Padmalotus di Nibiru

Quando ti capitano le cose giuste al momento giusto. Sono reduce da una bruttissima influenza durata più di una settimana con forti sintomi: nausea, dolori muscolari, molta spossatezza, il torace scosso continuamente dalla tosse, il naso chiuso, difficoltà a respirare, alternanza di brividi di freddo e sudate per il caldo. Dopo 10 giorni di questo tormento, finalmente riesco ad avere un po’ di energia, mi rimangono tosse e raffreddore e la sensazione che ti sia passato un treno sopra.

Sentivo il bisogno di qualcosa di forte, che mi scrollasse di dosso la sofferenza subita e l’ho trovato.

Una notifica che non avevo notato da un canale You Tube, si tratta di un album di ben 9 anni fa, ma che io non conoscevo. Io mi sono registrata a questo canale: Nibiru, dopo aver ascoltato “Anamorphosis” che mi è piaciuto veramente tanto e a cui ho dedicato un mio articolo: https://blog.libero.it/wp/ammentosefaeddosdemundu/2024/03/24/anamorphosis-dei-nibiru/

Io credo molto alle sincronie, anzi tutta la mia esistenza è una sincronia, sia nel bene che nel male.

Comunque, avevo bisogno di un” qualcosa” di indefinito e quel qualcosa è arrivato puntuale e sincronizzato: Padmalotus. La cover fa schifo, ma non me ne frega niente, si sa che scelgono queste cove stile “pauroso” che con i contenuti che ci sono dentro non ci azzeccano per niente. O comunque non ci azzeccano con chi si gode i suoni allo stato puro.

Le filosofie cretine di fantasmi, fatte per creare emozioni di paura, mi fanno semplicemente ridere. Oltre ad avere un’ottima memoria relazionata a questa vita, ho ricordi di inter-vita e di  mie precedenti vite, perciò, il fantasma per chi lo capisce è uno spirito che si deve incarnare, cosi semplice da essere banale.

Cito questa cosa perché nel secondo brano dell’album c’è questa roba parlata di cui avrei fatto volentieri a meno, ma me la sopporto perché tutto il resto è bellissimo. E quindi butto via questa cover schifosa e le faccio indossare un abito raffinato, degno del prezioso contenuto: una fantasia di colori in movimento dell’artista Roman de Giuly : “Perfect Sky”. (https://www.youtube.com/@RomanDeGiuli)

Gli artisti che creano la musica, queste cose non le possono capire, vivono nel loro “recinto” definito dai generi musicali e in base a questo creano “il vestito” o cover. Chi ascolta in quel recinto non ci entra e si gode i suoni in assoluta libertà e con la stessa libertà, si sceglie l’abito giusto per ciò che con le sua percezione ha “sentito”.

Di solito ascolto la musica mentre faccio qualcos’altro: cammino, lavoro, ballo, faccio esercizi,  rifletto, mi rilasso. La musica rende più armonico e gradevole ciò che faccio.

Con la musica dei Nibiru, così non può essere. Se ascolti non puoi fare nient’altro. E’ un rapporto esclusivo. Un rapporto benefico come una terapia. La sensazione fisica dentro il cervello e che ci siano una miriade di micro-spazzole rotati che svolgono un’azione di pulizia e rivitalizzazione e mentre accade è piacevolissimo, ma c’è un’altra cosa che interviene nei suoni musicali: la voce.

La voce rilascia, dentro la testa, una sensazione tipo grattino solleticoso che fa ridere. Insomma, nell’insieme come lo potrei definire? Massaggio cerebrale con solletico mi sembra il termine giusto. Ma immaginiamo che questo massaggio cerebrale con solletico sia molto fantasioso, che cambia continuamente offrendoti sensazioni diverse. Si sente dentro la testa: un po striscia, un po graffia, un pò spazzola, un po’ percuote, un po picchietta. Ma tutto molto molto gradevole. Ah… ci voleva proprio.

Se devo fare una similitudine e come se vai a farti dei trattamenti curativi o dei  massaggi e sai che chi li fa è il top. Se ti chiede “cosa  desidera?” le rispondi : “ hai carta bianca, fammi tutto quello che vuoi”. Giannina Demelas

Buon ascolto: Padmalotus – YouTube