…SE GLI UNICI CHE SI RIBELLANO VERAMENTE SI FERMANO… COSA RIMANE?

Prendo spunto da questa scritta per esternate una riflessione a me cara.

Si dice sempre:  “a mali estremi, estremi rimedi”. Si ma,  ce lo chiediamo, ogni tanto, come siamo arrivati a questi estremi? Qualunque forza avanza se la fai avanzare. Qualunque dittatura si manifesta se si consente la manifestazione.

Purtroppo, l’uomo è un animale stupido che non impara da chi lo ha preceduto e nemmeno dal suo istinto.

Quando la dittatura si manifesta in tutta la sua oppressione, ecco che insorgono anche le ribellioni così è sempre stato e sempre sarà, per tutti coloro che, per avere la saggezza, hanno bisogno di prendere la rincorsa e battere con violenza la testa contro il muro.

Esistono esseri umani che hanno rispetto di se stessi e per gli altri da quando nascono a quando muoiono e non si estinguono mai perché lo imparano e lo insegnano di generazione in generazione.

Se questa piccola minoranza fosse molto più numerosa, non ci sarebbe bisogno di censure, di scritte, o di muri da usare come lavagne.

Stringe il cuore dirlo, ma per il rispetto dell’onestà, occorre mettere nel giusto osservatorio che non esiste torturatore, se non c’è un torturato, non esiste manipolatore se non c’è un manipolato, non esiste un oppressore se non esiste un oppresso.

Entrambi, volontariamente, chi danneggiando, chi subendo, portano avanti un comune progetto distruttore dell’umanità. Entrambi, quando si arriverà all’estremo della sopportazione, si combatteranno a vicenda.

Chi non ha mai fatto parte ne di una categoria, ne dell’altra, mantenendo la propria indistruttibile fermezza, semplicemente osserva che la terra si purifichi di ambedue e che l’istinto e la saggezza rimanga per animare i superstiti. Giannina Demelas