ammentos e faeddos de mundu

Viaggio in Ghana, nell'inferno dei nostri vestiti usati


 

La parola è fast fashion. Suona bene, ma è la traduzione di un incubo che travolge pezzi di pianeta e sfrutta le persone che ci lavorano.

Negli anni ottanta sembrava voler dire che tutti potevano avere accesso ai capi di tendenza. Oggi, significa lavoro sottopagato e montagne di stracci che inquinano l'Africa: 15 milioni di vestiti usati arrivano li ogni settimana e trasformano il paesaggio in fogne e discariche a cielo aperto. Il reportage di Fabio Ciafaloni e Daniele Babbo. Video Link: https://www.youtube.com/watch?v=l66KSo_ikoo By https://www.youtube.com/@rai Commento: Abbiamo sbagliato tutto. Non dovevamo lasciare la produzione delle fibre naturali: Cotone, canapa, seta e lana. Non dovevamo lasciarci condizionare dal consumismo frenato delle fibre sintetiche. Non dovevamo riempirci gli armadi di vestiti senza valore e senza la qualità delle materie prime naturali. e non inquinanti.  Soprattutto non dovevamo sporcare le terre incontaminate dell'Africa con le nostra "civiltà occidentale" mediocre che nei fatti si è tradotta con limitatezza mentale e spirituale. Giannina Demelas