ammentos e faeddos de mundu

Olimpiadi - L'idiozia ha fatto un altro centro!


29/07/2024 di Antonio Scali per The Post Internazionale Cacciato dalla squadra di Eurosport lo storico commentatore inglese Bob Ballard, a seguito di una battuta sessista che non è passata inosservata. Vittime del commento sono state le nuotatrici australiane vincitrici dell’oro nella staffetta 4×100 stile libero. Nella diretta di sabato sera Bob Ballard aveva ironizzato sul quartetto che indugiava nei saluti al pubblico prima di raggiungere il podio per la premiazione: “Si staranno dando l’ultimo ritocco, lo sapete come sono le donne…se ne stanno in giro, a rifarsi il trucco”. Una battuta che ha scatenato inevitabili polemiche sui social. Tanto che Ballard è stato rimosso dal suo incarico, come ha fatto sapere Eurosport. La co-commentatrice e campionessa britannica di nuoto Lizzie Simmonds, che fa parte della trasmissione come talent, ha bollato come “vergognose” le parole del collega. Dagli Anni 80 Ballard è uno dei più famosi telecronisti inglesi per nuoto e tuffi e in passato ha lavorato anche per la Bbc. “Durante un momento della copertura di Eurosport ieri sera, il commentatore Bob Ballard ha fatto un commento inappropriato. A tal fine, è stato rimosso dal nostro elenco di telecronisti con effetto immediato”, ha comunicato l’emittente. Per ora nessun commento da parte del diretto interessato. Articolo Originale: https://www.tpi.it/sport/sapete-come-sono-le-donne-licenziato-commentatore-eurosport-olimpiadi-202407291118618/ By https://www.tpi.it/ Commento: Nelle ragioni di questo licenziamento,  non solo non si contempla la libertà di espressione, ma non è nemmeno contemplata la normale sintassi di dialogo. La finalità del pensiero unico è incrementare l’odio tra i sessi. Un cervello evoluto di Donna e un cervello evoluto di Uomo, messi insieme, in qualsiasi attività della vita, sono una superpotenza mentale e spirituale in grado di demolire molte, molte stronzate che ci circondano. Questo fa troppa paura ai gravemente limitati di intuito, di razionalità e di sensibilità che vorrebbero imporre a tutti i costi la loro mentalità deforme. Purtroppo, c'è chi abbocca nella trappola e non comprende che si tratta di odio innescato di proposito, come un veleno, e non di realtà concreta.  Dalla mia esperienza personale, ho dedotto che le persone ideali per questo genere di condizionamento e strumentalizzazione, sia uomini che donne, sono coloro che hanno subito una lesione profonda a livello psicologico o anche spirituale, se si tratta di ferita da una precedente esistenza. Analizzare il dolore subito implica un grande coraggio e capacità di introspezione e non tutti riescono a crearsi questi preziosi strumenti. Pertanto, sono facili prede del pensiero unico, coloro che hanno subito un danno e provano un grande odio, sia verso la persona che lo ha causato, ma soprattutto verso sé stessi per non averlo saputo prevedere o evitare. Finché si permane in questa fase senza alcuna interferenza esterna, il soggetto interessato arriva per entropia al vertice della sofferenza con l’apice della conflittualità interiore. Poiché lo spirito di sopravvivenza prevale su ogni cosa, si trova il coraggio di affrontare il problema perché non c’è altra via d’uscita. In questo modo il problema si risolve alla radice, matura la consapevolezza che si tratta solo di esperienza. L’esperienza diventa a sua volta strumento prezioso per altre esperienze. Ma se prima che questo accada, si innesca il veleno del pensiero unico, ecco che si offre al soggetto interessato un facile palliativo,  un’alternativa: quella di odiare tutto il genere maschile o femminile. Quindi assistiamo alle tipiche espressioni, che sentiamo spesso nella vita quotidiana: “tutte le donne sono puttane” , “tutti gli uomini sono traditori”, “ le donne sono stronze”, “gli uomini sono eterni bambini” eccetera eccetera. Che cosa è successo? Che il pensiero unico non solo ha impedito alla persona interessata di guarire in modo corretto la propria ferita, mentale o spirituale, ma l’ha trasformata in un suo paladino. Quindi quel soggetto, uomo o donna, come un soldatino obbediente e cretino continuerà a sponsorizzare a spada tratta il pensiero unico e vivrà fino alla fine dei suoi giorni senza risolvere il problema e attirandosi l’antipatia e la pietà di coloro che osservano. I quali, non avendo niente a che fare con il suo problema, sono attaccati ingiustamente. Solo chi ne ha consapevolezza riconosce questa fragilità e lo considera debole e incapace di camminare con le sue gambette. Giannina Demelas