Anna-dai-capelli-rossi

Anna dai capelli rossi

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Anna dai capelli rossi

Anna ragazzina di 6 anni  perde i suoi genitori e, fin da tenera età  viene a conoscenza di un mondo  che per un bambino di quell’età  sarebbe dovuto rimanere  un vero e  proprio  mistero. Anna deve  badare a 5 bambini ancor pi piccoli di lei da una signora che poi morì anche lei e , la povera bambina viene adottata dalla  famiglia calbert due persone  non molto giovani ormai.

Anna è una bambina molto allegra e vivace  che riesce a farsi amiche persino le piante gli alberi  gli abeti dandogli persino  dei nomi.

Marilla, donna buona ma austera all’inizio non la voleva  poichè loro  per continuare il loro lavoro agricolo avevano chiesto un maschietto invece arrivò questa  fanciulla tutte lentiggini rossa di capelli esile che non sapeva mai stare in silenzio. Tuttavia  Marilla si affezionò ben presto alla bambina che a suo dire aveva una fantasia  molto vasta e sempre secondo la donna  doveva cercare di tenere a  freno, ma lei stessa  notava in Anna  delle  grandissime doti e  per tale motivo  le diede un istruzione e le cuciva periodicamente degli abiti fatti a mano  per renderla sempre  presentabile agli occhi di tutti  coloro che abitavano nelle  vicinanze.

Metiuw  al  contrario  della signora calbert  apprezzava  molto la fantasia e l’allegria della piccola Anna  tanto che, ci parlava molto iniziando a volte  discorsi  con argomentazioni  molto forti e notava come, pur essendo solo una bambina gli riuscisse a tenere  testa  dando a volte delle  risposte  che uno in realtà si aspetterebbe  da un adulto.

Intanto  gli anni trascorsero  velocemente e quella  bambina diventò una ragazza che  non ostante tutto  non perse mai quelle doti  che era sempre state parte integrante si lei. Ma la  vita si sà non è tutta rose e fiori  infatti. sulla  casa Calbert era appena avvenuta una disgrazia  Matiws era  morto a causa di un infarto tornando dai campi dopo una  giornata  massacrante di lavoro, tutti escluso nessuno si unirono al cordoglio  per la  prematra scomparsa del signor Calbert e Anna ancor di pi stette  vicino a Maarilla proprio come un figlio fa  con la propria madre dandole tutto il sostegno di cui necessitava e  questo Narilla  lo apprezzò tantissimo.

Anna gra<ie alla sua dedizione negli studi vinse  una borsa di studio rinomata si sposò ma non dimenticò ma il suo passato e la casa dal tetto verde che l’aveva vista protagonista di  mille avventure

Anna

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pierrot

Alla scoperta dello studio Pierrot

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LO STUDIO PIERROT

Lo studio Pierrot viene fondato nel 1979 dall’unione di un gruppo di ex professionisti appartenenti sia alla Tatsunoko production  sia della Mushi production. La prima opera con cui comincia a prendere una notevole importanza avviene  nel 1981 grazie alla collaborazione alla realizzazione delle animazioni  della famosissima e storica serie televisiva ” URUSEI YATSURA letteralmente  gente della stella uru da noi conosciuta comeLamù la ragazza dello spazio

.Ma è nel 1983  che lo studio pierrot  realizza  probabilmente l’anime più importante della sua carriera, non che marchio di fabbrica  ovvero MAHO NO TENSHI CREAMY MAMY letteralmente ( l’angelo della magia  creamy maamy ) trasmesso in giappone dal 1983 \84 conosciuto in Italia  come L’Incantevole  Creamy. Con quest’opera abbiamo non solo una nuova esplosione nel campo delmerciamdising. ma soprattutto  portano alla ribalta  una nuova tipologia di anime :

” IL MAHOU SHOUJO non è un caso che la mascotte dello studio  sua un clown: infatti compare sia nel logo che nel nome. Pierrot in francese significa appunto clown. Innumerevoli sono stati le opere arrivate in Italia: vediamo ora  quelle più famose e  conosciute

