pieghe


Mettiamo i cuscini in posizione spalliera e mentre accende una sigaretta penso che il fumo passivo ha anche i suoi vantaggi: è economico e non ingiallisce le dita. “Perché non provi a scrivere un romanzo?”, mi chiede. “Lo farei ma non ho molta familiarità con la musica”, le rispondo guardando incuriosito la duna che il mio uccello fa assumere al lenzuolo. Una piega molto lunga ma solo sotto una piccola parte di essa c'è lui. Il resto della piega è tutta inerzia del lenzuolo. “Peccato”, penso e per non andare in depressione, mi ripeto mentalmente 'non lungo che tocchi, non corto che esca ma duro che duri' e con la mano aperta stiro il lenzuolo cancellando la falsa piega. “Che c’entra la musica?” mi chiede lei. “Preferisco sempre il lato femminile delle cose.” “In che senso?” “Intendo dire che se proprio decidessi di scrivere un romanzo preferirei scrivere una romanza.” “Non fa una piega”, risponde dopo un attimo di riflessione ed io preferisco glissare piuttosto che chiederle se allude alla mia risposta o al mio uccello.