Sardegna: 1^ Edizione Premio Donna Lavoro

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Cagliari, 17 dicembre 2023 –“Donna e Lavoro” è il premio regionale istituito per la valorizzazione delle migliori esperienze di lavoro delle donne della Sardegna, parte integrante di un piano di interventi a supporto del lavoro femminile, con particolare attenzione ai temi della parità di genere, per la costruzione di un mercato del lavoro più equo in termini di opportunità di carriera, competitività e flessibilità, priorità trasversali per la promozione dell’empowerment femminile, il contrasto alla discriminazione di genere e il sostegno allo sviluppo e al miglioramento continuo dell’imprenditorialità femminile.

Sulle note del Coro femminile di Orani Marianna Bussalai, si è aperta la cerimonia di premiazione, che si è svolta a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, alla presenza dell’assessore regionale del Lavoro Ada Lai, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone e delle massime autorità civili, militari e religiose.

Ad aprire l’evento l’Assessore Lai. “Un premio per le donne che si sono distinte in Sardegna. La testimonianza di quanto sia importante il loro impegno, un simbolo dell’importanza del loro lavoro – ha detto Lai – La Regione Sardegna continuerà a sostenere la formazione e l’occupazione femminile, nei settori dell’istruzione e della ricerca, della cultura, del sociale, dell’imprenditoria e dell’economia identitaria. Un’occasione importante per dare valore e riconoscere la professionalità delle donne che contribuiscono, talvolta silenziosamente, alla crescita del Paese – ha sottolineato l’assessore – La valorizzazione e la condivisione delle migliori esperienze lavorative, professionali e imprenditoriali è uno stimolo per dare impulso al mercato del lavoro. Modelli, esempi ai quali ispirarsi.”

Quindici premi, suddivisi per categoria, per riconoscere l’eccellenza del lavoro femminile nei diversi ambiti del tessuto economico, sociale e culturale dell’Isola, realizzati dalla designer Mara Damiani, che nelle sue creazioni racconta il senso di appartenenza alla propria terra.

Donne che si sono distinte nel proprio lavoro in termini di professionalità, innovatività ed intraprendenza. Dalla ricerca alla sanità, dal mondo delle professioni alla cultura, dalle istituzioni al sociale. Il riconoscimento “Donna e Lavoro” dell’anno è stato conferito al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.

Per la categoria Istituzioni il premio è andato a Maria Alessandra Pelagatti, prima donna a guidare la Procura di Cagliari;

per il Sociale a Suor Anna Cogoni che gestisce l’Oasi di San Vincenzo, casa di accoglienza per bambini e ragazzi in difficoltà;

per la Didattica e Ricerca a Stella Piro Vernier, professoressa di analisi matematica all’università di Cagliari;

per la Sanità alla chirurga senologa Rita Nonnis dell’Aou di Sassari;

per il Turismo a Pasqua e Giovanna Palimodde, titolari dell’hotel-ristorante Su Gologone di Oliena (Nuoro);

per l’Editoria Network e comunicazione a Caterina Cosseddu, editrice di Telesardegna;

per l’Imprenditoria a Lucina Cellino, amministratrice delegata del Gruppo Cellino (farine e pasta);

per il Giornalismo alla responsabile della sede ANSA di Cagliari Roberta Celot;

per le Professioni all’ingegnera civile Maria Sias;

per la Scrittura all’autrice Cristina Caboni;

per l’Arte e Spettacolo all’attrice Lia Careddu;

per la Comunicazione Sociale alla giornalista de l’Unione Sarda e scrittrice Maria Francesca Chiappe;

per l’Artigianato alla tessitrice Wilda Scanu e

per l’Agroalimentare alle imprenditrici vitivinicole Luisa e Giulia Mura.

Infine tre riconoscimenti alla carriera per le esperte della Giuria, le giornaliste Carmina Conte (esperta in comunicazione) e Susi Ronchi (coordinatrice regionale Giulia giornaliste) e l’imprenditrice del settore florovivaistico Rosina Zuliani Sgaravatti.

