Linea 3


In effetti, per non fare un torto alla solitudine, c'è anche un terzo percorso perché tale scelta è fra quelle che rappresentano quasi sempre non un rifiuto verso gli altri ma verso il superfluo e, siamo onesti, su sette miliardi d'individui, come c'è una bella fetta di belli, buoni, bravi e intelligenti, c'è pure un certo numero di cui il pianeta potrebbe fare a meno e nessuno se ne accorgerebbe. Tranne loro, of course. Restando sul rifiuto del superfluo, essa è sicuramente un arricchimento ed un modo di riempire i propri spazi educando al meglio la propria indipendenza, libertà, riserbo, discrezione, essenzialità, disincanto. Come una dieta equilibrata e salutare che non ti vieta nulla ma è attenta alle dosi. Una scelta ecologica ed economica che inizia proprio con la spesa. Scegli con cura le verdure, le persone, le letture, la musica, il sesso. Anche il sacchetto dei rifiuti sarà poca cosa. A differenza delle apparenze, non c'è rinuncia, a meno che il superfluo, comprese le parole, non sia qualcosa d'irrinunciabile. Si è solo più rigorosi. Anche con i sentimenti. Niente privilegi, niente concessioni. Certo, non ti neghi qualche volo ed accarezzi qualche sogno, ma quello sulle spalle non è uno zainetto da viaggio. E' un paracadute. Perché chi la sceglie, quasi sempre, ha già dato.