Italia: Sovranità popolare, un contenuto forte ed ambizioso.
La sovranità di un popolo si può costruire a condizione che esista nella maggior parte degli individui, la libertà mentale di effettuare un percorso virtuoso per realizzare il proprio benessere. Secondo me, se l’Italia non avesse avuto interventi e forzature esterne, anziché una Repubblica guidata da soggetti succubi dell’Anglosfera, si sarebbe creata una forma politica molto simile ad una federazione con regioni o territori fortemente identitari con larga autonomia, protesi all’ autosufficienza, collegati tra loro come celle di un alveare e uniti in una efficace struttura federale di coordinamento.
Il Rinascimento Italiano se fosse andato avanti, senza drammatiche interruzioni, causate da due guerre mondiali, attraverso una evoluzione naturale e progressiva, avrebbe creato una nuova filosofia di vita ad indirizzo salutistico, una nuova organizzazione della società, dell’amministrazione pubblica, di democrazia sovrana autentica, dando vita ad un modello politico-amministrativo all’avanguardia e sarebbe stato un eccellente esempio per il resto del mondo.
Avrebbe decretato la fine delle dittature e delle oligarchie che sono sempre esistite offrendo prova concreta di popolo che si autogestisce.
In partica, sarebbe accaduto sotto il profilo, sociale, economico e politico ciò che avviene in natura in un territorio ad elevatissima biodiversità che, guarda caso è una caratteristica solo della penisola italiana. Unico caso al mondo.
Secondo i mediocri esseri del pianeta, animati da politiche e azioni predatorie, bisognava interrompere in modo molto drastico questo processo di evoluzione. Che cosa hanno fatto gli esponenti dell’anglosfera, i massoni e gli esponenti dell’alta borghesia e della nobiltà italiana, con la costituzione della Repubblica Italiana? Con accordi utili esclusivamente al loro tornaconto, e per continuare a mantenere le loro supremazie, è come se avessero creato un recinto, i cui confini sono delimitati del territorio dalla Repubblica Italiana, nel quale far convivere i 32 popoli Italici , ciascuno con le sue specifiche identità, in una sorta di stato di cattività, dentro una riserva sotto controllo .
Ciò nonostante, non sono riusciti a demolire il tessuto sociale, perché un fattore comune in tutti i popoli Italici è l’empatia, la capacità di sintonizzarsi e di armonizzare. Per cui anche in cattività, noi abbiamo realizzato il “miracolo italiano” diventando potenza mondiale. Molti erroneamente attribuiscono questa conquista del benessere economico italiano, allo sviluppo industriale: all’industria automobilistica, alimentare, petrolchimica, alle grandi aziende di stato, trascurando che quelle industrie hanno utilizzato capitali statali dalle imposte e tasse, provenienti della piccola e media impresa e dal risparmio delle famiglie. Senza contare che è proprio in quelle piccole aziende a conduzione familiare che si sono formati ed educati quegli uomini e quelle donne che avrebbero creato le risorse umane di ottima qualità del quale le grandi aziende si sono avvalse.
I mediocri predoni del pianeta, ci hanno lasciato diventare potenza mondiale per capire fino a che punto poteva esprimersi la nostra potenzialità di Popolo Italiano, che non è stato mai facile sottomettere, ma che doveva essere controllato con la paura.
Solo ora scopriamo che gli attentati terroristici, addebitati alle brigate rosse e quindi agli stessi Italiani, sono occulte manovre della CIA e del Regno Unito intessuto con menzogne e abilmente propagandate attraverso una falsa narrativa.
Solo ora scopriamo come l’anglosfera non si sia mai posta, eccessivi pregiudizi per ricattare o uccidere all’occorrenza un leader o un giudice o un inventore che dimostrava di essere “genialmente” troppo Italiano andando a ledere i meschini interessi di poteri militari finanziari e politici, di coloro che invece hanno sempre dimostrato e continuano a dimostrate di avere tanti soldi fatti di carta stampata e totale assenza di intelligenze, di eccellenze e di genialità.
Negli ultimi decenni, i predoni Anglosassoni semi deficienti, hanno dovuto purtroppo prendere atto che quel Popolo Italiano, nonostante la pressione fiscale, nonostante il fallimento indotto dell’industria, nonostante la sfiducia nelle istituzioni, ancora non crolla.
Ecco che quindi negli ultimi decenni modificano la tattica per demolire quel tessuto sociale, quelle sintonie ed empatie naturali, con tutta la propaganda che conosciamo: attacco alla famiglia, alle tradizioni, alla nostra cultura. Con un liberismo malato di fobie, di deviazioni mentali, di grottesco deterioramento fisico, mentale e spirituale.
Ora se vogliamo interrompere il processo di deterioramento che loro hanno innescato, dobbiamo disintossicarsi, ripulirci, ed eliminare tutta la loro viscida e fetida influenza, per riprenderci il nostro Rinascimento Italiano, esattamente da dove lo avevamo lasciato.
Quello che voglio dire e che la nostra sovranità e strettamente legata alle piccole comunità, il più possibile autosufficienti, con fortissima coesione interna al quale abbinate un potente coordinamento nazionale.
In questo modo ci si avvale di strumenti di svolta che non dobbiamo inventare, li abbiamo, perché sono sempre esistiti.
I nostri punti di forza sono i valori di famiglia, di comunità, di lavoro basato su equilibri armonici e complementari, nelle quali il denaro è un mezzo di scambio e la valuta una unità di misura come il metro, il litro o il peso.
In tutte le culture dei popoli Italici, il denaro fine a se stesso non ha mai rappresentato un valore nemmeno nella nobiltà o nell’alta borghesia, che basavano il loro potere sia con beni posseduti: terreni e fabbricati e che con incarichi di prestigio.
I valori autentici in tutte le classi sociali sono stati rappresentato dalla qualità del bene immobile mobile oppure da prodotto o servizio oggetto di scambio per creare la vera economia, non soggetta e repentine variazioni ma perfettamente integrata in un solido tessuto sociale.
Non dobbiamo più cadere nella chimera della industrializzazione che è stata incentivata, creata e poi demolita, con il preciso scopo di demolire il nostro tessuto sociale adatto invece alla piccola impresa.
Abbiamo la terra più fertile del mondo, la biodiversità più elevata al mondo, la massima espressione culturale ed artistica del mondo. Possiamo permetterci di vivere in un parco naturale, dalle Alpi alla Puglia, Isole comprese. Possiamo permetterci di vivere in un museo a cielo aperto, intercalato da paesaggi mozzafiato in tutta la penisola
Riprendendo le architetture e l’arte del rinascimento, dal punto in cui abbiamo lasciato, possiamo vivere dentro, non case di civile abitazione, ma dentro ad opere d’arte per i successivi millenni.
Secondo me, noi Italiani dobbiamo capire, innanzitutto questi concetti di base e passare alla sperimentazione pratica, con il coinvolgimento di agricoltura, artigianato e commercio interno locale e nazionale.
Questa eccellenza di vita, di società, di benessere autentico fisico, mentale e spirituale possiamo realizzarla solo noi Italiani, perché solo noi italiani disponiamo di questi requisiti peculiari e unici al mondo. Di conseguenza possiamo dimostrare al mondo di essere SOVRANI e padroni del nostro destino.
Quando si ha la consapevolezza di vivere in Paradiso, si ha anche il coraggio e la determinazione di puntare i piedi per non mettere in vendita la propria dignità a nessun prezzo. Perché non c’è nient’altro che si possa barattare per il Paradiso che è già in nostro possesso. Giannina Demelas