Meglio andare a cavallo. Embè…non siamo mica fuori di …tesla!

donna a cavallo

 

Definiscono noi Sardi “arretrati”, perché per spostarci nei luoghi impervi usiamo ancora il cavallo e l’asino. Comunque, noi in Sardegna o a piedi o a cavallo arriviamo sempre dove dobbiamo arrivare. Una cosa è sicura: i nostri asini e i nostri cavalli hanno sempre le “batterie” cariche.

Ma osserviamo un “continentale”, alle prese con il suo mezzo di trasporto. Poiché crede di essere “evoluto” e soprattutto “moderno” per spostarsi in montagna usa una TESLA.

Solo per questa scelta, il nostri asini sardi e i nostri puro sangue angloarabi, se la stanno sghignazzando a tutto nitrire.

Comunque il continentale rimane “impantanato” in mezzo alla strada e quindi pensando che ci vogliano le catene, le piazza sulle ruote.

Ora… ragioniamo un attimino.  Le catene dove si devono mettere? Si mettono dove le ruote hanno forza motrice, quindi dove c’è la “trazione” e ma questo continentale in narrativa, le mette cosi, non con la ragione ma con il “sentimento passeggiero”.

Poi si siede in macchina e prova. Oh…ma se stai provando almeno affacciati al finestrino e guarda per vedere dove stanno girando le ruote. Macchè! Lui è moderno e guarda avanti, non le interessa come girano le ruote.

Comunque, giusto per farci un’idea sulla cultura moderna dei trasporti, sapete di chi stiamo parlando?

Stiamo parlando niente po’  po’ di meno che…del Ministro dei Trasporti Italiano: Matteo Salvini.

Non ci credete? Azz…altro che balle! Proprio lui è!!!

Guardate questo video:  https://t.me/liberaespressione/9507

Oja… se Matteo Salvini viene in Sardegna,  i nostri cavalli, lo accolgono a coda alzata. Cosa vuol dire? Che ti vogliono tirare un morso oppure che ti vogliono cagare!

Giannina Demelas

Foto in copertina:  https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid0aAV2fP4cnJXdxhDP5BDQedpGuME2CnmLqRgzg4ZCpQTMNA92vLsKbyFgdkLfUvTwl&id=485662141803810

Meglio andare a cavallo. Embè…non siamo mica fuori di …tesla!ultima modifica: 2024-01-23T22:46:24+01:00da GianninaDemelas

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