spring

SCALA


“a volte mi domando quanto sia innato e cioè comunque frutto di assimilazione di tutta una vita di studio lettura cultura o se semplicemente applicazione di una metrica”

Possiamo parlare di poesia, quella scritta, ma anche di ogni altra forma d’arte. Dietro di esse c’è tanto mestiere. La metrica è la matematica della fluidità. Vale per la poesia, per la letteratura, per i testi lirici o musicali. Nelle arti visive potremmo considerare metrica i colori, le forme, gli spazi, i contrasti, la luce. In ogni sua espressione, l’arte, intesa come idea, può nascere anche dall’improvvisazione ma nella realizzazione serve quel mestiere frutto di assimilazione di tutta una vita di studio lettura cultura ed anche applicazione, direi ossessiva, di una metrica.
Rischiando di essere blasfemo, è così anche per certi oggetti d’arredo o architettura ed ingegneria delle costruzioni. Quella ricerca fra materiali, alloggiamenti per una vite, disegno ergonomico di un pulsante, coordinazione col verde, studio dei colori. Un insieme di oggetti che diventano l’orchestra nella quale ciascuno sarà parte dell’altro e del tutto. Alla fine, quella poesia sarà la più prossima rappresentazione metrica di quanto concepito.

“certo però immagino che nell’oltre non esplorato ci possa essere, come in una scala verso la luna, l’inaspettato.”

Ovvero la poesia della domanda o risposta di un bambino. Di uno sguardo. L’emozione che destabilizza l’indifferenza. L’immediatezza della sincerità senza mestiere e senza costruzione metrica. Come la scala verso la luna. Inaspettata.
Com’è inaspettato febbraio che con i suoi 28 giorni sorprende il calendario e, come se non bastasse, con il bisestile lo destabilizza, e

” tra poco sarà primavera.”

springultima modifica: 2019-02-08T13:25:50+01:00da arienpassant

9 pensieri riguardo “spring”

  1. Per i malinconici come me l’odore di primavera non è particolarmente beneaugurante, ma fa pensare ai cambiamenti climatici, alle stagioni che davvero non esistono più e agli sconvolgimenti che questi causano a persone e territorio. Un attimo di poesia però ci scappa sempre, sciolta, senza vincoli metrici, semplicemente ascoltando e ascoltandosi dentro. In silenzio o con un bel sottofondo musicale, come sto facendo adesso, in questa mattina libera dal lavoro. Buon fine settimana Arien

  2. Il tripudio dei colori, mai silente neppure coronato nell’inverno dal rust ruggine e la terra, bon sa di rosa, chiaretto e corallo; che sia bambino lo stupore è certo ma il tono adulto è la pienezza di una convinzione senza convenzioni: bon sarà primavera. Diz:)

  3. Siamo ancora capaci di puro stupore?
    Ti lascio una poesia di Dylan Thomas.

    Non essendo che uomini

    Non essendo che uomini, camminavamo fra gli alberi,
    spauriti, pronunciando sillabe sommesse
    per timore di svegliare le cornacchie,
    per timore di entrare
    senza rumore in un mondo di ali e di stridi.

    Se fossimo bambini potremmo arrampicarci,
    catturare nel sonno le cornacchie, senza spezzare un rametto,
    e, dopo l’agile ascesa,
    cacciare la testa al di sopra dei rami
    per ammirare stupiti le immancabili stelle.

    Dalla confusione, come al solito,
    e dallo stupore che l’uomo conosce,
    dal caos verrebbe la beatitudine.

    Questa, dunque, è leggiadria, dicevamo,
    bambini che osservano con stupore le stelle,
    è lo scopo la conclusione.

    Non essendo che uomini, camminavamo fra gli alberi.

  4. “Per i malinconici come me l’odore di primavera non è particolarmente beneaugurante”, eheh, sembrerebbe una frase deprimente e invece mi fa sorridere. Forse per il tono, più realistico che strafottente, che usi verso la solita stereotipia con la quale vorremmo differenziare emotivamente le stagioni. In fondo e concordo con te, le emozioni, come la poesia e le cose belle o brutte accadono a prescindere dal sole, dalla pioggia o dalla bufera 🙂

  5. infatti si usano tante belle parole per descrivere emozioni poi basta che sia primavera…cioè il gelo nel cuore non ce lo vogliamo, no?

  6. credo che nessuno lo voglia ma mica possiamo fare tutto da soli. io ci metto del mio meglio ma se poi non me la danno che devo fare? la fai facile tu!!!

Rispondi a I. Annulla risposta

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.