ORBAN SULL’UCRAINA: L’EUROPA STA GIOCANDO CON IL FUOCO

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By Il Fatto del Giorno IV: https://www.youtube.com/@ilfattodelgiorno2023

Commento: No, Orban. Solo i politici, che ormai hanno perso la credibilità,  stanno giocando con il fuoco. La pressione della coscienza collettiva è molto alta, il coinvolgimento dei civili a disobbedire è intenso.

Quanto ci impiegherà a oltrepassare le divise, banale barriera in tessuto, per arrivare alla persona che sta dentro la divisa e che è come tutti i civili,  un essere umano che vive, ha dei sentimenti e ragiona?

Quanto ci impiegheranno i militari di ogni Nazione per capire che hanno giurato di fare il loro dovere per la Patria di ciascun territorio di appartenenza e che sono stati raggirati, e mandati al massacro dai loro governi?

Questo germoglio è già dentro la parte più remota degli animi, ha tutti gli elementi per sopportare tutte le avversità e giunta al culmine, emergerà.

Questo succede perché l’anima, che sta dentro quel corpo si manifesta nell’esatto momento e in modo assolutamente sincronizzato con l’Universo e con la coscienza collettiva.

Tutti coloro che sono consapevoli di questo cambiamento non si stupiranno affatto. Saranno storditi e demoliti solo coloro che nell’AMORE INCONDIZIONATO, non ci hanno mai creduto e hanno attinto energia dall’odio.

Odio che è stato fomentato, alimentato in tutti i modi per la sopravvivenza di una minoranza che vuole prevaricare sugli altri.  Nel momento in cui questa energia prodotta dall’odio, diventa sempre più debole perché non si riesce più ad alimentarla, questa minoranza perde lucidità mentale, comincia a commettere “errori” a se stessa inspiegabili. Non è il futuro, ci siamo già dentro. Chi è privato dal suo “nutrimento”, in un crescendo emotivo, dall’arroganza passa alla paura e dalla paura al panico.

E non si può fare niente, quando si ha paura persino della propria ombra. Il nemico non è fuori, ma è già dentro. Un nemico spietato che divora le cellule. Solo allora si capisce, quali scelte sbagliate conducono alla “inesistenza”, per lasciare spazio un bene più grande.

Quel bene più grande al quale, a tuo discapito e solo a tuo discapito, non hai mai creduto. Giannina Demelas