L Architettrice

PECCATI INGORDI,DEDICATO


Foto © A.D.G Quanto può essere eccitante guardare la tua donna, lì ferma, distesa davanti a te, che aspetta solo un tuo gesto, una tua mossa, senza toccarla? Accarezzandola solo con gli occhi, come se fossero le tue mani, indugiando su ogni centimetro, piega o rigonfiamento del suo corpo, mentre il desiderio si impadronisce della tua mente e scorrendo violento nelle vene, scende furioso giù in fondo al ventre? E che effetto può avere quello sguardo su di lei che, se vestita, si sentirebbe penetrare le vesti e spogliare dai tuoi occhi che ora avvolgono la sua pelle nuda, candida, fremente e impaziente … anche se la sua voce ha appena detto “e ora guardami, senza toccarmi, e fammi vedere quanta voglia hai di me”. (© G. )
Godi sulle .. riflessioni sul tempo che scorre lento durante situazioni meravigliose.., mentre … troppo graditi o quando godi della compagnia di chi ti ama, mentre attendi..che ti accarezzi.. Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua.. dove perdi il tempo,la realtà, e riesci ad ascoltare solo le sensazioni che il corpo ti invia alla mente..e gode.. ti trascina senza fatica… in un tunnel illuminato da tanti puntini colorati di luce.. e godi..di lui,di te stessa.. (DA ..Notti Silenziose-A.D.G.)

ALLEGRA GIOIA

“ergo”  cogito_ergo_sum  Bisognava necessariamente che io, che lo pensavo, fossi qualcosa. E osservando che questa verità, penso dunque sono, era così salda e certa da non poter vacillare sotto l’urto di tutte le più stravaganti supposizioni degli scettici, giudicai di poterla accettare senza scrupolo come il primo principio della filosofia.  Di follia e libertà. Mai smetterei di guardarti, mai. E di affondare gli occhi su di te, quasi a volerti proteggere da non so cosa, con la mia piccola gabbia di sguardi e sottintesi. Ma non sono gli occhi a guardarti, cosa bella e crudele, é l’anima. Come un quarto di luna antica, termini il tuo viaggio su di me e mi lasci un sorriso decrescente. Nella notte scura. Oscura la vita, oscura. Come la nostra licantropica nostalgia. Che se solo potessimo azzannarci di mille morsi ardenti, lo faremmo ancora e senza saziarci mai. Arrivano i giorni senza selva da temere, né dubbi da sciogliere. Non ci saranno labirinti da percorrere. Questo é cio’ che prometto. Ti regalero’ un tempo caldo e felice. Semplice, forse, come io non sono. La terra sporcherà i miei passi. Ovunque andrò’, tu potrai seguirmi, cosi’ come si segue un’idea riempita di sogno. Il fuoco brucerà il tuo passato. Senza di esso sarai di nuovo leggero, ti sentirai libero. Perché libero è colui che non conosce la colpa del rimpianto
Sento l’odore della pioggia. dalla mia finestra non vedo che.. un agglomerato di belle case colorate piene di gente forse infelice che se ne va in giro. Osservo attenta e dispettosamente.. Mi capita spesso di voler lanciare un incantesimo per questo o quello, Ma non lo faccio. ora..ci penso..ma non ci riesco.. Tutta la mia vita è in bianco e nero, e questo è l’unico modo in cui posso vivere ora. Nessun incantesimo, nessuna magia, senza rituali, senza rime. Non qui… in questo tempo.. forse..solo..forse..mai più..forse.. Mentre aspetto che il mio tempo.. si mostri in tutta la sua pienezza.. e curi.. le mie giornate mentre guarita questa malattia scompare con me.. vinta finalmente .. senza alcuna magia. tornando meravigliosamente nel grembo di chi fu mia madre.. L’amore è per Hesse un’incessante ricerca esistenziale, uno stato di grazia dello spirito e dei sensi che abbraccia il mondo intero. … Ed un giorno non esisterà più niente di ciò che ha consumato e tormentato la mia vita e che tanto spesso I’ha colmata di opprimente angoscia. Un giorno verrà la pace con l’ultima stanchezza, e la terra madre mi accoglierà in sé. Non sarà la fine ma una nuova nascita, sarà un bagno e un sopore in cui si inabisserà tutto il vecchio e lappassito e il giovane e il nuovo riprenderanno ad alitare. Allora con altri pensieri spiare i cieli serali, sempre e poi sempre in un Mondo splendido (HERMANN HESSE)