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IL CONGRESSO MINACCIA LA CPI SUI MANDATI DI ARRESTO CONTRO ISRAELE


La Corte Penale Internazionale è stata avvertita dai membri del Congresso di entrambi i partiti che i mandati di arresto per alti funzionari israeliani saranno accolti con ritorsioni da parte degli Stati Uniti – e una legislazione in tal senso è già in lavorazione, ha appreso Axios. Perché è importante: Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato al punto di sollecitare il presidente Biden a intervenire per aiutare a prevenire i mandati, ha riferito Barak Ravid di Axios. Alla guida delle notizie: Il presidente della Camera Mike Johnson (R-La.) ha rilasciato una dichiarazione lunedì definendo i mandati segnalati "vergognosi" e "illegali". Cosa stiamo sentendo: Un membro repubblicano della Camera ha detto ad Axios che c'è già una legislazione in fase di stesura per rispondere a eventuali mandati. Ingrandire: Non sono solo i repubblicani a scagliarsi contro la CPI e ad avvertire la CPI che i mandati potrebbero essere accolti con una risposta legislativa.
L'altra faccia della medaglia: "La CPI è un organismo indipendente, e deve procedere con ciò che deve fare", ha detto il presidente del Progressive Caucus Pramila Jayapal (D-Washington), una voce critica di Israele. Tra le righe: Diversi legislatori democratici che sono stati critici nei confronti di Israele hanno detto che credono che sia prematuro valutare i potenziali mandati prima che vengano svelati. Nota dell'editore: Questo articolo è stato aggiornato con ulteriori segnalazioni. Articolo Originale: https://www.axios.com/2024/04/29/icc-congress-netanyahu-israel-gaza By: https://www.axios.com/ Commento di Giubbe Rosse Italia: (https://t.me/rossobruni/39575 )

Signore e signori, la storia sta passando sotto i vostri occhi.

Il famoso "ordine mondiale basato su regole" si palesa finalmente per ciò che è. Istituzioni come l'ONU e la Corte Penale Internazionale, esistite finora essenzialmente come base giuridica e morale per giustificare la supremazia degli Stati Uniti, vengono messe pesantemente in discussione dagli Stati Uniti stessi nel momento in cui esse rischiano di compromettere la supremazia americana.

Il ramo su cui gli USA sono rimasti seduti per decenni si sta spezzando. Se gli USA si piegano alla CPI, accettano di fatto l'ascesa del Sud del mondo a soggetto politico globale con cui dover fare i conti e ammettono, implicitamente, che l'ordine unilaterale da loro guidato finora è finito.

Se delegittimano la CPI, compromettono la credibilità di una delle poche istituzioni internazionali riconosciute da quasi tutti i paesi e spezzano anche così l'unilateralismo.Comunque la si giri, è la fine di un'epoca. D'ora in poi, o con gli USA o contro gli USA, questo è il succo. Il rocchetto della storia si sta dipanando sotto i vostri occhi. Prendete nota.

Commento mio: preso nota carissimi, assistiamo al grande gioco del ragno che rimane intrappolato nella sua stessa rete.  Con CPI che fa giustizia il cuneo con una bella punta di diamante inizia ad entrare inesorabilmente dentro la carne di chi pensava di essere inattaccabile e immortale.  Senza CPI, si crea la formula inversa e cioè un'enorme coalizione mondiale che identifica l'origine del male e lo accerchia per disintegrarlo. L’energia della coscienza collettiva gioca sempre e in ogni caso per placare la sete di giustizia dei popoli. Giannina Demelas