NILS HOLGERSSON ( anime fiabesco)
LAMU’ ( anime commedia fantastica)
LO STRANO MONDO DI MINU’
SCERIFFI DELLE STELLE  (anime robotico)
E’ QUASI MAGIA JONNY
PALLA AL CENTRO PER RUDY (anime calcistico)
DUE COME NOI ( anime di lotta tra bande rivali)
YU YU HAKUSHO (anime shonen lotta  fantastica)
HUNTER  X HUNTER
GTO
POWER STONE (anime lotta  fantastico)
SAYUKI LA LEGENDA DEL DEMONE DELL’ILLUSIONE (8 anime lotta fantasy)
SUPER GALS  TRE RAGAZZE ALLA MODA
MWE MEW ANICHE  VINCENTI
NARUTO
BLUE DRAGON

ma  noi  in questo articolo esamineremo solo le opere majokko ovvero dopo

l’incantevole Creamy

sull’onda del successo vennero  create

Magica Emy

 

                     ,Evelin la magia di un sogno d’amore,     

 

 

 

Sandy daimille colori,

  FANCY LALA

 

e ultimo  in ordine di tempo

Per urlteriori approfondimenti  vi rimandiamo alle singole schede  dove potrete trovare  le  recensioni. Vi lasciamo  con una curiosità: escluso  Fancy Lala (1998)  le altro  4  maghette, uscite tra gli anni (1983 \1986) sono state  curiosamente riunite  in un simpatico, quanto improbabile lungometraggio  dal titolo” Alien x – terrore dalla dimensione A( recensione  nell’apposita sezione)

Come al solito, noi di Animation Empire, spriamo per alcuni  di avervi fatto fare  un bel salto indietro nel tempo e nei ricordi  per altri di avervi incuriosito  riguardo un genere non più in auge e di avervi fatto venir voglia di approfondirlo e scoprirlo.

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boom del dell’animazione giapponese

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boom del dell’animazione giapponese

 ora vi vi racconteremo l’inizio  dell’animazione giapponese

animazione
anime

Anime:Nell’aprile del 1978 all’interno della trasmissione “Buonasera con… ” in onda su rai2, curata da Nicoletta Arton, e condotta dal quartetto Cetra, fa la sua prima apparizione in italia “Ufo robot Grendizer, ovvero Atlas Ufo Robot Goldrake. Per molti è un fulmine a ciel sereno, l’accendersi di una passione inaspettata: il prodotto è infatti decisamente nuovo ed accattivante, destinato a fare furore, a cambiare l’animazione vista fino a quel momento, ovvero la disney, a creare una folla di seguaci, ma anche a rispolverare la questione della miglior fascia oraria di trasmissione e dell’utenza migliore che ne avrebbe potuto usufruire, proprio perchè inizialmente veniva visto solo il lato violento ed immorale del fenomeno. Inizialmente, confrontandoli appunto con i prodotti disney e della warner bros, non era possibile ignorare la scarsa qualità dell’animazione, ma non era sicuramente questo il lato migliore dell’animazione giapponese, in quanto ciò che affascinava erano senz’altro lo stile e la trama innovativa, ma soprattutto colpiva il fascino dei personaggi, sia dal punto di vista psicologico che grafico, in quanto venivano presentate nuove tecniche, capaci di far superare i propri limiti. Utilizzando come base di partenza le  tecniche tradizionali dell’animazione, cosa usata soprattutto da Hanna & Barbera e il linguaggio dei manga il quale era una fonte inesauribile di soggetti e stili di ogni  genere, le case produttrici giapponesi applicano agli anime elementi importanti del mondo cinematografico: ad esempio alternando il campo lungo ad un primo piano , crea

animazione

 

