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Protezione delle razze autoctone in via di estinzione. E le etnie umane?


  Ripropongo l'articolo che pubblicai il 30 Agosto 2023 su Sfero, il social che mi ha inibito l'account. Evidentemente la verità fa male a molta gente. (https://sfero.me/article/protezione-razze-autoctone-via-estinzione-etnie?)

In tutti i luoghi in cui si ha a cuore la protezione della biodiversità, si prendono delle misure idonee. Misure mirate alla protezione delle razze autoctone nella fauna e delle varietà autoctone nella flora.

In Sardegna esistono delle misure PSR (Piano di Sviluppo Rurale) atte a incentivare gli agricoltori ad andare in questa direzione. Ma ci sono anche altri apparati ed enti Regionali che seguono questa tutela: il CNR, Agris, Laore, ARGEA, i CAA, l’Ente Forestale. A questi , di cui ho citato i più rappresentativi si aggiungono tutte le varie associazioni private, i professioni Agronomi, Periti Agrari e Agrotecnici e soprattutto gli agricoltori che sono gli attori principali della tutela della biodiversità. Io sono nata dentro un’azienda agricola, negli alloggi adibiti ai lavoratori e dalla nascita ad oggi vivo dentro l’ambiente agricolo. Occupandomi da più di 20 di consulenza in ambito agricolo, la questione biodiversità io la vivo in pieno: fisicamente, mentalmente e spiritualmente. La prima cosa che consiglio a chi acquista un terreno abbandonato o comunque semi-selvatico è: "Identifica le varietà autoctone e censiscile. Vedi in che modo possono darti un reddito nel minor tempo possibile e al minor costo: con innesti, leggere potature, vendita delle piantine piccole autoctone. Sfrutta le bellezza del posto e rendila fruibile senza rovinarla, per ricerca, sport, moda, turismo ecc." Ora io dico, come si fa a proteggere le razze e le varietà che esistono nel mondo animale e andare completamente contro corrente per le razze umane? All'inizio degli anni ’70 del Novecento diversi ricercatori, fra cui il genetista statunitense Richard Lewontin, decisero di studiare il DNA di 7 “razze”: 1) i caucasici (gli abitanti affacciati sul Mediterraneo, comprendendo anche i cittadini del Nord Europa); 2) gli africani sub-sahariani (tutta l’Africa ad esclusione degli abitanti del nord Africa); 3)i mongolidi (Asia orientale); 4) le popolazioni del Sud-est asiatico; 5)gli aborigeni australiani; 6)le popolazioni dell’Oceania (oceanici); 7) i nativi delle Americhe (amerindi). Riferendosi alla specie umana, si preferisce ormai non parlare più di razze ma di popolazioni o di etnie, intendendo con il termine popolazioni gruppi di individui che occupano un’area geografica precisa e con il termine più gergale etnie gruppi di persone con lingua, tradizioni, cultura, religione, stili di vita comuni e con antenati che, almeno alle origini, abitavano in uno stesso territorio. La biodiversità va protetta e tutelata,  sempre, non esiste che si faccia per le piante e per gli animali e si vada completamente al contrario per gli esseri umani. Dalla biodiversità scaturiscono le idee, la creazione, il rispetto fra le persone e il loro diverso modo di pensare e di vivere. Il globalismo non è mai esistito e non esisterà mai. La  prevaricazione di alcuni a discapito di altri basata sul denaro che oltre tutto non deriva da genuina produzione e quindi da intelligenza umana, ma da carta stampata a manovella, ha a condotto ai disastri che sono sotto gli occhi di qualunque cittadino del mondo. Io sono Sarda e la mia è una piccola etnia. Io la mia etnia Sarda, la difendo con le unghie e con i denti, non me ne frega di niente e di nessuno. A chi mi dice razzista o sardista io rispondo: " ignorante cronico" e appartenendo ad una cultura che parte dalla Preistoria fino ad arrivare ai giorni nostri, lo dico a pieno titolo che è ignorante cronico. Peggio per chi si fa infinocchiare dalle idee moderne del caxxo. Il denaro può comprare molte cose ma Madre Natura non è mai stata in vendita. Giannina Demelas