Roma e i "grillini" potrebbero appartenere ad una finzione filmica di felliniana memoria, ma anche sorrentiniana o magari pasoliniana.
Roma è roma, e lo affermo coll'ottica dell'ipotetico osservatore che non volge lo sguardo altrove quando la visuale diviene offuscata da immagini sgradite alla propria ideologia, in special modo partitica: specchio deformante, più o meno in maniera consapevole, della realtà viziata dal preconcetto.
Oggi è patimento quotidiano del sindaco Raggi lo sbrogliare...