Mark Zuckerberg erige uno strano bunker sotterraneo alle Hawaii
La stampa ufficiale parla dei numerosi bunker costruiti dai più grandi miliardari del pianeta come Mark Zuckerberg di Meta o Jeff Bezos di Amazon, costruzioni monumentali costate centinaia di milioni di dollari in luoghi molto lontani dalle grandi città e popolazioni.
Perché questi multimiliardari vogliono rintanarsi come topi in costruzioni sotterranee molto importanti che fanno pensare che vi rimarranno a lungo? Di cosa hanno paura? Sembra chiaramente che si stiano preparando per terrificanti tempi apocalittici
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Commento: non si rintanano come topi perché si preparano terrificanti tempi apocalittici, ma piuttosto per pura ignoranza. Perché non sanno come funziona la coscienza collettiva. La coscienza collettiva è come un pianta formata da radici (la nostra storia), il tronco e i rami ( i principi fondamentali dell’umanità ) le foglie e i germogli (il popolo saggio e il popolo risvegliato).
Man mano che crescono i nuovi germogli la pianta è in grado di rigenerarsi tutta: dalla chioma alle radici e tutto si muove verso la vitalità e la complessiva prosperità della pianta.
Ma come in ogni rigenerazione ci saranno le atrofizzazioni, riguardano quelle parti che hanno preso sostanze nutrienti, sfruttandole, finché è stato possibile, ma non sono in grado di restituire altrettanto benessere a tutta la pianta. Poco alla volta saranno privati della linfa vitale, si atrofizzeranno sempre più fino a diventare ramo secco, che è la parte morta che cade e si trasforma un humus.
Questi miliardari, che si stanno rintanando, sono sentinati a fare i rami secchi. Non hanno bisogno di scappare da nessuno, perché la loro fine ce l’hanno addosso, e già dentro di loro e funziona come qualunque forma di auto distruzione. Si può scappare dagli altri, ma quel scappare dagli altri e anche scappare da una possibile via d’uscita, qualora ci fosse qualcosa da salvare. Da se stessi non si può scappare. Mai. Giannina Demelas