La ricerca della nostra autenticità

Sono stata esclusa da una piattaforma social che si fregia d’essere contro la censura.

Io, profondamente attaccata alle tradizioni matriarcali della mia terra,  faccio un brutto impatto con il “political correct” che vorrebbe cambiare la mia testa, renderla più liquida, più gender, più LGBT. Insomma più emulsionata e più condizionata.

Ciò che dico fa ragionare, induce ad usare la memoria, a ricercare nel passato le ragioni del presente.

Ciò che dico induce a riflettere a non dare niente per scontato e a cercare sempre la versione autentica di noi stessi e di ciò che osserviamo.

Ad alcuni piace e ad altri non piace. Ma le imposizioni di chi vorrebbe cambiare la mia testa non piacciono a me. Che se ne facciano una ragione.

Giannina