Buffo a volte. Si pensa di imparare dagli sbagli ma non succede mai del tutto…e dire che sembrava una fortunata concatenazione di eventi, forse la prima in 35 anni di misera e patetica vita…la chiusura di una relazione a distanza che non aveva modo di svilupparsi, la compagnia di una ottima amica, poi la quarantena…e le cose stavano cambiando… quell’amicizia inizia apparentemente ad evolvere in qualcosa potenzialmente più intimo e coinvolgente… c’è la voglia di approfondire, scoprire cosa potrebbe succedere.

Poi finisce il lockdown, finalmente ci si può vedere di persona… c’è da fare le cose con la giusta calma e si cerca di mettere insieme un potenziale per rendere il tutto più realistico e concreto.

Povero illuso. Ha già deciso, non gli piaci, non ti ama ne proverà mai attrazione per un mediocre quale sei…valgono zero le belle parole di circostanza, ciò che vale è che tu, idiota di un sentimentale, ti sei innamorato e sei stato fatto a pezzi. 35 anni a pezzi, con qualche pausa di effimera speranza che, una volta tanto, le cose belle possano capitare anche a te.

Non è successo oggi, nemmeno ieri, ne l’anno scorso o quelli ancora prima…non succederà domani ne mai. Rassegnati, morirai solo. Non lo meriti, ma nella vita nessuno ha quello che merita.

Fanculo

Fa freddo…non fuori dove si affaccia un tiepido sole primaverile ma dentro, dove nessun sole puo scaldare…nei profondi meandri di un’anima tribolata che non trova il suo centro. Una piccola ed insignificante anima che puo essere destabilizzata dalla parola giusta al momento sbagliato. Poche lettere e si passa la notte a confrontarsi con demoni e paure che sono troppo invadenti per lasciar dormire un fisico stressato dal troppo lavoro…

 

Non avere una persona speciale con cui condividere il proprio compleanno è una punizione di vita a metà tra Inferno e Purgatorio…se poi quella persona speciale esiste, con un volto ben preciso, nome e cognome e soprattutto un sorriso troppo bello da ignorare, diventa ancora piu duro dover farne a meno.

 

Non c’è peggio che vedere la vita in un sorriso unico e meraviglioso e sapere che non puo essere baciato… purtroppo il cuore non si può comandare…e nemmeno il sonno, specie quando c’è qualche demone a tenermi sveglio…

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Halle una flor, un día en el camino
Que apareció marchita y deshojada
Ya casi pálida, ahogada en un suspiro
Me la llevé a mi jardín para cuidarla.
Aquella flor de pétalos dormidos
A la que cuido hoy con todo el alma
Recuperó el color que había perdido
Porque encontró un cuidador que la regara.

Le fuí poniendo un poquito de amor
La fuí abrigando en mi alma
Y en el invierno le daba calor
Para que no se dañara.

De aquella flor hoy el dueño soy yo
Y he prometido cuidarla
Para que nadie le robe el color
Para que nunca se vaya!

De aquella flor surgieron tantas cosas
Nació el amor que un dia se había perdido
Y con la luz del sol se fue la sombra
Y con la sombra la distancia y el olvido

Le fuí poniendo un poquito de amor
La fuí abrigando en mi alma
Y en el invierno le daba calor
Para que no se dañara.

De aquella flor hoy el dueño soy yo
Y he prometido cuidarla
Para que siempre este cerca de mí
Para que nunca se vaya!

Para que nunca se vaya!
Para que nunca se vaya!
Para que nunca se vaya!
Para que nunca se vaya!

Le fuí poniendo un poquito de amor
(Para que nunca se vaya!)
Y en el invierno mi jardin de!
(Para que nunca se vaya!)
Ay, cuando la vi, me enamore y me la lleve, me la lleve!

Ci sono giorni in cui vorrei esplodere e sfogare tutto ciò che ho dentro, che sia rabbia, delusione, tristezza…ma pure emozioni positive, passione , amore…il tempo e gli anni che passano mi hanno aiutato a sviluppare la virtù della pazienza che così poco mi apparteneva. So che essere paziente è la chiave per vivere sereno quando ciò che vorrei non è alla mia portata…non credo che essere paziente possa aiutare direttamente a raggiungere quello che sogno e desidero ma mi permette di intraprendere un percorso di crescita personale che mi porterà, nel momento in cui si presenterà l’occasione, ad essere pronto per realizzare tutto quello a cui ho dedicato la mia vita. Ho vissuto situazioni lavorative tragiche e la pazienza mi ha permesso di cogliere i treni giusti per riscattarmi. Non si può certo dire lo stesso per i sentimenti, che restano una chimera sfuggente, eppure vedo un percorso chiaro di fronte a me…non si preannuncia un facile inizio anno, ciò nonostante tutto lascia intendere che in breve il mio 2019 salirà di livello anche in questo senso. Perchè a volte i sogni, anche quelli più improbabili, si possono concretizzare…la pazienza e la perseveranza mi porteranno dove voglio andare. E sarò pronto.

Lei era viva.

Si sentiva al riparo nel suo mondo. Poteva vivere ogni fascio di luce, assaporare i profumi che il mondo le proponeva e sapeva godere con gioia ed entusiasmo di tutti i più piccoli dettagli che ad altri sfuggono perchè lei non aveva tempo… un altro giorno la sua malattia bipolare l’avrebbe costretta in uno stato di stallo emotivo…si sarebbe sentita abbattuta e depressa, incapace di reagire. Ma quel giorno doveva ancora arrivare…in quel momento era sulla cresta dell’onda, visitava luoghi nuovi…assaggiava sapori ancora sconosciuti…incrociava, sguardi, volti, facce nuove.

