IL CONGRESSO MINACCIA LA CPI SUI MANDATI DI ARRESTO CONTRO ISRAELE

CPI

La Corte Penale Internazionale è stata avvertita dai membri del Congresso di entrambi i partiti che i mandati di arresto per alti funzionari israeliani saranno accolti con ritorsioni da parte degli Stati Uniti – e una legislazione in tal senso è già in lavorazione, ha appreso Axios.

Perché è importante: Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato al punto di sollecitare il presidente Biden a intervenire per aiutare a prevenire i mandati, ha riferito Barak Ravid di Axios.

  • La CPI ha indagato sulle accuse di crimini di guerra contro l’esercito israeliano e i gruppi di miliziani palestinesi risalenti al 2014.
  • La Casa Bianca ha rifiutato di commentare la telefonata di Netanyahu con Biden, ma ha detto che “la CPI non ha giurisdizione in questa situazione e non sosteniamo la sua indagine”.

Alla guida delle notizie: Il presidente della Camera Mike Johnson (R-La.) ha rilasciato una dichiarazione lunedì definendo i mandati segnalati “vergognosi” e “illegali”.

  • “Se non contestata dall’amministrazione Biden, la CPI potrebbe creare e assumere un potere senza precedenti per emettere mandati di arresto contro leader politici americani, diplomatici americani e personale militare americano”, ha detto Johnson.
  • Johnson ha chiesto all’amministrazione Biden di “chiedere immediatamente e inequivocabilmente che la CPI si dimetta” e “usi ogni strumento disponibile per prevenire un tale abominio”.
  • L’oratore si unisce a diversi legislatori repubblicani che hanno duramente criticato la CPI negli ultimi giorni.

Cosa stiamo sentendo: Un membro repubblicano della Camera ha detto ad Axios che c’è già una legislazione in fase di stesura per rispondere a eventuali mandati.

  • Il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Michael McCaul (R-Texas) ha detto ad Axios che si aspetta una versione della Camera del senatore Tom Cotton (R-Ark.) disegno di legge per sanzionare i funzionari della CPI coinvolti nelle indagini sugli Stati Uniti e sui suoi alleati, ma ha aggiunto: “Speriamo che non si arrivi a questo”.
  • Il deputato Brad Sherman (D-California) ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero “pensare se rimanere firmatari” dello Statuto di Roma, il trattato che ha istituito la CPI.
  • “Dobbiamo pensare a parlare con alcuni dei paesi che hanno ratificato [il trattato] per sapere se vogliono sostenere l’organizzazione”, ha aggiunto.

Ingrandire: Non sono solo i repubblicani a scagliarsi contro la CPI e ad avvertire la CPI che i mandati potrebbero essere accolti con una risposta legislativa.

  • Il deputato Ritchie Torres (D-N.Y.) e il senatore John Fetterman (D-Pa.) hanno entrambi criticato i mandati riportati, con Torres che ha chiesto “forti conseguenze sia dal Congresso che dal Presidente”.
  • “So che il Congresso garantirà le conseguenze per una decisione così assurda”, ha detto Sherman in un post su X.
  • Un portavoce della CPI non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

L’altra faccia della medaglia: “La CPI è un organismo indipendente, e deve procedere con ciò che deve fare”, ha detto il presidente del Progressive Caucus Pramila Jayapal (D-Washington), una voce critica di Israele.

  • Il deputato Mark Pocan (D-Wisc.), un altro critico progressista di Israele, ha detto che “non è una questione per il Congresso dire loro cosa fare”.

Tra le righe: Diversi legislatori democratici che sono stati critici nei confronti di Israele hanno detto che credono che sia prematuro valutare i potenziali mandati prima che vengano svelati.

  • “Perché non vediamo cosa succede, e poi possiamo valutare in base a ciò che viene fuori”, ha detto ad Axios il deputato Jim McGovern (D-Mass.).
  • Il deputato Dan Kildee (Democratico del Michigan) ha detto di avere “preoccupazioni per la prosecuzione della guerra”, ma “è sempre una buona idea conoscere i fatti prima di esprimere un giudizio”.

Nota dell’editore: Questo articolo è stato aggiornato con ulteriori segnalazioni.

Articolo Originale: https://www.axios.com/2024/04/29/icc-congress-netanyahu-israel-gaza

By: https://www.axios.com/

Commento di Giubbe Rosse Italia: (https://t.me/rossobruni/39575 )

Signore e signori, la storia sta passando sotto i vostri occhi.

Il famoso “ordine mondiale basato su regole” si palesa finalmente per ciò che è. Istituzioni come l’ONU e la Corte Penale Internazionale, esistite finora essenzialmente come base giuridica e morale per giustificare la supremazia degli Stati Uniti, vengono messe pesantemente in discussione dagli Stati Uniti stessi nel momento in cui esse rischiano di compromettere la supremazia americana.

Il ramo su cui gli USA sono rimasti seduti per decenni si sta spezzando. Se gli USA si piegano alla CPI, accettano di fatto l’ascesa del Sud del mondo a soggetto politico globale con cui dover fare i conti e ammettono, implicitamente, che l’ordine unilaterale da loro guidato finora è finito.

Se delegittimano la CPI, compromettono la credibilità di una delle poche istituzioni internazionali riconosciute da quasi tutti i paesi e spezzano anche così l’unilateralismo.Comunque la si giri, è la fine di un’epoca. D’ora in poi, o con gli USA o contro gli USA, questo è il succo. Il rocchetto della storia si sta dipanando sotto i vostri occhi. Prendete nota.

Commento mio: preso nota carissimi, assistiamo al grande gioco del ragno che rimane intrappolato nella sua stessa rete.

 Con CPI che fa giustizia il cuneo con una bella punta di diamante inizia ad entrare inesorabilmente dentro la carne di chi pensava di essere inattaccabile e immortale.

 Senza CPI, si crea la formula inversa e cioè un’enorme coalizione mondiale che identifica l’origine del male e lo accerchia per disintegrarlo.

L’energia della coscienza collettiva gioca sempre e in ogni caso per placare la sete di giustizia dei popoli. Giannina Demelas

 

 

IL CONGRESSO MINACCIA LA CPI SUI MANDATI DI ARRESTO CONTRO ISRAELEultima modifica: 2024-05-03T14:40:29+02:00da GianninaDemelas

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