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Bianca Atzei, l'incursione del figlio Noa sul palco durante il concerto commuove: «Non mi è mai successo qualcosa di più bello»


Il piccolo è andato incontro alla mamma con le braccia aperte e lei non ha potuto non abbracciarlo a sua volta e farlo sedere sulle sue gambe

Bianca Atzei è tornata a cantare sul palco con la sua voce sempre originale e riconoscibile che fa sognare. Ieri sera, però, è stata una serata speciale che non dimenticherà mai perché il suo piccolo Noa, suo figlio di un anno e mezzo nato dall’amore con la iena Stefano Corti, è salito sul palco dove si stava esibendo, per salutarla e abbracciarla. Il piccolo è andato incontro alla mamma con le braccia aperte e lei non ha potuto non abbracciarlo a sua volta e farlo sedere sulle sue gambe, continuando poi il concerto, mentre con la mano libera dal microfono accarezzava la testolina bionda del figlio.

La reazione di mamma Bianca

«Non mi è mai successo qualcosa di più bello», ha commentato mamma Bianca Atzei che ha condiviso il dolcissimo momento in cui il figlio Noa l’ha raggiunta sul palco per poterla abbracciare. «Per la prima volta sei salito sul palco con mamma e mi hai fatto provare la cosa più potente che possa esistere», continua la cantante. «Il bene che mi fai è immenso e io son pronta a darti tutto l’amore che ho dentro». Il pubblico si è commosso di fronte a tutta questa dolcezza e ha applaudito ancora più forte di fronte alla sorpresa del piccolo non che non ha capito che cosa stava succedendo. Articolo originale e video: https://www.leggo.it/gossip/news/bianca_atzei_incursione_palco_figlio_noa_oggi_22_8_2024-8310431.html?refresh_ce di Dajana Mrukku per leggo.it:  https://www.leggo.it/ Commento: La canzone che canta Bianca Atzei, "Non potho reposare", è un canto simbolico dell'antica tradizione sarda. Per comprenderne il profondo significato, bisogna ricordare che le donne soprattutto nella parte interna di montagna, della Sardegna restavano sole per diversi mesi all'anno nella stagione fredda. Gli uomini andavano lontano, con le loro greggi, nei luoghi di pianura. Ricordiamo anche il periodo della prima guerra mondiale in cui i Sardi sono stati impegnati in battaglia per lunghi periodi senza rientrare a casa. E ancora il periodo dell'emigrazione all'estero e al nord d'Italia. Donne sole a badare ai figli, al lavoro, alla casa, all'amministrazione. Uomini soli, lontani da casa e dalla famiglia, in luoghi lontani, sconosciuti e talvolta ostili. "Non potho reposare" è una struggente canzone d'amore, descrive un profondo sentimento di due amanti che soffrono per la lontananza. La canzone completa interpretata da Maria Giovanna Cherchi con la traduzione in Italiano, si può ascoltare in questo video: https://lyricstranslate.com/it/maria-giovanna-cherchi-no-potho-reposare-lyrics.html Giannina Demelas