ndo così  un piacevolissimo effetto dinamico oppure utilizzano la visione quadrangolare che fornisce allo spettatore  una riproduzione distorta dell’immagine, cosa che si rivela al quanto  funzionale agli scopi narrativi, vengono in fine ripresi molti movimenti di macchina quali  zoomate, panoramiche, dissolvenze , cambi di intensità di luce , tutte tecniche che non richiedono un supplemento di manodopera e un conseguente aumento dei costi  di produzione. E tutto questo  veniva eseguito  senza l’ausilio dio un  computer che fino agli anni 80 aveva solo la minima funzione di archivio per le  bozze.
Goldrake si presenta soprattutto come pietra  miliare  di  un mondo  fino a quel momento sconosciuto  ossia quello degli anime giapponesi  riferiti a i robot .
Dovete sapere  però  che Goldrake  non è il primo anime  giunti in Italia : infatti questo primato spetta a Heidi opera che la stessa Rai aveva presentato e mandato nell’estate del 1976, anime che aveva portato diverse innovazioni, fra cui profonde modifiche all’industria del giocattolo, la produzione di un libro per bambini, ed altri arricchimenti dell’immaginario dei più piccoli, non a caso da allora, Hedi è stato replicato numerose volte, ottenendo sempre uno strepitoso successo di pubblico.
Esiste però una sostanziale differenza tra i due anime infatti  Goldrake  nasce per il mercato interno giapponese al contrario Heidi che nasce  da un celebre romanzo  del 1880  viene  creato  con lo scopo di farne un prodotto  prevalentemente per un pubblico straniero.
Dobbiamo   riconoscere che i cinematografisti giapponesi hanno perfettamente centrato il loro obbiettivo, infatti, Goldrake e Heidi sono divenuti parte integrante dei nostri discorsi, delle nostre fantasie, di discussioni e di polemiche, infatti  ancora oggi   non possiamo far altro che ammettere  che quelle scene  conivolgenti e mozzafiato, quel turbinio  di immagini e suoni appartenenti alle sigle  per metà giapponesi e per metà italiane hanno sfidato il  tempo diventando un ricordo nostalgico della generazione ed emittenti  tv locali, quella che qualcuno ha successivamente chiamato  generazione Goldrake.
Quindi tale  approfondimento  nasce  dal  desiderio  di conoscere  più approfonditamente  un mondo  che quasi  senza  farsene accorgere  si è infiltrato nella nostra cultura influendo  sulle nostre scelte  di vita e modo di essere  cambiando radicalmente i nostri  gusti e la  nostra immaginazione.

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HAYAO MIYAZAKI

HAYAO MIYAZAKI IL PRINCIPE DELL’ANIMAZIONE GIAPPONESE

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HAYAO MIYAZAKI

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HAYAO MIYAZAKI
Hayao Miyazaki nasce a Tokyo  il 5 Gennaio  1941 è un  fumettista, un animatore, uno sceneggiatore, regista  e un produttore giapponese   di anime  riconosciuto in tutto il  mondo tant’è  vero che  ricevette l’oscar  per “la città incantata” , nel 2003 ed il leone d’oro alla carrira ( massima onorificenza per un artista), alla  mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2005 ,  fondò lo studio gibli  assieme al suo  collega e  mentore Isao  Takahata . Ora  che ha  appeso il pennello al chiodo la sua  eredità  è stata raccolta con ottimo successo  dal  figlio Goro Miyazaki  già  capace di fare capolavori  come ” i  racconti  di terra mare delò 2006  e la  collina dei pavari  del 2011″.
ma torniamo al  nostro  Hayao il quale  visse un infanzia molto  tranquilla , suo padre possedeva una fabbrica di  componenti  di aerei  tra  cui i  i  famosissimi  caccia 0.Questo  tipo  di attività  può  probabilmente  spiegare la  sua   grande  passuione  per il  volo e per le  macchine   volante come si può  vedere molto  chiatramente  attraverso opere  come  conan ragazzo  del  futuro , Laputa e Nausica  della vlle del  vento e tante altre .
Un  dranna che sicuranebte  lo afflisse e  che possiamo notare in chiave autobiografica sia in totoro  che nel recentissimo ” Si alsa il vento”è una tubercolosi spinale che colpì la madre facendola ricoverare  nel 1947  per 9 anni.

