nulla è come appare

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Apprendo da Wikipedia che le illusioni ottiche si dividono in tre fasce:

• ottiche, quando sono fenomeni esclusivamente ottici
• percettive, quando sono dovute alla fisiologia dell’occhio
• cognitive, quando sono dovute all’interpretazione che il cervello dà all’immagine

Stamattina guardavo l’immagine non stando seduto al pc ma da un paio di metri e mi sono accorto che le linee orizzontali erano perfettamente dritte e parallele. Ho dedotto quindi che l’effetto della distorsione funziona solo da una visione ravvicinata. Ora, lasciando perdere che ogni effetto ottico è contemporaneamente anche percezione e cognizione, quindi l’una non esclude l’altra, mi soffermerei sulla distanza che, almeno in questo caso, è decisiva nel realizzare o meno l’effetto ottico. Avendo già detto in passato che non esiste una realtà assoluta (verità), ma ne esistono almeno tante quante sono gli esseri viventi, stamattina sono arrivato alla conclusione che anche lo stesso individuo – io, ad esempio – può osservare una stessa realtà e percepirla in più modi in funzione della distanza da cui la osserva. In poche parole, ho scoperto l’acqua calda perché questo dovrebbe essere risaputo, anche se non lo ammetteremo mai per il semplice motivo che non piace a nessuno affermare che, non solo gli altri, ma anche noi vediamo le cose in modo differente in funzione della distanza dalla quale le osserviamo. Una roba che conosciamo tutti e si chiama coinvolgimento ovvero più ci avviciniamo alle cose e più le vediamo distorte, ma distorte rispetto al guardarle da quella distanza minima che potremmo chiamare obiettività. Ora poiché sappiamo che quell’immagine l’abbiamo disegnata noi, sappiamo per certo che le linee orizzontali le abbiamo disegnate dritte e parallele, quindi la bugia sta nel guardare quell’immagine troppo da vicino perché, facendolo, la verità che vedremo e su cui giureremmo la stiamo distorcendo e nemmeno lo sappiamo. Stessa, identica cosa accade nel guardare immagini troppo da lontano, come guardare il nostro pianeta dallo spazio e senza avvicinarci affermare che è un paradiso. Anche questo è un distorcere la realtà. Alla fine, il coinvolgimento o la distanza senza una conoscenza più palpabile, ci portano a raccontare realtà che non esistono malgrado ognuno di noi ci metterebbe la mano sul fuoco, e non sto parlando di mondi virtuali, ma della nostra vita di tutti i giorni. Sto parlando delle puttanate che chiamiamo realtà solo perché le percepiamo come tali: società, politica, giustizia, persone, avvenimenti, amicizie, amori. Tutte cose sulle quali ognuno di noi scommetterebbe ad occhi chiusi.
In realtà, e su questa mi ci giocherei i gioielli, non sappiamo un cazzo, ma ci vantiamo di scrivere la Storia e non ammetteremo mai che la Storia che scriviamo è solo un esercizio di letteratura ed anche fra i più scadenti.

nulla è come appareultima modifica: 2020-04-18T23:58:02+02:00da arienpassant

7 pensieri riguardo “nulla è come appare”

  1. Purtroppo, nessuno può abdicare al proprio punto di vista, ecco perché gli uomini si fanno la guerra da sempre. A volte anche io e te.

  2. La prima. Sull’abdicare, invece, sei abbastanza sportiva perché sai riconoscere ed anche apprezzare un punto di vista diverso dal tuo.

  3. La storia, quella davvero oggettiva, penso sia impossibile da scrivere. Così come la giustizia vera è impossibile da amministrare datosi che, in quanto uomini, è praticamente impossibile essere obiettivi e imparziali. I testimoni, lo dicono anche nei polizieschi di bassa leva, difficilmente forniscono versioni fedeli all’accaduto. Ma anche queste sono opinioni personali 🙂

  4. Infatti, il termine “oggettivo” potremmo pure abolirlo. Rispetto a quello che facciamo, sarebbe come dire una stronzata in meno.

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