Si divertiva a scoprire quante cromature diverse poteva vedere negli occhi della gente, cercava di immaginare gli stati d’animo delle persone soltanto con qualche occhiata, ascoltava gli accenti di chi stava intorno ed era diventata piuttosto brava a capire da quale zona provenissero le persone!

In un giorno, lei sa che arriverà, tutti questi dettagli non esisteranno…non ci saranno sfumature nel suo mondo ma tutto si colorerà di una patina grigia e le emozioni appassiranno…

Immagina la sua vita come un’alternarsi di stagioni o come il ciclo giorno-notte. Non ci sono mezze misure per lei…quando tutto, quando niente.

La mente umana è uno strumento delicato, che si guasta facilmente… è comune avere alti e bassi il che ci rende costantemente variopinti in una società che muta costantemente…un mondo in cui tutti possano vivere eternamente felici sarebbe innaturale…ma se si riuscisse a godere dei piccoli dettagli che colorano il mondo anche i giorni più scuri avrebbero una luce di speranza a farci coraggio.

C’è chi festeggia il Natale per il semplice fatto di poterlo festeggiare nonostante la propria malattia e chi non riesce a goderne per motivi idioti e banali…provo un profondo senso di ammirazione per chi riesce a gioire della vita con l’ingombrante ombra di una malattia rara che potrebbe prendere il sopravvento in qualsiasi momento. Provo ammirazione per chi guarda al mondo con coraggio nonostante abbia visto andarsene una persona cara, qualcuno che non ce l’ha fatta a sopportare ed ha scelto la via piu facile (per quanto rinunciare a vivere possa apparire facile…).

“Io vedevo la bellezza di questo mondo. Ora vedo la verità” .

Dolores, il genere umano non merita il desiderio di vendetta per quello che ci ha fatto…merita compassione per quanto sia misero…non merita la bellezza di questo mondo. Piuttosto che apprezzare preferisce sporcare e violare tutto ciò che c’è di bello.

Il peggio però la razza umana (unica specie che si sta involvendo) lo riserva a se stessa…come si può violare i propri stessi sentimenti, le emozioni che siamo in grado di provare, preferendo rimpiazzare il meglio che possiamo offrire con piaceri effimeri…piccole soddisfazioni immediate che ci fanno dimenticare i valori più profondi ed intensi…rendendoci perennemente schiavi di una vita priva di gioia e ricca di solitudine.

Gatsby guardava quella luce verde sul pontile… sembrava non poi così lontana ma non capiva quanto lei ormai fosse cosi corrotta da un mondo al quale lui non poteva appartenere. Quella luce verde sul pontile era piu lontana che mai. Non era stata mai cosi lontana eppure lui non poteva vedere…vedeva solo lei perché cio che provava, quello che sentiva non poteva essere corrotto dal genere umano.

Certe luci verdi sul pontile forse andrebbero spente, se non fisicamente, nella propria testa. Oppure guardarle sfilare mentre ci allontaniamo, consapevoli che alle nostre spalle esiste una luce verde sul pontile.

Ma non è la nostra luce.large

Visto che la mente non vuole riposarsi in questa (terribile) meravigliosa notte di Natale tanto vale sputare su questa pagina virtuale un po’ di quel veleno che la vita si ostina a farmi ingoiare…(ed io da buona testa di cazzo non mi tiro mai indietro). Di cazzate ne ho fatte nella vita e posso candidamente ammettere che quasi sempre le ho fatte per inesperienza… ultimamente però mi sembra di essere tremendamente recidivo…mi ritrovo costantemente messo in secondo piano da chi vorrei più di tutto mettere al primo posto nei miei sentimenti…ma questo conta niente ormai…ho già subito la vita troppe volte e troppo a lungo…il tempo di vendicarsi si avvicina ed avrò bisogno del gelido, confortante e caritatevole amore della mia amata Lady Morte.

Da un pò rimbalza nella mia testa un dubbio…siamo sicuri che esista il libero arbitrio?

Sono abituato a vivere, scegliere e sbagliare con la convinzione di avere il pieno controllo di ogni minima decisione…se non fosse così? Possibile che il mio percorso di vita, ciò che voglio, ciò che cerco e scelgo di fare faccia tutto parte di un percorso già tracciato? Che sia tutto prestabilito e non possa in alcun modo deviare dal mio “percorso narrativo”? Ho imparato ormai, anche a mie spese, che l’essere umano è probabilmente la specie vivente con la mente più difettosa che ci sia…violenze fisiche e verbali, autolesionismi (soprattutto mentali), tradimenti, autocommiserazione, il morboso desiderio di sottomettere chi abbiamo a fianco…la voglia che ti assale di mollare tutto e di aspettare impaziente l’abbraccio freddo di Lady Morte quando provi ad aprire il tuo cuore, esporre la parte più vulnerabile della tua anima e ricevi in cambio niente più che il gelo.

Se io ho veramente la libertà di scegliere qualsiasi cosa, dunque perché mi ritrovo costantemente a fronteggiare le stesse scelte sbagliate? Dovrei evolvermi, imparare dagli sbagli del passato e migliorare le decisioni future…eppure, nonostante sappia fare tesoro dei miei errori quegli sbagli continuo a farli…continuo ciclicamente ad imboccare la solita strada senza sfondo, ogni santa volta.

Aspetterò, sperando di trovare qualche risposta positiva, magari uno “snodo narrativo” che mi porti su qualche strada che non abbia fine. Sperando che arrivi prima dell’abbraccio di Lady Morte.