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HAYAO MIYAZAKI
grande appassionato  di manga e anime   dopo essesi laureato in scenze  politiche ed economia nel 1963 entrò a  far parte dello staf  di disegnatori  deylla toei,  come inizzi  nel 1971 assieme a takahata diresse alcuni episodi della primissima serie  di lupen 3 . NEL 1973  mIYAZAKI E TAKAHATA collaborano  con  la nippon animation al  famoso  progettoworld  masterpiece theatre progetto  che  consisteva nel  fare sei anuime traendo ispirazione da romanzi europei del  calibro  di “haidy ,Marco dagli appennini alle ande   che  si ispira al  famoso libro cuore e Anna dai  capelli  rossi.la  svolta avviene  nel 1978 con  conan il ragazzo  del  futuro   opera molto famosa in italia  ispirata al romanzo per ragazzi the  incredible tide di Alexander Key di cui Miyazaki furegista, character  designer, curatore  delle scenografie e  degli  storibard .
Dell’anno successivo è il suo primo  lungometraggio lupen III il  castello  di caglioostro. nel 1982 la  rivista animage  produsse il manga  nausica  della valle del  vento e  chiese a Miyazaki   di  realizarci sopra un’opera cosa  che puntualmente avvenne  nel 1984. Il  successo riscosso da questo  film permise a Miyazaki  di  fare il  grande salto, addirittura  riuscì a  fondare un proprio studio  di   produzione e  nel 1985  proprio  con l’amico Takahata  fondò il  famosissimo studio  gibli , un luogo  in cui i due registi  si sarebbero potuti esprimere dando libero sfogo alla loro  fantasia e alla  creatività protetti  da  necessarie coperture  finanziarie.
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SailorMoon

Sailor moon prima serie

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La prima serie, , ruota intorno a Usagi Tsukino, simpatica ragazzina delle  medie, un pò  goffa e pasticciona , il cui destino viene segnato dall’incontro con una strana gatta parlante di nome Luna. Quest’ultima dona alla fanciulla  una spilla dai poteri misteriosi, permettendogli così di diventare una guerriera sailor.
Luna quindi  spiega a Usagi che il suo compito sarà quello di  riunire tutte e 5 le guerriere sailor e con il loro aiuto rintracciare  la principessa del regno della luna e  proteggere la Terra. Usagi così assume le sembianze di  Sailor Moon, la guerriera dell’amore e della giustizia, suo malgrado, si troverà faccia a faccia con gli emissari del della luna nera, il cui scopo è quello di trovare il cosiddetto Cristallo d’Argento,  misteriosa pietra dalgli immensi poteri, capace persino di risvegliare la regina Metalia.
Ad aiutare Sailor Moon si uniranno quindi altre guerriere: Ami  (Sailor Mercury), Rea  (Sailor Mars),Morea (Sailor Jupiter) e Marta (Sailor Venus). Quest’ultima in un primo momento scambiata per la famigerata Principessa della Luna.
Durante le loro battaglie in oltre  le cinque ragazze verranno spesso aiutate a dalla presenza di milord ,in realtàMarzio (universitario nell’anime e liceale nel manga).
In seguito si scoprirà la vera identità di  Sailor Moon e chi lei in realtà rappresenta, ma ovviamente non dico nulla, lascio a voi otaku il piacere di scoprirlo. E la stessa  identica cosa vale per la misteriosa figura che ha il nome di Milord: perchè appare sempre per salvare le nostre eroine nei momenti più critici? chi si cela dietro la sua maschera?
La prima stagione si concluderà con lo scontro finale tra le Guerriere Sailor e Metalia  divenuta potentissima, ma nonostante questo le paladine della giustizia vincono  lo scontro finale salvando la terra e  felici di aver portato a compimento  la loro missione primaria ossia quella di ritrovare la  principesa del regno lunare. 

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