Il grande disagio fisico, psicologico e spirituale che stiamo vivendo, di cui abbiamo consapevolezza, ci porta come reazione umana ad un primo esame. L’esame di noi stessi.
Noi come se fossimo una macchina potentissima e complessa, che è stata attaccata su più fronti. Auto esaminarsi con assoluta obbiettività è indispensabile. Un Check-up fisico completo è il punto di partenza.
Ci serve capire quali lesioni abbiamo, per ripararle prontamente prima che peggiorino e allo stesso tempo ci serve capire quali ostacoli ormai superati hanno reso quella parte del nostro corpo ancora più potente perché rinnovata.
Alla domanda: “Come sto?” dobbiamo essere in grado di rispondere con spietata sincerità e onestà. Una tappa e un passaggio indispensabile per poter passare ad uno stadio successivo.
Ci sono persone che questo problema non ce l’hanno in quanto hanno sempre curato l’aspetto fisico focalizzando l’attenzione su questo: sia dal punto di vista estetico che salutistico. Hanno scoperto la ricetta della felicità? Secondo me hanno solo curato il contenitore, la scatola che contiene mente e spirito, trascurando ovviamente sia mente che spirito, alla quale prima o poi dovranno dedicare le dovute attenzioni. Alla domanda: “Come sto?”, dovranno inesorabilmente rispondere: “Mi sento vuoto di contenuti”.
Le tre cose sono importantissime e non esiste che un elemento abbia prevalenza o priorità sull’altro. Anche se i punti di partenza in questa vita sono diversi, i punti di arrivo per avere piena consapevolezza sono gli stessi: allineamento e armonia di corpo mente e spirito, ognuno dei quali deve stare nel suo stato ottimale.
Chi ha puntato sulle sue energie mentali e spirituali, lo ha fatto, per realizzare delle passioni mentali o spirituali o per difendere quelle passioni da ostacoli che ne impedivano la realizzazione. E ha dovuto per forza trascurare il suo “contenitore”.
Ora quel preziosissimo contenitore si rivela una straordinaria mappa per capire meglio i percorsi intrapresi e per adottare le modifiche che ci consentono di percorrere veramente la nostra strada, nella nostra completa interezza. Buon bilancio consuntivo a tutti.
Giannina Demelas
