Che andirivieni di Americani famosi, in Italia! Perchè? Siamo originali?

Da un po’ di tempo circola l’idea che l’Italia sia una sorta di laboratorio sperimentale. Un territorio nel quale praticare degli esperimenti di schiavizzazione programmata per testare, se questa forma di schiavizzazione si può applicare e può avere un futuro. Con la grande soddisfazione delle élite che vorrebbero governare il mondo.

Insomma, se passa con quelle teste dure di Italiani, passa ovunque. Giusta riflessione.

E se non passa?

Se non passa ci saranno come in ogni tempo e luogo: i fissati pazzi, profondamente immersi nella loro follia, che faranno di tutto e di più per inasprire l’azione di convincimento, applicando la politica del terrore, della velata minaccia e questi, io li ho già collocati nel contenitore dei dementi pieni di soldi, che sono destinati a morire di morte naturale: crepacuore per aver fallito, deterioramento per distacco totale dagli elementi naturali e dalla stessa natura umana oppure la giustizia si muove e qualcuno ci finisce in carcere.

Ma teniamo conto di un fattore molto importante, che l’élite è variegata, non ci sono solo i pazzi irreducibili, ci sono anche i camaleonti che cambiano colore a seconda dell’ambiente che si crea. Essi vogliono stare sempre sulla cresta dell’onda e quindi annusano l’aria e si spostano a seconda di come tira il vento. Se gestiscono dei social, hanno già annusato che l’élite dei pazzi è non fa più paura a nessuno ed è destinata a scomparire. Per i loro sporchi interessi, quindi, non sono più affidabili. D’altra parte, essi guadagnano dal flusso dell’informazione, dal numero degli utenti, non dalla qualità dell’informazione. Se nella rete transitano cazzate guadagnano, se nella rete transitano contenuti profondi guadagnano ugualmente.

Quindi serve l’immagine. L’immagine occorre con urgenza prima di essere bollati come amici dell’elite dei pazzi. Serve prima che quelle teste fantasiose di Italiani con le palle girate a dovere si creino la loro Internet , i loro social, la loro propaganda Italiaca che guarda caso piace a tutto il mondo come cultura perché è democratica, pacifica, salutistica, fantasiosa e persino allegra.

Bene carissimi camaleonti, non siamo nati ieri e anche questa vostra mossa era prevedibile. Se gli Italiani vogliono farsi la loro Internet se la fanno, per il piacere di togliersi dalle palle, un binario di comunicazione creatosi dalla guerra e per puro piacere creativo.

Se gli italiani vogliono crearsi nuove forme di comunicazione: nuovi social, nuove reti televisive, nuovi giornali on line, nuovi circoli culturali, artistici e letterali se li creano. Anzi se li stanno già creando. Il potere della creazione, non nasce da una costrizione, è intrinseco di quella razza, di quel DNA, di quella cultura. Se così non fosse non ci sarebbe più del 50 % del patrimonio artistico mondiale in Italia. Ma c’è da dire che l’arte, l’invenzione possono manifestarsi da una mente libera e da un’ambiente che accolga, apprezzi e che sia altrettanto libero. Perciò la reazione popolare è determinata non dalla mancanza di fantasia nelle eccellenze , ma piuttosto dall’ambiente che è compromesso per il loro concreto manifestarsi oltre ovviamente a tutte le altre costrizioni alla libertà della persona che sarebbero insopportabili.

Ci sono le elezioni in America nel prossimo anno e la campagna elettorale è già iniziata. Che cosa fanno i pazzi dell’élite? Cercano di tagliare le ali agli italiani, in modo che la vecchia combriccola dei degenerati possa sopravvivere. Che cosa fanno i camaleonti che vogliono sopravvivere a questa grande rivoluzione? Cominciano ad ingraziarsi il popolo di quel laboratorio di sperimentazione. Diciamo che si comportano come un nuovo reagente. Un reagente con questa etichetta: “io amigo, io non farti niente, io arrivare in pace, io amare molto Italia”. Se noi siamo cretini e ce la beviamo loro si portano a casa una nuova immagine e quindi sondaggi e vittoria. E possono dire trionfanti “Noi piacciamo all’Italia, l’Italia ci dice si; quindi, se dice si il laboratorio speciale dice si anche il resto del mondo.

Ecco cosa dice un’Italiana media, isolana della Sardegna che sono io: ” Prima ci mandiamo a cagare l’élite dei pazzi, e poi ci mandiamo a cagare i camaleonti e poi in casa nostra facciamo tutto il cavolo che ci pare e ci piace. Vi togliete tutti quanti dalle balle, vi fate i cazzi vostri e ci lasciate in pace. Se questo farci gli affari nostri come ci pare, é gradito ed è ammirato dal resto del mondo va bene, non ci dispiace essere copiati, anche se noi siamo e resteremo sempre nella storia: gli originali”.

Giannina Demelas