La musica che non si arrende al pensiero unico – Stefano Burbi – D’Incanto

StefanoBurbi

Qual è il ruolo dell’artista? Perché ci stanno disabituando al bello e cosa possiamo fare per sfuggire al pensiero unico? Perché ascoltare buona musica?

Ospite a D’Incanto Stefano Burbi. Abbiamo ascoltato alcune sue composizioni e “Never Surrender”, brano che fa parte dell’album “Il vaso di Pandora” di prossima uscita del maestro.

Video Link: https://www.youtube.com/watch?v=-Xv_PTbiHxk

By Rubrica D’Incanto a cura di Francesco Capo https://www.youtube.com/@francescocapo

Commento: La musica sinfonica, sopratutto se diretta dai nostri grandi maestri e Stefano Burbi lo è, ha il potere di entrare in modo armonico e assolutamente naturale in ogni nostra cellula.

Arriva una sensazione di beatitudine difficilmente paragonabile a qualcosa’altro. Ecco è quel “qualcos’altro” che mi fa diventare pioniere e mi spinge ad esplorare in lungo e in largo in ogni genere musicale.

Gli attuali compositori, maestri,  musicisti e cantanti, hanno il potenziale per diventare i classici di domani? Il gusto del bello, la creazione musicale con la “C” Maiuscola, che non imita nessuno ma che è originale, nuova, in perfetta armonia con ciò che ora siamo, esiste? Potrebbe esserci?

Io attualmente faccio questa ricerca, senza alcun pregiudizio, senza seguire alcuno schema o classificazione, mi lascio guidare dalla mia percezione e talvolta dal confronto con gli artisti ne viene fuori un diverso modo di vedere e di sentire.

Mi sono data una spiegazione. Secondo me è un po come, quando si seminala terra. La creazione musicale,  fatta di suoni e di voci, escono dal compositore, dal cantante, dal musicista, o dal maestro, come sua idea, come suo messaggio.

Ma è come se fosse un seme,  che germoglia e diventa una meravigliosa pianta quando incontra la sensibilità, la comprensione e l’assimilazione di chi ascolta.

E’ proprio dell’ascoltatore che avviene l’ incontro del messaggio dell’artista con l’accoglienza in quell’anima che attendeva quel messaggio.

E’ in quel preciso istante che nasce la “gestazione” dell’opera nella sua grandiosità. Proprio quando quella musica viene, mangiata, annusata, respirata avviene… la magia.

E’ proprio allora che si sprigionano le sensazioni che ti fanno dire: ” Si, grazie, mi hai donato la tua preziosa essenza e questo mi rende felice”. Giannina Demelas

 

 

 

La musica che non si arrende al pensiero unico – Stefano Burbi – D’Incantoultima modifica: 2024-01-19T14:43:36+01:00da GianninaDemelas

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