Trasparenza di donna

Se ne stava lì davanti allo specchio. Se ne stava così: in piedi, nuda a parte le scarpine piumate.

Si guardava riflessa, la Fata, in una trasparenza che non le era esattamente congeniale.

Allora si stese sul bel tappeto antico. Allargò le cosce per accertarsi che le orchidee, nascenti dalla sua ficanima, godessero della rigogliosità del clima.

– Cosa fai ? – le chiese Apanbi, guardandola.

– Nulla…- rispose lei coprendosi appena con le mani il seno sentendosi in leggerissimo imbarazzo poiché  non s’era accorta di lui.

– Posso assaggiare le foglie delle orchidee? – chiese ancora lui fissando i bei fiori leggiadri.

– Si, purché tu faccia attenzione a non mangiare quelle piccole e tenere ma solo quelle più vecchie che, tra l’altro, sono altrettanto saporite.

Il più bello dei Pan, Apanbi appunto, s’inginocchiò tra le gambe della Fata e abbracciandole le ginocchia gliele teneva aperte. Brucava dolcemente. Ogni tanto la guardava negli occhi per vedere se lei approvava la sua scelta delle foglie.

Lei sentì un brivido scorrerle per la schiena, un crampo al ventre, lo guardò mentre masticava di gusto le foglie, con le orchidee intorno al viso. Si tolse gli occhiali, accarezzò il bel corpo di lui, perfetto nelle fattezze.

Lui le lasciò le ginocchia e allungò le mani a prenderle il seno. Le strizzò dolcemente i capezzoli rosa, continuando a brucare.

Lei s’abbandonò a lui e teneramente venne tra le sue labbra.

Trasparenza di donnaultima modifica: 2016-08-04T17:40:37+02:00da mabisman