2022 dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’invasione ha causato una significativa interruzione delle forniture di petrolio russo, facendo salire alle stelle i prezzi. Il prezzo del Brent ha raggiunto i $130 al barile nel marzo 2022, il livello più alto dal 2013.

I prezzi del petrolio sono poi scesi nella seconda metà del 2022, a causa di una serie di fattori tra cui le preoccupazioni per una recessione globale e l’allentamento delle sanzioni alla Russia. Tuttavia, i prezzi sono rimasti volatili e sono soggetti a fluttuazioni significative a causa di fattori geopolitici ed economici.

Il futuro del petrolio

Il futuro del prezzo del petrolio è incerto. La domanda di petrolio dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, ma la crescita potrebbe essere rallentata dalla transizione verso le energie rinnovabili. Inoltre, l’offerta di petrolio potrebbe aumentare grazie alle nuove tecnologie di estrazione e alle riserve non ancora sfruttate.

Il prezzo del petrolio sarà quindi influenzato da una serie di fattori, tra cui la domanda globale, l’offerta di petrolio, le tensioni geopolitiche e le politiche climatiche. È probabile che il prezzo del petrolio rimanga volatile nel prossimo decennio, con periodi di rialzo e di ribasso

 

Previsioni sul petrolio greggio per il 2024: i tagli dell’OPEC sostengono i prezziultima modifica: 2024-06-13T11:29:20+02:00da AliNasir.386

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