L Architettrice

Cantava poesie...


                                                      Implorò quel sorriso e pianse quando all'improvviso le esplose in faccia. Per tutti erano sorrisi, e per lei solo il dono, non un viso cupo e freddo.   Sognava nella vita con la vita che la circondava. Cantava poesie anche quando il giorno non si faceva per lei.   La sua voce era di debole sospiro, le sue mani di moralmente indebolite.   Il suo corpo era il riposo e la discarica di ciò che saremmo diventati, ma era al di là del corpo e della vita.   Ogni giorno era pianto, dolore, aggressività... Così fluttuava lontano da tutti mentre trasformava le sue parole in ali.   La sua poesia non aveva niente di tristezza, i suoi testi erano pieni di dolcezza. Si è vestita da principessa quando la sua anima lo ha chiesto. Abbandonando per qualche minuto la sua dura realtà di malata.