“Il lavoro è l’inizio e la fine di tutto e lo dimostra il fatto che sia nell’articolo 1 della Costituzione italiana – ha affermato il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone – La storia, lontana nel tempo ma idealmente vicina, di Francesca Sanna Sulis a cui è intitolato questo premio è un esempio da ammirare e seguire perché dimostra quanto lavoro e politiche sociali siano strettamente legati e camminino di pari passo. Lo ricevo con la consapevolezza dell’urgenza di operare perché i talenti speciali delle donne, e delle giovani donne soprattutto, trovino spazi e modi per la giusta partecipazione e valorizzazione del loro potenziale nel mondo del lavoro. Lavoriamo, con un approccio di sistema, per far sì questo accada”.

La prima edizione del Premio “Donna e Lavoro”, istituita in attuazione di una delibera della Giunta regionale, recentemente adottata, è stata intestata a Francesca Sanna Sulis, imprenditrice, stilista e filantropa sarda, nata a Muravera nel 1716, nota per la sua attività imprenditoriale nel campo dell’agricoltura, del welfare e soprattutto dell’abbigliamento e della seta; una donna affermata tra le personalità più importanti della sua epoca, nonché sostenitrice delle donne e dei giovani nel campo delle conquiste sociali, didattiche e del lavoro.

Articolo Originale: https://www.regione.sardegna.it/notizie/premio-donna-e-lavoro-2023-l-assessore-lai-valorizzare-e-riconoscere-l-eccellenza-del-lavoro-e-delle-professionalita-delle-donne-della-sardegna

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Commento: E’ sicuramente una cosa carina, ma è il caso di dire, che hanno scoperto l’acqua calda. Le donne Sarde hanno sempre lavorato: in casa, nella fattoria, nei campi, negli allevamenti, nei negozi, nei laboratori artigianali, nelle scuole. Rientra nella normalissima educazione matriarcale sarda, che uomini e donne lavorino, anzi il termine spesso usato è:  “si fa quello che c’è da fare”

Magari non si è mai raggiunta un’equiparazione a livello di riconoscimenti, intesi come “titolarità” sotto il profilo formale. Ma dietro le quinte, nel posto di regia, la donna Sarda ha sempre svolto alla grande il suo ruolo.

Ancora oggi nelle botteghe, nei bar e nei ristoranti, troviamo il classico quadretto umoristico nel quale è scritto: ” Il titolare sono io, ma chi comanda è mia moglie”. 

Spero che questa prima edizione conservi il carattere tradizionale nei contenuti di lavoro femminile sotto il profilo sociale e filosofico, senza essere mai appesantito da altre propagande che vadano in conflittualità con la donna Sarda e in particolare con il Matriarcato Sardo. 

Il Matriarcato Sardo, non è mai andato in conflittualità con il maschile. Anzi è grazie agli insegnamento matriarcali, tramandati di generazione in generazione, che le madri e le sorelle, sono sempre state preziose alleate nel far brillare “Sa balentia” (il valore) degli uomini di casa di cui sono sempre state fiere.

Un concetto matriarcale antico, la valorizzazione de “Sa balentia” maschile che va a scontrarsi con il femminismo, e con tutte le propagande transgender, induzione all’omosessualità e LGTB.

Eppure è tanto semplice da capire, se sei già una donna forte mentalmente e spiritualmente, che te ne fai di un uomo debole? Niente.

E per uomo debole non si intende personaggio inventato, in teorie campate in aria. Bisogna sempre ragionare in termini pratici.

Che te ne fai di un padre debole? Niente. Che te ne fai di un fratello o di un cugino debole? Niente. Che te ne fai di un marito, o fidanzato o compagno o amico debole? Niente. Che te ne fai di un figlio debole? Niente. Che te ne fai di un collega o di un socio debole? Niente. Domandina finale: che te ne fai delle filosofie che indeboliscono l’uomo? Sempre… niente. La filosofia matriarcale ha una sua logica. Giannina Demelas

 

 

 

Sardegna: 1^ Edizione Premio Donna Lavoroultima modifica: 2024-01-04T23:41:09+01:00da GianninaDemelas

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